Caltanisetta, Francesco Guadagnuolo lancia un Manifesto per il diritto all’acqua
L’artista Francesco Guadagnuolo, lancia un ‘Manifesto’ per affermare il diritto umano all’acqua intitolato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto” sulla grave crisi idrica che sta colpendo Caltanissetta e la Regione.
Guadagnuolo è originario di Caltanissetta, vive tra Roma e New York, già nel mese di agosto 2024 ha voluto dedicare una composizione pittorica – collage, dal titolo: “L’infinita siccità a Caltanissetta e in tutta la Sicilia” per esprimere tutto il suo amore che ha per queste terre che contribuiscono a dare vita al suo stato d’animo emozionale.
Ora ha voluto lanciare questo ‘Manifesto’ perché la situazione non solo non è stata ancora risolta, ma si è aggravata per via dell’acqua che non arriva e se arriva, è di colore giallastro non bevibile.
Nel ‘Manifesto’ l’artista ha utilizzato la tecnica del collage per rappresentare la Sicilia con le varie province e le difficoltà causate dalla crisi idrica.
Al centro il paesaggio, ormai secco, attorno la mappa della Sicilia, in mezzo si vede un territorio spaccato fatto solo di erbacce e alcuni alberi secchi. Al centro viene rappresentata una ‘mano’, la mano dei siciliani, ormai esasperati che cercano l’acqua per vivere, ma sgorga solo dalla propria mano, e non dalle tubature come dovrebbe, visto il persistere della crisi idrica, con conseguenti infinite diatribe e manifestazioni nelle piazze. L’insopportabile dilemma dell’insufficienza e dell’insoddisfacente erogazione dell’acqua è diventata una questione di civiltà che interessa tutti i siciliani.
La luminosità dell’opera risalta la resa atmosferica riportandoci, in qualunque tratto del luogo, in uno scenario impregnato sì di natura, ma spaventoso, caratterizzato dal riscaldamento delle terre che si fendono per mancanza di acqua.
L’altro dilemma sono le remote epoche di risoluzione e sostegno sulle reti idriche, fra dighe incompiute e strutture in rovina, dove sono mancate, probabilmente, la manutenzione ordinaria e straordinaria. L’insufficienza delle piogge è solo una parte della siccità in Sicilia, a questo s’immette anche la carenza di progetti opportuni per la messa in sicurezza dei rifornimenti per i territori più in pericolo. Anche il turismo è diventato a rischio.
Guadagnuolo ha voluto esprimere il suo amore per la Sicilia e attirare l’attenzione sulla necessità di interventi urgenti per affrontare la crisi idrica. Il Maestro è un attivista socio-politico già noto per opere d’arte contestuali all’attualità, rivolte alle guerre, alla devastazione dell’ambiente, alle migrazioni: in generale all’aspetto ripugnante del potere. Nell’esempio dell’arte “politica” dell’artista – questi lavori oltre a documentare e denunciare non riproducono ma interpretano: non traspongono la realtà, vanno oltre, guardando allo stesso tempo passato, presente e futuro, in un linguaggio differente, universale, ovvero transreale.
L’opera di Francesco Guadagnuolo ha suscitato un forte interesse e apprezzamento da parte del pubblico e della critica. Molti hanno elogiato la sua competenza di catturare la gravità della condizione attraverso l’arte, sensibilizzando così l’opinione pubblica in questo caso sulla crisi idrica in Sicilia con effetti di desertificazione che incede e la terra appare ancora più spaccata, le piantagioni bruciate dall’aridità con uno scenario sempre più riarso.
Il ‘Manifesto’ vuole esortare discussioni fondamentali sul bisogno di azioni improrogabili per fronteggiare la siccità e ottimizzare la gestione delle risorse idriche nella Regione. L’artista è riuscito a convertire una problematica complicata in una comunicazione energica attraverso il suo ‘Manifesto’ artistico.
Il ‘Manifesto’ di Francesco Guadagnuolo riafferma il valore del bene-acqua, basilare per la vita, che serve a riflettere sulla siccità in Sicilia, non solo ad allargare la cognizione, ma possa sperare anche di orientare cambiamenti concreti, come l’evoluzione delle infrastrutture o la scelta di azioni ragionevoli per avere l’acqua urgentemente domani.