Cabras, quinto appuntamento del Festival dell’archeologia
Accompagnato da una piacevole brezza estiva, è andato in scena il quinto appuntamento della terza edizione del Festival Internazionale dell’Archeologia, promosso dalla Fondazione Mont’e Prama. Ancora una volta lo spazio antistante il Museo Civico Giovanni Marongiu di Cabras si è trasformato in un palcoscenico a cielo aperto, per una serata che ha saputo mescolare sapientemente momenti di riflessione con l’allegria e il divertimento.
L’evento, presentato da Ambra Pintore, è stato aperto dalla conferenza “Mont’e Prama: ritorno al futuro”, una dialogo illuminante tra Mauro Aprile Zanetti e Sabrina Giannini, capace di esplorare il connubio tra tecnologia, umanesimo, sostenibilità e sentimento, delineando i contorni di un avvenire ricco di potenzialità. Partito dalla Sicilia per la California, Mauro Aprile Zanetti contribuisce a creare impatto sociale e culturale su scala globale mediante un approccio che parte dal visitatore, e quindi dall’insieme degli elementi che riguardano l’interazione di un utente con un brand e i relativi prodotti, servizi o funzionalità, ma anche percezioni ed emozioni provate durante la fruizione di un’esperienza culturale o commerciale. Durante l’incontro ha affermato che “La tecnologia e la scienza hanno bisogno di umanisti per valorizzare i musei e le loro collezioni, per trasformarli in centri dinamici di cultura e innovazione”. In chiusura di conversazione il presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni, ha rimarcato che “Il Festival Internazionale dell’Archeologia è il racconto di quello che la Fondazione Mont’e Prama ha fatto nei dodici mesi precedenti e di quello che intende realizzare nei successivi dodici. A monte delle scelte sul programma e sul coinvolgimento degli ospiti, c’è un ragionamento accurato che si lega strettamente a quelle che sono le attività della Fondazione e il mandato affidatogli dalla Regione Sardegna. A Cabras, in due anni, grazie alla Fondazione Mont’e Prama, sono stati programmati 25 milioni di euro di investimenti. Gran parte di questi vanno in infrastrutture, ovvero opere che rimarranno alla comunità locale. Tutto questo è un racconto in divenire che va avanti grazie anche ad una massiccia partecipazione di pubblico ad ogni serata del Festival. Non ci possiamo rassegnare ad essere lo stesso luogo, lo stesso Museo, lo stesso paese che abbiamo trovato nel 2021. Abbiamo il dovere di crescere e di alzare il livello qualitativo, guardando quello che fanno le grandi istituzioni culturali nel mondo. Le conversazioni che promuoviamo sono prodromiche al percorso che intendiamo intraprendere già dai mesi prossimi per far sì che anche a Cabras, anche nel Sinis, anche nella provincia di Oristano arrivi una mentalità nuova dal punto di vista della fruizione dei beni culturali che porti sviluppo vero sul piano socio-economico e culturale. Sono sicuro che il lavoro che stiamo svolgendo ci porterà verso quella direzione”.
A seguire la conferenza, la scena è stata dominata dai Lapola, sul palco insieme alla band dei Tamurita. Il pubblico è stato trascinato in un vortice di risate in uno spettacolo di circa due ore, in un’atmosfera altamente coinvolgente, con le note dei Tamurita a fare da contrappunto ai momenti di comicità della compagnia cagliaritana.
A coronamento della serata, l’evento speciale “Una notte al Museo” ha offerto una suggestiva visita guidata alla nuova esposizione dei Giganti. Gli ospiti, affascinati dai racconti degli esperti, hanno potuto immergersi nella storia e nella bellezza di questi reperti unici, illuminati in maniera spettacolare per l’occasione.
Il Festival Internazionale dell’Archeologia prosegue questa sera, giovedì 27 giugno, alle ore 21 al Nuraghe Losa di Abbasanta con la conferenza dedicata a Caravaggio a cura di Vittorio Sgarbi. Uno degli appuntamenti più attesi della manifestazione, che vedrà il celebre critico d’arte guidare il pubblico alla scoperta del genio e delle opere del grande pittore. Introduce l’incontro Gian Mario Spiga, mentre la presentazione è affidata ad Ambra Pintore. Intermezzi musicali a cura di Zephyr Duo, composto da Angelica Perra e Eleonora Congiu.