Dichiarazione Storica del 20 aprile 2024: La rinascita dello Stato di Cabilia
Ecco un comunicato del Movimento per l’Autodeterminazione della Cabilia (MAK) e del Governo Provvisorio della Cabilia (Anavad), sulla Dichiarazione di nascita dello Stato di Cabilia libero ed indipendente:
“In questo memorabile giorno del 20 aprile 2024, mentre commemoriamo la Primavera della Cabilia, ci confrontiamo con l’oppressione e la brutale repressione del regime coloniale algerino. Noi, cittadini della Cabilia, siamo testimoni del divieto delle nostre marce pacifiche, della prigionia arbitraria di tutti chi osano rivendicare la nostra identità della Cabilia e persino delle ingiuste condanne a morte per il semplice reato di essere Cabili.
Nonostante questa incessante repressione, ci rifiutiamo di rimanere in silenzio. In ogni angolo della Cabilia, la bandiera della Cabilia sventola con orgoglio in questa primavera di aprile 2024. Esprimiamo il nostro desiderio di libertà e autodeterminazione attraverso striscioni sui ponti, cartellini nelle strade e cartelli nei villaggi.
Nella giornata e nella serata del 20 aprile abbiamo voluto far sentire la nostra voce. La bandiera della Cabilia continuava a sventolare, simbolo della nostra resistenza pacifica all’oppressione. Noi siamo pacifisti, mentre voi (il regime coloniale algerino) usate la tortura, lo stupro, le minacce e la prigione per mettere a tacere la nostra voce. Ma non abbiamo paura, perché la Storia millenaria del popolo della Cabilia è una Storia di resistenza e dignità.
Oggi, in questo giorno di rinascita dello Stato della Cabilia, riaffermiamo il nostro incrollabile impegno per la libertà, la giustizia e la dignità. Continueremo a lottare pacificamente per il nostro diritto all’autodeterminazione, affinché la Cabilia sarà libera da ogni oppressione e potrà prendere il posto che le spetta sulla scena internazionale. Possa questo giorno rimanere impresso nella memoria come l’inizio di una nuova era di libertà per il popolo della Cabilia”.
La presentazione dell’indipendenza della Cabilia ha avuto luogo presso l’ONU:
Presso la sede delle Nazioni Unite a New York, Ferhat Mehenni in qualità di presidente del Movimento per l’Autodeterminazione della Cabilia (MAK) e del Governo Provvisorio della Cabilia (Anavad) insieme ai rappresentanti del movimento ha presentato il progetto di legge per chiedere l’indipendenza della regione della Cabilia dall’occupazione algerina. L’atto è stato portato presso l’ONU. Lo riporta l’agenzia di stampa della Cabilia “Siwel”.
L’annuncio dell’indipendenza dello Stato della Cabilia è stato dato sabato alle 18.57, ora della Cabilia, dal leader Ferhat Mehenni davanti alla sede dell’Onu a New York. La data coincide con la commemorazione delle tragiche rivolte della Cabilia, del 1980, 1981 e 2001. La scelta dell’ora fa riferimento alla battaglia di Icheriden, avvenuta il 24 giugno 1857 in Cabilia.
Nel suo discorso davanti a una folla numerosa, composta principalmente dalla diaspora della Cabilia stabilitasi in Nord America, il presidente del Movimento per l’Autodeterminazione della Cabilia (MAK) e del Governo Provvisorio della Cabilia (Anavad) ha affermato che è giunto il momento di “dare vita, ufficialmente e definitivamente, allo Stato della Cabilia”.
Il movimento indipendentista considera illegale l’annessione della Cabilia all’Algeria francese, che non è attestata da alcun atto di resa o capitolazione della Cabilia, né nel 1857 né nel 1871. La Repubblica della Cabilia era indipendente ed esistente prima della creazione dell’Algeria nel 1962.
Intervenendo il 16 aprile presso la sede dell’ONU a New York, durante la 23esima sessione del forum permanente delle Nazioni Unite sulle questioni indigene, Ferhat Mehenni ha espresso l’imperativo di integrare la causa della Cabilia nel processo di decolonizzazione dell’ONU.
“Propongo che un gruppo di esperti venga istituzionalizzato a livello delle Nazioni Unite e diventi membro ex officio della Quarta Commissione responsabile della decolonizzazione. Sarà incaricato di accogliere, studiare ed eventualmente sostenere le richieste dei popoli indigeni di includere il loro territorio nella lista dei popoli da decolonizzare, come chiede pacificamente la Cabilia attraverso il movimento di autodeterminazione, il MAK e il suo governo provvisorio della Cabilia in esilio”, ha rivelato.