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Algeria: ondata di arresti nell’esercito in vista delle elezioni presidenziali di Tebboune

Il clima politico in Algeria è recentemente diventato teso con una serie di arresti e licenziamenti all’interno dell’esercito, guidato dal generale Said Chengriha, ex caporale dell’ esercito francese. Diversi ufficiali e soldati sono stati colpiti da questa “epurazione”, che avviene in un contesto segnato da una persistente instabilità politica ed economica.
Negli ultimi mesi l’Algeria è stata teatro di crescenti tensioni, soprattutto a causa dei preparativi per le elezioni presidenziali previste per il 7 settembre. Quest’ondata di arresti e licenziamenti di militari è in parte legata a queste organizzazioni elettorali, con l’intento di garantire stabilità e lealtà all’interno dell’esercito in questo periodo cruciale per il generale Chengriha ed il presidente Abdelmadjid.
Così, Said Chengriha invierebbe un segnale forte ai potenziali dissidenti e a coloro che potrebbero minacciare la continuità del contestato regime in carica. Questa fermezza pretende di mantenere l’ordine e la disciplina all’interno delle forze armate, rafforzando al tempo stesso il controllo sui diversi rami dello Stato in questo delicato periodo.
La situazione evidenzia le sfide che l’Algeria deve affrontare nel tentativo di superare i disordini politici, le pressioni sociali ed il ritorno dell’Hirak, ovvero il movimento di protesta, che chiede uno Stato civile non militare e che soprattutto contesta la legittimità del presidente Tebboune filo militare.

Yassine Belkassem

Yassine Belkassem, marocchino italiano, già pubblicista con www.stranieriinitalia.it, e Almaghrebiya, attualmente collabora con NotizieGeoplotiche.nete Ajialpress.com testata marocchina. Per Mediterranews cura aggiornamenti dal Marocco e non solo

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