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San Cataldo, marina di Lecce raro e spettacolare avvistamento di un pesce luna

Ripreso da vicino un pesce luna di grandi dimensioni mentre danzava al largo di San Cataldo, marina di Lecce. È così che un pesce luna ha fatto capolino oggi, 2 settembre 2024, rendendosi protagonista di un avvistamento piuttosto raro in quella zona. Perché le immagini catturate dal campione subacqueo di pesca in apnea, Antonio Porpora, geometra leccese con la passione per il mare, questa volta in escursione a bordo del suo gommone, rappresentano la pura poesia di una natura che con dolcezza si appropria dei nostri mari. Un avvistamento raro, se si considera la zona in cui si è verificato e la vicinanza al fortunato spettatore. Un pesce luna che, a suo dire, era certamente un adulto di oltre un quintale, nonché il più grande tra quelli avvistati in questo 2024 nei mari italiani. Il pesce luna (Mola mola) è considerato il pesce osseo più grande e pesante esistente, può raggiungere infatti i 3 metri di lunghezza e le 2 tonnellate di peso. E’ la prima volta che un pesce luna (Mola mola) viene avvistato nella acque di San Cataldo, così vicino alla costa, Il Mola mola è considerato il pesce osseo più grande e pesante attualmente esistente e può raggiungere anche i 3 metri di lunghezza e le 2 tonnellate di peso, anche se, da studi recenti, un’altra specie affine potrebbe avergli rubato il primato per poco. Questi animali si nutrono di plancton, piccoli pesci ed occasionalmente di meduse. L’esemplare avvistato era salito in superficie per mettersi sul fianco a prendere il sole, un comportamento tipico di questi pesci (tant’è che in inglese viene chiamato sunfish, letteralmente pesce sole, ndr),. A volte, quando sono in superficie, questi pesci agitano le due pinne per simulare un animale in difficoltà ed attirare i gabbiani, che, non trovando di meglio da mangiare, lo liberano dei parassiti. Gli avvistamenti di Mola mola così ravvicinati e con esemplari di queste dimensioni sono piuttosto rari, soprattutto perché si tratta di un animale pelagico, ovvero che vive normalmente molto lontano dalle coste, anche se la specie è presente e si riproduce nel Mediterraneo e la popolazione sembra addirittura in crescita. Nonostante la forma particolare, è piuttosto agile e nuota velocemente muovendo in sincrono la pinna dorsale e quella anale. Ora, con questo raro avvistamento di pesce luna che nuota placidamente nei pressi della nostra costa, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,  il mare innanzi a San Cataldo e a pochi chilometri dal centro cittadino del capoluogo salentino si conferma un hotspot ricco di biodiversità da tutelare.

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