Vico, il metodo analogico, il focus con l’Università di Foggia
Sarà presentato lunedì 18 marzo 2024, alle ore 10.30, nell’Auditorium comunale Raffaele Lanzetta di Vico del Gargano (via Aldo Moro), il libro intitolato “Sperimentazioni del Metodo Analogico: esperienze, pratiche, ricerche” della professoressa Giusi Antonia Toto, ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale dell’Università di Foggia, delegata del Rettore alla Formazione Insegnanti e Formazione continua e delegata all’Orientamento.
All’evento, organizzato in collaborazione con l’Università di Foggia dall’Amministrazione comunale di Vico del Gargano, a cura di Rita Selvaggio, assessore alla Cultura e all’Istruzione, oltre all’autrice del libro parteciperanno: il professor Lorenzo Lo Muzio, Magnifico Rettore dell’Università di Foggia; la professoressa Cristiana Simonetti, associata di Pedagogia generale e sociale e delegata ai servizi agli studenti e ADISU; la professoressa Francesca Cangelli, ordinaria in Diritto amministrativo e Pro-rettrice vicaria dell’Università di Foggia. Interverranno inoltre: il professor Luigi Traetta, associato di Didattica e Pedagogia speciale e coordinatore dei Corsi di formazione per le attività di sostegno (TFA); la professoressa Annamaria Petito, ordinaria di Psicologia clinica e delegata del Rettore alle Politiche di genere e di inclusione; il professor Giorgio Mori, ordinario di Istologia e delegato del Rettore alla Didattica e al Placement.
Ad aprire l’iniziativa saranno i saluti di Raffaele Sciscio, sindaco di Vico del Gargano, e di Rita Selvaggio, assessore alla Cultura e all’Istruzione. “La collaborazione con l’Università di Foggia è molto importante per noi”, dichiara il sindaco Sciscio, “e questa giornata consolida un percorso che vede il Comune di Vico del Gargano protagonista di molte iniziative culturali di rilievo dedicate alla formazione”. A moderare l’incontro, al quale vista l’importanza del tema sono stati invitati a partecipare i due istituti scolastici di Vico del Gargano, sarà la dottoressa Veronica Gatto, psicologa e psicoterapeuta. Anche l’assessore Rita Selvaggio evidenzia l’importanza del focus di lunedì 18 marzo: “L’Università di Foggia è la prima e più autorevole istituzione culturale del nostro territorio, il nostro dovere di amministratori è quello di sostenere la crescita dell’Ateneo foggiano e, assieme ad esso, le opportunità di sviluppo di tutta la provincia”.
Il Metodo Analogico è un modo naturale di apprendere, che segue il passo di bambini e bambine
e permette loro di “spiccare il volo”. Spoglio di sovrastrutture docente-centriche e basato sulla
valorizzazione dell’intuizione, esso diventa un sollievo non solo per chi apprende, ma anche per
l’insegnante. In questi termini il Metodo Analogico viene descritto dal suo creatore, Camillo
Bortolato, un pedagogista e docente con oltre quarant’anni di insegnamento alle spalle. Il Metodo
Analogico, convincendo centinaia di docenti, è stato applicato con almeno due milioni di studenti
e studentesse in Italia, come riportato dal Centro Studi Erickson di Trento. La scuola si trasforma, guarda avanti verso intrecci possibili con tecnologie, strategie e strumenti innovativi, cambiando spesso approccio pur rimanendo sempre sullo stesso obiettivo principe: procedere nella missione educativa senza lasciare nessuno indietro. Il Metodo Analogico può aiutare a realizzare questo scopo? Rispondere a questa domanda è una delle sfide che questo volume si pone. O meglio, gettare le basi per una risposta concreta e fondata sulle evidenze. Il volume raccoglie, in sedici capitoli scritti a più mani, pratiche, prospettive e processi del e sul Metodo, seguendo la direttrice di un percorso di ricerca portato avanti dall’Università di Foggia, primo Ateneo italiano ad acquisire lo statuto di “amico” del Metodo Analogico.