Roma 30 feriti fra le divise, deliberata volontà di disobbedire prima e di aggredire poi
“Oltre 30 appartenenti alle forze dell’ordine rimasti feriti, un’aggressione in piena regola con bombe carta, mazze, bastoni, pietre. Ma quale corteo, ma quale manifestazione a sostegno di chi? Quella di oggi a Roma è solo l’immagine di una vergogna senza fine: prima si è scesi in strada violando deliberatamente il diniego di effettuare la manifestazione, cosa già estremamente grave, e poi, come sempre accade, i soliti delinquenti misti a qualsivoglia corteo pubblico hanno attaccato il servizio d’ordine per fare male, per fare danni, per mettere tutti in pericolo. E’ il solito copione, e siamo davvero stufi e indignati che continui a ripetersi sistematicamente. Intanto la piena solidarietà e vicinanza va ai colleghi che portano addosso i segni di questo schifo, e poi l’appello va, forte, alle Istituzioni, alla politica, alla comunità, perché si trovi il modo di impedire queste azioni sovversive prima che si verifichino i danni e cominci ad arrivare la solita solidarietà di cui, sinceramente, non sappiamo cosa fare”.
Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo i gravi disordini avvenuti a Roma in occasione del corteo pro Palestina, sceso in strada nonostante la mancata autorizzazione della Questura.
“Dalle fila della manifestazione – spiega Massimo Nisida, Segretario Fsp Roma -, gruppi di facinorosi hanno attaccato il servizio d’ordine generando una vera guerriglia urbana, e lanciando contro le forze dell’ordine bottiglie, sassi, fumogeni, bombe carte, pali della segnaletica stradale appositamente divelti. Danni ai mezzi di servizio e oltre 30 feriti il bilancio di questi minuti. Oltre, naturalmente, all’esasperazione di chi svolge un lavoro maledettamente difficile e pericoloso, e lo fa in una maniera eccezionale, proprio come i colleghi impegnati oggi a Roma”.