Alghero, giovedì 7 novembre al via Dall’altra parte del mare – sezione autunnale
Prendono il via giovedì 7 novembre alle 10 di mattina nell’Auditorium del Convitto Nazionale “Canopoleno”, a Sassari, gli appuntamenti autunnali del festival letterario Dall’altra parte del mare, dedicato alle letterature contemporanee in lingua spagnola, in programma fino a sabato tra Alghero, Sassari e Porto Torres. A dialogare con gli studenti e gli insegnanti dell’importanza delle parole e delle nerrazioni per conoscere il mondo e sé stessi saranno le scrittrici Bibiana Candia,
Elisa Victoria e Margaryta Yakovenko, coordinate da Monica Bedana, traduttrice e direttrice della Scuola di Salamanca in Italia, che è partner del festival organizzato da Associazione Itinerandia, con il sostegno di Regione Sardegna, Fondazione Alghero, Centro per il libro e la lettura e Camera di Commercio di Sassari (progetto Salude&Trigu).
Di sera Dall’altra parte del mare prosegue ad Alghero, dove Margaryta Yakovenko dialogherà del suo romanzo “Fuori posto” (People edizioni) con la giornalista Brunella Giovara (Sala Conferenze di Lo Quarter, h.19).
Bibiana Candia, filologa, scrittrice e potessa galiziana, presenta in prima nazionale “Zucchero” (Cencellada Edizioni), un romanzo potente, frutto di un minuzioso lavoro di documentazione, in cui ricostruisce la storia vera di 1.700 ragazzi galiziani emigrati a Cuba nel 1853 e costretti in schiavitù nelle piantagioni di canna da zucchero, mentre la scrittrice sivigliana Elisa Victoria tratteggia in “Vocedavecchia” (Blackie) il ritratto irresistibile di una ragazzina di nove anni, decisa a tutti i costi a essere felice, nonostante gli insegnamenti contradditori e a volte destabilizzanti degli adulti.
Margaryta Yakovenko, protagonista sia di mattina a Sassari che di sera ad Alghero, è una giovane e brillante scrittrice e giornalista politica per El País. È nata a Tokmak, in Ucraina, e vive in Spagna da quando aveva sette anni. In “Fuori posto” (People) racconta la forte crisi di identità di una giovane donna nata a Mariupol che, dopo aver vissuto per vent’anni in Spagna, dove è arrivata da bambina insieme alla famiglia, riceve la nazionalità spagnola. Il nuovo status giuridico la spinge a ripercorrere la storia della propria migrazione familiare e le difficoltà di adattamento vissute, e a chiedersi quale sia il posto da chiamare casa. Cercare la patria in sé stessi e più in là di qualsiasi frontiera è la risposta che questo romanzo duro e luminoso prova a dare.