di Nico Baratta
Antiche millenarie mura che trasudano di contemporaneità, conferita dai vividi e naturali colori di tele, che racchiudono l’essenza di un territorio da sempre unico e straordinariamente variegato come Madre Natura l’ha disegnato.
Siamo a Deliceto, piccolo comune della Capitanata, nel Subappennino Dauno meridionale. E precisamente nel suo più prezioso scrigno, che troneggia maestosamente la vallata sottostante. Siamo nella Fortezza “Normanna-Sveva-Angioina”, comunemente chiamato Castello.
Qui, dalle ore 9 alle 12 e dalle 17 fino alle 20, dall’11 luglio 2024, e fino al 30 agosto 2024, è ospitata la mostra pittorica antologica dell’artista foggiano Michele Affatato.
Opere su tele delicatamente agganciate sui muri centenari di una Fortezza che nelle sue sinuosità racconta storie di vite e epoche ben distinte, accomunate dalla forte radicalizzazione storica nel preservare una comunità e un territorio strategicamente ubicato ai confini di feudi importanti.
Opere multiforme, realizzati con tecniche e soggetti diversi, riprendendo tematiche variegate, dove perfino un vinile diventa protagonista innanzi a un caleidoscopico pentagramma. Fiori, donne, paesaggi della Capitanata raffigurati nel ricordo ben impresso dell’artista, consapevole del valore universalmente immateriale che rappresenta la bellezza naturale.
Entrando nella Fortezza si respirava un’aria fresca, di mentuccia, accompagnata dalla magnificenza del luogo, sempre misterioso e ricco di interrogativi, svelati poi dalla semplicità e amorevole narrazione dello storico Antonio Pagano, lì da anni a curar il cosiddetto Castello. Una visita guidata di tutto rispetto, scoprendo misteri ancora da pubblicare e che solo Antonio potrà svelare se le amministrazioni lo vorranno.
Aria corroborante, quella che contraddistingue il luogo, che apre le narici a respirar quella artistica di una mostra sapientemente curata e ben condotta. Un evento che giorno dopo giorno sta ottenendo il dovuto successo, con molte visite e congratulazioni, ammirando le opere di Michele Affatato e facendolo conoscere a una platea che ha apprezzato i suoi lavori e le sue riconoscenze internazionali, consolidate ogni anno dalle partecipazioni oltreoceano e scolpite nelle targhe che consolidano l’estro e bravura di un artista locale.
Quadri molto vivaci, da far venire il capogiro per la varietà soggettiva e composizione, testimoni immutabili di un amore verso la natura, l’amore e la pace, l’arte e la bellezza, non solo del territorio dauno e garganico. Spunti diventati fotografie pittoriche che solo un artista sa immortalare, componendo opere su tela.
È questa l’essenza di Michele Affatato, la sua semplicità perpetuata nell’immenso cromatismo che la natura gratuitamente ci offre.