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Libano: Save the Children, bene cessate il fuoco. Si fermino immediatamente le violenze

Save the Children accoglie con favore l’annuncio del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, ma dichiara che la violenza deve cessare immediatamente per proteggere i bambini e le bambine in Libano.

Lo stop ai combattimenti, annunciato ieri sera ed entrato in vigore stamattina, arriva dopo due mesi di intensificazione delle ostilità che hanno causato la morte di oltre 3.800 persone, tra cui più di 240 bambini. Tuttavia, anche dopo l’annuncio dell’accordo da parte del Primo Ministro israeliano Netanyahu, ieri dal Libano continuavano ad arrivare notizie di pesanti bombardamenti e ulteriori vittime.

“Siamo profondamente sollevati dal fatto che, dopo due mesi di violenze inimmaginabili, sia stato finalmente raggiunto un accordo per il cessate il fuoco – ha dichiarato Jennifer Moorehead, Direttrice di Save the Children in Libano – Tuttavia, è necessario che questo accordo entri in vigore con urgenza per garantire la necessaria sicurezza ai bambini e alle loro famiglie. Le notizie che giungevano ancora ieri di continui attacchi aerei israeliani a Beirut e in altre parti del Libano sono estremamente allarmanti. I bambini e le loro famiglie in Libano hanno già sofferto troppo. Oltre 400.000 bambini in Libano sono stati sfollati con la forza e non hanno più una casa dove tornare, più di 1.400 sono stati feriti e devono ancora riprendersi. L’anno scolastico è stato interrotto per il sesto anno consecutivo e molte famiglie non dispongono ancora di beni di prima necessità come cibo, accesso all’acqua potabile e cure mediche. Senza una cessazione immediata delle violenze, la sicurezza dei bambini rimane a rischio. Il cessate il fuoco deve entrare in vigore immediatamente”.

“Oltre alla cessazione immediata delle violenze, i bambini hanno urgentemente bisogno di assistenza umanitaria salvavita e di sostegno per consentire a loro e alle loro famiglie di ricostruire le proprie vite. Abbiamo anche bisogno di un cessate il fuoco duraturo a Gaza, dove un’intera generazione di bambini continua a sopportare il peso del conflitto mentre il mondo resta a guardare. Una pace duratura in tutta la regione è l’unico modo per proteggere i bambini dalle sofferenze, per far arrivare loro in sicurezza gli aiuti essenziali e per impedire che il conflitto si intensifichi ulteriormente in tutta la regione”.

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