Comunicati Stampa

Un milione di italiani si sposta dalla propria regione per le cure mediche

Un milione di Italiani residenti al Sud e nelle isole, negli ultimi tre anni, è stato costretto a spostarsi dalla propria regione di residenza per sottoporsi a cure mediche. È quanto emerge dal sondaggio “Studio sui migranti sanitari” realizzato da EMG Different per CasAmica, organizzazione di volontariato che dal 1986 si occupa di accogliere presso le proprie strutture in Lazio e Lombardia i migranti della salute e le loro famiglie.
Dallo studio emerge anche che il 41% degli italiani del Sud e delle Isole si dichiara complessivamente poco soddisfatto del sistema sanitario regionale e che ben il 44% ritiene che negli anni il servizio sanitario regionale sia peggiorato. In particolare, gli aspetti considerati più critici sono: le liste attesa per esami diagnostici e visite ospedaliere nel servizio pubblico (82%), i servizi ospedalieri in generale (65%) e i servizi ambulatori e specialistici (62%).
L’analisi è stata realizzata su un campione rappresentativo di cittadini residenti in Calabria, Puglia, Campania, Sicilia e Sardegna con età compresa tra i 35 ai 65 anni di età, al fine di studiare la migrazione sanitaria e le motivazioni che spingono i malati a cercare cure fuori dalla propria regione.
In Italia il fenomeno è in costante crescita, basti pensare che solo nel 2023 l’organizzazione ha registrato un aumento di ben il 25% delle richieste di supporto, offrendo complessivamente 43mila notti di accoglienza alle persone malate e ai loro familiari. Per rispondere a questo aumento del bisogno, l’organizzazione di volontariato CasAmica sta realizzando alle porte di Milano una nuova struttura che potrà ospitare fino a 80 persone al giorno. La nuova casa sorgerà nel comune di Segrate – nei pressi di importanti poli di eccellenza sanitaria quali l’Istituto Nazionale dei Tumori, l’Istituto Neurologico Carlo Besta e l’IRCSS Ospedale San Raffaele – e rappresenterà un’importante risorsa per il 25% dei migranti della salute che, secondo il recente studio, ogni anno raggiungono il capoluogo lombardo per sottoporsi a cure mediche spesso salvavita.
«Dalla fotografia scattata dallo “Studio sui migranti sanitari” emerge in modo chiaro come nel nostro Paese esista una disparità di accesso alle cure tra chi abita al Nord e chi risiede al Sud e nelle Isole», dichiara Stefano Gastaldi, direttore generale di CasAmica. «Una ingiustizia – aggiunge – che tocchiamo con mano ogni giorno con gli ospiti delle nostre case, spesso costretti ad affrontare più volte l’anno viaggi di centinaia di chilometri e lunghe permanenze lontano da casa con pesanti conseguenze sia emotive che economiche. Noi di CasAmica, da quarant’anni, ci impegniamo ad aiutarli non solo offrendo loro una “casa” ma anche servizi e sostegno psicologico, grazie al lavoro quotidiano degli operatori e di oltre cento volontari. È proprio per poter fare di più che nasce la nuova struttura di CasAmica: la settima in Italia e la quinta in Lombardia, la più grande, progettata per dare risposte concrete alle
esigenze dei beneficiari e delle loro famiglie. Un progetto che ha bisogno del supporto di tutti».
«Il fenomeno della migrazione sanitaria dal Meridione d’Italia ha assunto ormai dimensioni rilevanti, con i cittadini del Sud obbligati a spostarsi verso strutture ospedaliere di eccellenza del centro-nord o comunque verso nosocomi in grado di somministrare trattamenti idonei alle svariate patologie di cui soffre la popolazione» dichiara Fabrizio Masia, AD di EMG Different. «Costi alti per spostamenti e alloggi, nonché un senso di solitudine e abbandono, colpiscono i meridionali in modo assai serio: si è rafforzata quindi la necessità di intervenire sia per migliorare la qualità dei servizi al sud e, contemporaneamente, di supportare i migranti sanitari con alloggi a prezzo calmierato e sostegni a livello psicologico».
I DATI. Dallo “Studio sui migranti sanitari” emerge che 14,3 milioni di cittadini, pari all’81% del campione esaminato, negli ultimi 3 anni hanno avuto bisogno di cure mediche per sé o per i propri familiari.
Tra questi, ben 1 milione di cittadini proven ienti dalle regioni del Sud Italia e delle isole ha scelto di curarsi in una regione diversa dalla propria per motivi legati all’opportunità di ottenere una migliore offerta sanitaria (51%) e medici più preparati (39%) o addirittura alla concreta impossibilità di ricevere cure adeguate alla propria patologia nella regione di provenienza (32%). Dallo studio emerge che gli italiani residenti nel Sud e nelle isole si spostano principalmente verso Lazio (37%) e Lombardia (32%), che risultano le principali destinazioni di coloro che hanno usufruito di cure in una regione diversa dalla propria.
Tutto questo si traduce in un impatto economico notevole sulla vita dei malati e delle loro famiglie. Secondo il sondaggio, infatti, il 60% degli intervistati denuncia costi alti per gli spostamenti e gli alloggi e il 58% dichiara che avrebbe avuto bisogno di prezzi calmierati. Oltre all’aspetto puramente economico, i migranti della salute hanno espresso anche altre esigenze come la necessità di un supporto psicologico per sé o per la propria famiglia (49%) e mezzi di trasporto per raggiungere l’ospedale (43%), servizi che CasAmica si impegna a potenziare anche attraverso la realizzazione della nuova struttura. Chi si è rivolto ad un centro di cura fuori dalla propria regione vi si è recato in media almeno 3 volte (38%) e accompagnato da un familiare (75%), con una permanenza media del soggiorno di 8
giorni. Tra i cittadini che hanno scelto negli ultimi tre anni di curarsi, invece, nella propria regione di provenienza emerge che la decisione è stata legata a costi alti degli spostamenti (26%), lunghi tempi di spostamento (19%), costi elevati degli alloggi (15%) e impossibilità a lasciare famiglia (14%) e lavoro (12%), oltre che la conoscenza di un medico specialista (25%), il consiglio del medico di famiglia (22%) e la presenza di un centro specializzato sul territorio (20%).
LA NUOVA CASA. La nuova struttura di CasAmica per migranti della salute, Progetto 3000, avrà un’ampiezza di oltre 3mila metri quadrati, sarà composta da 4 piani e potrà ospitare fino a 80 persone al giorno in 21 stanze e miniappartamenti, alcuni dei quali riservati a pazienti particolarmente fragili che necessitano di una degenza separata. Ogni piano prevede spazi dedicati per gli accompagnatori con aree comuni composte da sala e cucina.
Un’ampia area sarà dedicata ai bambini e alle loro esigenze con aree gioco e spazi per stimolarne la creatività.
L’inaugurazione della casa è prevista nel 2026.
Per seguire le fasi di realizzazione del progetto: https://www.casamica.it/progetto3000/il-progetto/
Per contribuire alla realizzazione di Progetto 3000, è possibile donare qui.

I NUMERI DELLA MIGRAZIONE SANITARIA. Complessivamente gli italiani che ogni anno si mettono in viaggio per raggiungere strutture ospedaliere in città diverse dalla propria sono quasi un milione e mezzo (circa 750 mila pazienti e circa 640mila familiari di pazienti). Secondo la ricerca Censis “Migrare per Curarsi”, nel 30% dei casi i viaggi verso centri medici di eccellenza sono molto lunghi e hanno direzione Sud-Nord: sono circa 218mila le persone che ogni anno dal sud raggiungono il centronord per motivi di
salute e nell’85% dei casi il paziente è seguito da un accompagnatore, che nel 35% dei casi si trattiene per tutto il tempo del ricovero del proprio caro e solo nel 15% dei casi riesce a trovare ospitalità in ricoveri non a pagamento. Le regioni di accoglienza di questi flussi sono prevalentemente la Lombardia con 62.700 ricoveri, il Lazio con oltre 55.000 pazienti accolti e l’Emilia- Romagna con quasi 40.000 ricoveri l’anno. In relazione, invece, alle partenze dal sud verso il nord, la Campania è al primo posto
con 56.000 partenze, seguita dalla Sicilia con 43.000 partenze, la Puglia e la Calabria con circa 40.000 partenze.
CasAmica è un’organizzazione di volontariato che dal 1986 accoglie i malati costretti a spostarsi in altre città e in altre regioni per cure e interventi chirurgici e i loro familiari. Attualmente gestisce sei case di accoglienza a Milano (4 strutture), Lecco e Roma. Una delle quattro case di Milano e un’area della casa di Roma sono dedicate all’ospitalità dei bambini malati e delle loro famiglie. Aperte 365 giorni all’anno, le strutture si trovano nei pressi di importanti centri di eccellenza ospedaliera, come il
Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’Istituto Neurologico Besta e l’Ospedale Manzoni di Lecco. In tutte le case di accoglienza gli ospiti trovano il conforto, la dedizione e il sostegno di oltre 120 volontari e degli operatori di CasAmica, nel rispetto di uno stile di accoglienza che negli anni si è fatto sempre più attento a creare un ambiente confortevole e familiare. CasAmica nell’arco di 38 anni ha offerto un letto e il
calore di una famiglia a quasi 100mila persone.
LE CASE DI MILANO. CasAmica è presente a Milano con quattro strutture attive:
. Casa Bambini, interamente dedicata ai bambini e agli adolescenti, infatti il 10% dei malati che arrivano a Milano per curarsi hanno un’età inferiore ai 18 anni. La struttura è appositamente studiata “a misura di bambino”, dove i piccoli ospiti possono sentirsi a proprio agio e condurre il più possibile, insieme ai loro familiari, una vita normale nonostante la lontananza da casa e la malattia.
.Casa di via Saldini, nata nel 1986, è la sede storica dell’Associazione e la più vicina all’Istituto Nazionale dei Tumori e all’Istituto
Neurologico Besta.
.Casa di via Fucini, aperta nel 1988, oltre all’accoglienza dei malati, ha accolto negli ultimi anni anche donne vittime di violenza
domestica.
.Casa di via S. Achilleo, inaugurata agli inizi del 2000, occupa uno dei matronei laterali della Chiesa dei SS. Nereo ed Achilleo di
Viale Argonne. Grazie agli spazi ampi, può accogliere fino a 24 persone ogni notte. Gli ospiti hanno a disposizione una cucina, una sala da pranzo e un salotto comuni dove le famiglie condividono momenti di convivialità e svago.
Inoltre, CasAmica ha in cantiere una quinta struttura: una nuova Casa di accoglienza di 3.000 metri quadrati tra interni ed esterni nell’hinterland milanese.
Nel 2023 le quattro case di Milano hanno complessivamente ospitato oltre 3.500 persone, offrendo oltre 25.000 notti di accoglienza, registrando un incremento del 13% di presenze rispetto al 2022.

LA CASA DI LECCO. Inaugurata nell’ottobre 2016, CasAmica Francesco e Antonio si è aperta da subito ai bisogni abitativi del territorio ospitando persone con fragilità o che vivono momenti di difficoltà temporanea. Il legame di collaborazione, stretto fin dai primi giorni con il Comune di Lecco e con l’ATS Monza Brianza, ha consentito di dare risposta ad esigenze abitative di famiglie e di anziani autosufficienti ma non in grado di vivere da soli. Come le altre case, CasAmica Francesco e Antonio, è riferimento per
le famiglie costrette a spostarsi dalle loro case per trovare cure in strutture sanitarie specialistiche.
Nel 2023 sono circa 600 le persone state ospitate presso la struttura CasAmica Onlus di via alla Rovinata, che nell’ultimo anno ha fornito oltre 6.500 notti di accoglienza, registrando un incremento del’80% di presenze rispetto al 2022.
LA CASA DI ROMA. Questa casa può accogliere sia adulti sia bambini. Ubicata nel territorio del IX Municipio, in prossimità del Policlinico Universitario Campus Biomedico, dell’Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena e dell’Ospedale Sant’Eugenio, in una posizione strategica per offrire ai propri ospiti un servizio di collegamento con gli ospedali in prossimità della struttura. Il servizio è dedicato sia ai pazienti che ai loro familiari per le visite durante i periodi di ricovero. La navetta ove possibile accompagna,
inoltre, gli ospiti presso i negozi della zona, per agevolare le attività quotidiane come la spesa e servizi vari.
Nel 2023 oltre 1.500 le persone che sono state ospitate presso la struttura di Roma Trigoria di CasAmica che ha fornito oltre 10.000 notti di accoglienza, registrando un incremento del 30% di presenze rispetto al 2022.

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