Comunicati Stampa

Elmas, sabato 1 e domenica 2 giugno Monumenti aperti

Sono cinque i beni culturali che verranno raccontati per Monumenti Aperti ad Elmas, un territorio ricco di
testimonianze storiche. Qui si trovano tracce di insediamenti nel Neolitico recente (4000 a.C.) e una
stazione nuragica datata 1300 a.C., ma anche risultanze archeologiche di un fiorente periodo punico
trovate nella località “Moguru”, lungo la laguna di Santa Gilla. Nel periodo romano, e più tardi in età
feudale, esistevano nel territorio almeno tre centri abitati: Semelia (o Simbilia o Similia), Moguru e Sa Mura.
Sotto gli Aragonesi, il centro abitato ha acquistato sempre più le caratteristiche di una “villa”,organizzata
sotto il profilo amministrativo (il documento più antico risale al 1341).
Nel XIV secolo il territorio di Elmas fu teatro di importanti eventi: qui si combatté una storica battaglia tra il principe Alfonso di Aragona e i Pisani, che segnò l’inizio della dominazione aragonese in Sardegna. Più tardi, durante il dominio degli Spagnoli, villa di Mansum fu assalita dai pirati, saccheggiata e distrutta. Fu poi ripopolata nel 1600. Il Comune di Elmas, con regio decreto del 1937 fu soppresso e aggregato al Comune di Cagliari. Solo nel 1989 Elmas, per volontà degli Elmensi mediante referendum, ha riacquistato la propria autonomia comunale.
Aperti alle visite guidate gli “scavi Romani”,in via Cisterna Luco, al Parco Tanca Linarbus. La forte antropizzazione dei popoli punici, spinti allo stanziamento nel territorio dalle acque pescose dalla produzione del sale, ha lasciato traccia lungo lo stagno di Santa Gilla. Nacquero così numerosi nuclei
abitativi, costituiti da capanne per pescatori, e si sviluppò nel corso dei secoli, a partire dalla dominazione
romana, una sorta di villaggio organizzato al servizio di alcune famiglie patrizie che nei dintorni avevano
fissato la loro residenza. Proprio in quel periodo videro la luce i tre centri abitati di Semelia, Moguru e Sa
Mura.
Visite anche al Cimitero Storico Comunale, che custodisce due pregevoli sculture in bronzo dell’artista
Franco D’Aspro, una delle quali ad ornamento della sua tomba. Lo scultore, noto per essersi ispirato ai
bronzetti nuragici come per la caravella del Santuario di Bonaria a Cagliari, aveva scelto di lavorare gli ultimi anni della sua vita proprio a Elmas. Nel cimitero riposano alcuni cittadini saliti alle cronache per vicende che fanno parte della memoria della comunità di Elmas e della Nazione: i caduti in guerra, ai quali D’Aspro ha dedicato una sua opera, le 21 vittime dell’alluvione de “Sa Onda Manna” del 1946, i ragazzi Giovanni Melis e Giuseppe Aiana, morti sotto le prime bombe sganciate da aerei americani in Sardegna il 7 marzo 1943.
Altro sito al centro del fine settimana di visite guidate è la Chiesa di Santa Caterina, in località Santa
Caterina di Semelia. Durante il periodo medioevale il sito della piana di Santa Caterina era chiamato
villaggio di Semelia. Zona strategica per la vicinissima presenza dello stagno, approdo facile e sicuro e fonte di ricchezza produttiva per la pesca e la raccolta del sale, Santa Caterina ha conosciuto frequentazioni fin dal periodo neolitico, testimoniate con ritrovamenti archeologici, anche nel periodo nuragico, in quello fenicio – punico e durante la dominazione romana nell’isola.
Nel centro del paese è aperta alle visite Casa Suella, un bell’esempio di architettura del Campidano che
mantiene ampio portale tipico della civiltà contadina. Nella casa Suella è adottato il sistema finestrato, una novità rispetto alla tradizionale casa a corte campidanese che sino al XIX sec. non prevedeva finestre sulla strada. Interessanti gli elementi formali e decorativi dello stile Liberty, che dagli inizi del XX secolo vengono accolti anche nei piccoli centri.
Il quinto monumento aperto è la Chiesa di San Sebastiano, in piazza di Chiesa, in pieno centro, emblema
della dominazione spagnola e della vita religiosa dell’intera comunità. Eretta nel XVI secolo, restano a
memoria di quel periodo solo le volte a crociera delle ultime due cappelle. Circa due secoli dopo, la chiesa è arricchita dall’altare del presbiterio e dalla tela con la Madonna del Carmine, conservata nella sacrestia.
Raggiungendo la chiesa di San Sebastiano di Elmas si viene accolti dalla sua facciata neoclassica, realizzata nel 1931. L’ampliamento è del 1880, quando vengono aggiunte quattro cappelle, l’abside e il campanile.
Significativo il portale, decorato da don Antonio Desogus nel 1968. All’interno, l’edificio è composto da
un’unica navata dalla quale si accede alle cappelle: l’atmosfera che si respira è quella di una spiritualità
accogliente e benevola.
Previsto anche un itinerario dal titolo “Da Tanca Linarbus a Santa Caterina, 3000 anni di storia di Elmas” a
cura della guida regionale di Trip Sardinia Claudia Caredda e dei Volontari Servizio Civile della Pro Loco di
Elmas e del Circolo Acli di Elmas. Partenze il sabato e la domenica alle 09, 10.30, 12, 15, 16.30, 18.

INFORMAZIONI UTILI
I monumenti saranno visitabili gratuitamente,I monumenti saranno visitabili gratuitamente, sabato e
domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.30, salvo dove diversamente specificato. Per la visita ai
siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso. Eventuali altre indicazioni per i visitatori: Info Point, ProLoco di Elmas in via Don Sturzo 1, Tel 375 6368797, Email: proloco@tiscali.it.

5X1000. Anche quest’anno Imago Mundi è tra i beneficiari del 5X1000 del Ministero della Cultura
che_headingh.lu6narru8oo1 prevede il finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione
dei beni culturali e paesaggistici (soggetti di cui all’art. 2, comma 2, del D.P.C.M. 28 luglio 2016).
Per questo è possibile sostenere il progetto Monumenti Aperti devolvendo a Imago Mundi sui moduli della dichiarazione dei redditi il proprio 5 per mille del gettito Irpef comunque dovuto, senza nessuna spesa.
LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2024: Spazi per i sogni
Con il tema di questa edizione vogliamo proporre e sostenere la necessità (e la capacità delle comunità) di creare spazi, fisici e virtuali, per il perseguimento e la realizzazione di sogni, siano essi già concretizzati-
quindi memoria – che da realizzare – quindi evoluzione/futuro. L’eredità, la memoria del patrimonio narrato (la realizzazione del sogno), viene qui riconosciuta come uno strumento, uno spazio condiviso dove agire insieme per lo sviluppo culturale, sociale, economico e ambientale di un territorio e all’interno del quale rispettare quei principi di sostenibilità e benessere che sono al centro dell’impegno contemporaneo. È la realizzazione del «sogno» di qualcuno che è diventato il «patrimonio» di qualcun altro.  Ogni comunità si alimenta di storie proprie, che ha creato, conservato e tramandato. Storie che spesso ruotano attorno a un oggetto, a un segno che proviene dal passato e racchiude qualcosa da scoprire. Quando visitiamo un museo, un sito archeologico, un giardino storico, una villa del secolo scorso, un palazzo moderno, un’architettura contemporanea e, in generale, quando entriamo in contatto con il patrimonio culturale, esso ci parla di processi, di ricerca, di lavoro, di passaggi, di attraversamenti e di vite più o meno note: di sogni, appunto, realizzati che formano memoria ed eredità culturale, quindi, patrimonio di comunità. Per il visual, a cura di Daniele Pani, è stata scelta una foto del Teatro Comunale di Ferrara scattata da Giacomo Brini. Il teatro, gremito di volontari di Monumenti Aperti che insieme celebrano la loro capacità di narrazione, diventa un luogo di luce e colori caldi che accoglie e nel contempo dichiara con potente immediatezza, profonda e autorevole, il suo ruolo di generatore di sogni e di portatore di memoria. Diventa la casa (per questa edizione) del marchio di Monumenti Aperti che si presenta già dal sipario, della cui trama di tessuto sembra essere parte integrante, fino ad arrivare ai cappellini rossi in sala e sui palchetti laterali, promuovendo un’esperienza di cultura e saldando ogni nuova conoscenza alla memoria.
LE ISTITUZIONI ADERENTI
Come avviene ininterrottamente dal 2008, il progetto Monumenti Aperti anche quest’anno ha ricevuto la
Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana.
L’edizione 2024 si tiene con i prestigiosi patrocini del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Camera dei Deputati, del Ministero della Cultura, del Ministero del Turismo.
Particolarmente importante è anche il patrocinio del Parlamento Europeo, ricevuto lo scorso anno per la
seconda volta e ora rinnovato.
Monumenti Aperti è realizzata su base nazionale da Imago Mundi OdV con il contributo di Ministero della
Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato dei Beni Culturali e Assessorato del Turismo), dei 78 Comuni aderenti; con il finanziamento della Città Metropolitana, che con la Determinazione n. 2336 del 9.8.2006 della Direzione Generale dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sardegna, assunta per un rafforzamento della promozione e commercializzazione e della logistica infrastrutturale di Monumenti Aperti, ha assicurato al progetto un’importante dotazione di beni e strutture atte a raggiungere standard di qualità e obiettivi; e con il contributo di Fondazione di Sardegna.
Sponsor: SardexPay e Val.dy / Sponsor tecnici: Arti Grafiche Pisano, CTM SpA / Media partner: Radio X e Eja TV in collaborazione con BES – Best Events Sardinia
RICONOSCIMENTI
Monumenti Aperti ha ricevuto nel 2018 il Premio dell’Unione europea per il Patrimonio Culturale/Europa
Nostra Awards, il massimo riconoscimento europeo nel settore, per la sezione Istruzione, Formazione e
Sensibilizzazione, consegnato in occasione del primo vertice europeo del patrimonio culturale a Berlino.
Imago Mundi OdV è entrata a far parte della rete pan-europea per il patrimonio culturale Europa Nostra nel 2017.
Nel 2023, sempre con il progetto Monumenti Aperti, Imago Mundi è stata finalista a Stoccolma del
prestigioso Social Innovation Tournament, la competizione della Banca di Investimento Europea dedicata ai migliori progetti di innovazione sociale d’Europa. La partecipazione ha fruttato la membership del SIT
Alumni, il network dedicato ai finalisti. Inoltre, è inserita nel recentissimo progetto “Il turismo delle radici”,
del Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, che intende sensibilizzare le comunità locali sul
tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici. Infine, il MiC inserisce da anni Monumenti Aperti
nella propria programmazione annuale delle Giornate Europee del Patrimonio (GEP/EHD).
SITO WEB, UFFICIO STAMPA E SOCIAL MEDIA
I contenuti della manifestazione, corredati da informazioni sempre aggiornate, foto, comunicati stampa e
materiali video, sono ospitati nel sito ufficiale www.monumentiaperti.com, rinnovato quest’anno grazie
all’intervento della Città Metropolitana. Il racconto in diretta della XXVIII edizione di Monumenti Aperti si
svolgerà anche su Facebook (@monumentiapertiofficial), Instagram (@monumentiaperti) e Twitter
(@monumentiaperti), canali social nazionali della manifestazione. Il tag ufficiale è: #MonumentiAperti2024.

L’APP HEART OF SARDINIA
Heart of Sardinia è un’app gratuita per iOS e Android, che da sette anni promuove il patrimonio turistico
dell’Isola. Sarà l’app ufficiale dell’edizione 2024 di Monumenti Aperti e una guida digitale per tutti i
visitatori: al suo interno sarà possibile consultare la mappa dei monumenti visitabili e salvare gli itinerari in anticipo.

Heart of Sardinia si occuperà anche di raccogliere dati anonimizzati e aggregati sulle abitudini dei visitatori per misurare i risultati della manifestazione.

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