Roma, ANMIRS. Rinnovato il contratto dei medici all’Ospedale Israelitico
Nella mattinata di oggi, l’ANMIRS, sindacato maggiormente rappresentativo della categoria dei Medici dipendenti degli Ospedali Religiosi e l’Ospedale Israelitico di Roma, dopo una lunghissima e sofferta trattativa, con grande senso di reciproca responsabilità, anche grazie allo spirito costruttivo degli attuali vertici dell’Ospedale, attraverso una transazione, sono riusciti a sottoscrivere l’accordo per il rinnovo contrattuale dei Medici dell’Ospedale, così scongiurando un ormai imminente contenzioso giudiziario collettivo ed al contempo facendo cessare lo stato di agitazione del personale Medico che durava dal 2018, in tal modorinsaldando il rapporto sinergico tra la Dirigenza Medica e l’Ospedale così come è assolutamente necessario che sia in un momento particolarmente complesso per l’Ospedale.
L’accordo, peraltro, prevede anche la costituzione di un fondo incentivante legato al reale incremento produttivo.
L’ANMIRS, tuttavia, continua ad avere serie preoccupazioni con riferimento alle voci che proseguono a rincorrersi circa una imminente vendita dell’Ospedale Israelitico ad un noto gruppo “profit” della Sanità italiana; per tale motivo l’ANMIRS si impegnerà con tutte le sue energie con la finalità di mantenere immutate la natura, la storia e la missione di un ospedale che ha un passato ultracentenario e la cui unica finalità è sempre e solo stata quella di assistere, senza fini di lucro, l’universalità dei malati; Grazie a questo spirito l’Ospedale Israelitico è diventatol’eccellenza che è oggi e ciò anche grazie all’apporto ed al sacrificio costante dei Medici e più in generale di tutto il personale sanitario che ne hanno da sempre sposato la filosofia e la “mission” e che adesso non vogliono vederle disperse e sacrificate sull’altare del “profit”, anche perché, vista la competenza e gli immediati risultati positivi già raggiunti dall’attualeAmministrazione dell’Ospedale, si è assolutamente certi che ci siano sin d’ora tutte le condizioni per far sì che l’Ospedale superi con le sue sole forze gli attuali problemi che lo affliggono.