Primo maggio festa dei lavoratori e di san Giuseppe artigiano
Primo maggio festa dei lavoratori. Nel nostro Paese si ricorda anche san Giuseppe artigiano.
Primo maggio festa dei lavoratori
E’ una giornata di festa nazionale le cui origini si rintracciano sul finire del XIX secolo. La data del primo giorno di maggio è legata al massacro di Haymarket che costa la vita ad undici persone. La tragedia è causata dagli scioperi e dalle manifestazioni dei lavoratori. Proprio sul finire del 1800 gli operai si coalizzano per ottenere una paga più equa e migliori condizioni di lavoro. Soltanto nel 1866 si stabilisce, definitivamente, che la giornata lavorativa deve essere di otto ore. I diritti dei lavoratori poi prendono piede anche negli altri Stati arrivando anche in Europa.
Primo maggio San Giuseppe artigiani
In Italia il primo maggio si ricorda san Giuseppe artigiano. La ricorrenza è stata voluta nel 1955 da papa Pio XII. Il senso profondo di tale festa è attribuire un forte valore cristiano al lavoro, ricordando la vita di san Giuseppe. Il padre putativo di Gesù ha lavorato per tutta la sua vita come artigiano del legno, insegnando il mestiere anche al figlio. Grazie all’abilità delle sue mani Giuseppe è stato in grado di portare avanti, con dignità, la sua famiglia. Il suo lavoro non è fonte di ricchezze materiali quanto, piuttosto, di crescita spirituale. Il santo affronta la fatica con pazienza, coraggio e silenzio affidandosi sempre alla legge del Signore.
Oltre ad essere un lavoratore indefesso era un uomo di grandi virtù, in grado di mettere da parte i suoi progetti per accogliere quelli di Dio.
Il patriarca è protettore dei falegnami, delle vergine, degli ebanisti, delle vergini e degli agonizzanti. E’ invocato anche per chiedere di poter godere di buona morte.
Inoltre, a partire dal dicembre del 1870, il pontefice Pio IX lo elegge patrono della Chiesa universale.