Le prime reazioni dei paesi europei a seguito della difettosa decisione della CGUE sugli accordi di pesca e agricolo tra l’Ue e il Marocco
Ecco le prime reazioni dei paesi europei a seguito della strana e difettosa decisione della Corte di Giustizia dell’UE (CGUE) sugli accordi di pesca e agricolo tra l’Unione Europea e il Regno del Marocco:
Belgio:
“Il Belgio ribadisce il suo attaccamento all’amicizia e al partenariato strategico tra l’UE e il Marocco e continuerà a lavorare per approfondirlo”, ha affermato il Ministero belga degli Affari Esteri, del Commercio Estero e della Cooperazione allo Sviluppo. A tal fine, il Regno del Belgio ha espresso il suo sostegno alla dichiarazione congiunta della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e dell’alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borell, in cui i due responsabili riaffermano l’impegno dell’UE a preservare e rafforzare ulteriormente le sue strette relazioni con il Marocco in tutti i settori, in conformità con il principio “pacta sunt servanda“.
Ungheria:
Da parte sua, l’Ungheria ha ribadito la sua costante posizione a favore del rafforzamento del partenariato strategico tra l’UE e il Regno del Marocco, che è “nel nostro comune interesse”, ha affermato il Ministero degli Affari Esteri e del Commercio ungherese aggiungendo: “Continueremo a lavorare per servire questi interessi rafforzando i legami ed espandendo la cooperazione con il Marocco in nuove aree”.
Spagna:
La Spagna ha ribadito il suo attaccamento al “partenariato strategico” con il Marocco e la sua determinazione a “preservare e promuovere” questo partenariato. Lo dice il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares che ha assicurato che Madrid continuerà a “lavorare con l’Unione Europea e il Marocco per preservare e accompagnare lo sviluppo di questa relazione”. La Spagna, come molti altri paesi, continuerà a incoraggiare la relazione “privilegiata” tra l’UE e il Marocco, ha sottolineato Albares.
Il responsabile spagnolo ha parlato anche della a questione del Sahara Marocchino, ricordando che la posizione del suo Paese è stata ben evidenziata nella Dichiarazione Congiunta del 7 aprile 2022, resa pubblica in seguito all’udienza che Sua Maestà il Re Mohammed VI ha concesso al Presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez. Tale Dichiarazione sottolinea che il Piano marocchino di autonomia del Sahara è “la base la più seria, credibile e realistica” per la risoluzione di questo conflitto regionale artificiale e che tantissimi paesi europei e del resto del mondo si uniscono alla Spagna in questo senso, ha sottolineato Albares, citando in particolare la vicina Francia.
Francia:
Da parte sua, la Francia ha ribadito il suo incrollabile attaccamento al suo eccezionale partenariato con il Marocco e la sua determinazione a continuare ad approfondirlo. Lo ha confermato in un comunicato stampa, il Ministero francese dell’Europa e degli Affari Esteri, e ha sottolineato che il rapporto tra l’Unione Europea e il Marocco è quindi di carattere strategico e che Parigi continuerà a lavorare con i suoi partner europei per rafforzare il loro scambio, soprattutto economico, e per preservare i risultati del partenariato. Quai d’Orsay precisa: “Come ha scritto il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, a Sua Maestà il Re Mohammed VI in occasione della Festa del Trono, la Francia resta determinata a sostenere gli sforzi del Marocco a favore dello sviluppo economico e della sicurezza sociale del Sahara, a beneficio delle popolazioni locali.
La Commissione Europea e l’Alto Rappresentante dell’UE:
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l’Alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borell, hanno riaffermato, in una dichiarazione congiunta, l’impegno dell’UE a preservare e rafforzare ulteriormente le sue relazioni con il Marocco in tutti i settori, in conformità con il principio “pacta sunt servanda” (Le convenzioni vanno rispettate).
I due responsabili dell’UE hanno ribadito il “grande valore” che l’UE attribuisce “al suo partenariato strategico con il Marocco, che è di lunga data, ampio e profondo”, sottolineando che le due parti hanno instaurato, nel corso degli anni, “una profonda amicizia e una cooperazione solida e multiforme, che intendiamo portare a un livello superiore nelle settimane e nei mesi prossimi”.
Eurodeputati:
Diversi eurodeputati hanno espresso la loro indignazione in seguito alle sentenze della CGUE, sottolineando che tale decisione “danneggia gli interessi economici europei”.
La CGUE ha ceduto alle richieste dei “terroristi del Fronte Polisario” nel Sahara e “ha leso gli interessi economici europei e marocchini”, violando “l’integrità territoriale del Regno del Marocco”, ha reagito l’eurodeputato francese Nicolas Bay, vicepresidente della delegazione del Parlamento europeo all’Assemblea parlamentare Africa-UE. “Il Marocco resta il partner più affidabile nel Nord Africa e l’unico interlocutore dell’UE su tutte le questioni politiche e commerciali”, ha commentato l’eurodeputato Tomas Zdechovsky, del gruppo del Partito popolare europeo (PPE) al Parlamento europeo. Secondo Zdechovsky, il gruppo “polisario” è una “minaccia alla stabilità e alla sicurezza del vicinato dell’UE”.
“Giorno triste per l’Europa”, ha scritto dal canto suo l’eurodeputato Thierry Mariani, sottolineando che tutti hanno capito che il Sahara è marocchino “tranne la Corte di giustizia dell’UE”.