A Forte dei Marmi due grandi mostre sull’arte del Novecento
A Villa Bertelli
Forte dei Marmi. Un gruppo di appassionati d’arte del comprensorio ingauno ha visitato la splendida mostra “Da Nomellini a De Chirico. Luci e suggestioni da una collezione privata”, ospitata a Forte dei Marmi negli spazi espositivi al primo piano di Villa Bertelli. Inaugurata il primo giugno la mostra è stata curata della Società di Belle Arti di Viareggio ed è nata con lo scopo di rendere omaggio alla pittura di area toscana della prima metà del Novecento. “In mostra- spiega il noto esperto d’arte e scrittore Armando D’Amaro– c’erano una quarantina di dipinti provenienti da una collezione privata, di autori e maestri affermati come Soffici e Nomellini, De Pisis e De Chirico. Si è trattato di un evento che ha fatto da anteprima alla grande mostra poi dedicata al periodo d’oro della Versilia ed in particolare a Forte dei Marmi. Mi riefrisco alla mostra in corso a Villa bertelli sul Quarto Platano”. Le due mostre si sono rivelate occasioni imperdibili per ammirare alcuni dei più grandi Maestri italiani del 900 : “Abbiamo voluto proporre-spiega lo stesso presidente della Fondazione Villa Bertelli, Ermindo Tucci – all’attenzione del grande pubblico le opere delle maggiori personalità appartenenti alla generazione successiva al periodo macchiaiolo; un gruppo di artisti, esattamente due generazioni di pittori, allievi dei maestri della Macchia, in grado di trasformare gli insegnamenti in qualcosa di più moderno e rispondente al proprio tempo. Molto pubblico ha visitato la mostra, ma sono convinto che in tanti verranno ancora di più a visitare qulla successiva”. Il percorso della mostra “Da Nomellini a De Chirico” documentava, attraverso un avvincente taglio cronologico e tematico, i modi espressivi di diversi artisti fra i quali Plinio Nomellini, Filippo De Pisis, Renato Natali, Ottone Rosai, Oscar Ghiglia, Giovanni Bartolena, Adolfo Tommasi, Mario Puccini, Renato Natali, Lodovico Tommasi, Ardengo Soffici, Ulvi Liegi (Luigi Levi) e Francesco Gioli. “Grazie alle loro opere- conclude Tucci- emerge la potenza di una pittura che ha saputo interpretare le trasformazioni della visione, decisive per le sorti dell’arte moderna. Artisti che hanno traghettato la lezione macchiaiola, rivisitandola e arricchendola, nel primo ventennio del Novecento, dando origine alle prime Avanguardie, non solo a Firenze, ma anche a Livorno, mantenendo di quella tradizione pittorica la vocazione per il vero e per i soggetti presi dalla vita quotidiana”. Ora al secondo piano di Villa Bertelli, dove è stato inaugurato il Museo, è visitabile un’ altra grande mostra dedicata a Forte dei Marmi luogo di ispirazione per tanti artisti del Novecento dal titolo: “Museo d’Arte Moderna Quarto Platano”.
Claudio Almanzi