Longiano, la mostra evento di Salvatore Cuschera: Presepe arcobaleno, sculture lignee e carte

Dall’8 di dicembre 2024 al 12 gennaio 2025 il polo culturale e museale di Longiano Fondazione Tito Balestra aderisce alla manifestazione Longiano dei Presepi proponendo arte e cultura con il proprio sguardo artistico e con la filosofia che in questi anni ha fatto sì che il polo longianese sia un unicum nel panorama romagnolo.
Domenica 8 dicembre ore 18 l’importante inaugurazione della mostra, per la prima volta in Emilia-Romagna Geometrie Spirituali, Il Presepe Arcobaleno – Sculture Lignee e Carte, dell’artista scultore e ceramista Salvatore Cuschera inserito anche nella rassegna nazionale presepe d’artista che a Longiano giunge alla sua XXI edizione.
Ogni anno, infatti, la Fondazione, grazie, alla collaborazione con Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller” di di Castronuovo Sant’Andrea (PZ) ospita un presepe interpretato da un artista al quale vengono date alcune indicazioni: libertà nella scelta dei materiali e nel linguaggio, nella realizzazione dei personaggi che andranno ad occupare uno spazio predefinito in un un grande cerchio di tre metri di diametro. Una collaborazione da un respiro nazionale alla rassegna che è linfa vitale per la Fondazione Tito Balestra che si è ricavata un posto di prim’ordine nel panorama dei musei dedicati al contemporaneo e al ‘900.
L’inaugurazione ufficiale nella ex chiesa della Madonna di Loreto, adiacente al Castello Malatestiano di Longiano (FC)
Un’occasione unica per ascoltare dalle parole di Cuschera l’evoluzione del suo presepe e la lettura della sua preghiera laica. L’opera e la mostra a corredo va a qualificare l’importantissima manifestazione Longiano dei presepi e come ogni anno la visita sarà momento di approfondimento sull’arte del 900.
Un arcobaleno di colori, dove ogni luce è una piega trasferita all’interno dei personaggi del presepio, ha invaso Maria e Giuseppe e da questi l’intero cerchio magico in cui ruotano i protagonisti nel quale Salvatore Cuschera ha travasato tutta la sua esperienza di scultore e di ceramista. Solo quattro assi, parti di travi recise da un terremoto, restituiscono l’idea della capanna dove si sono rifugiati, all’ultimo momento, Maria, Giuseppe e il Bimbo appena nato, nero con gli occhi azzurri, avvolto da tela militare e da solide cinghie da idrante, sorridente al fiato caldo del bue e dell’asino che, forti del loro impegno, sembrano rubare l’intera scena, tanto
la forma ha preso vigore plastico. Ogni asse è occupato da: due angeli, un gallo, un gatto, un coniglio, un maialino, una pecorella, l’aquilotto partoriente, attoniti, come i tre maghi, il pastore, il letterato, lo scultore e il fabbro, il musicista, lo scienziato, il filosofo, pronti ad ammassarsi davanti al giaciglio di legno per attenuare la lontananza ed essere parte delle vibrazioni che riempiono e percuotono l’aria circostante tramutando in fuoco il sorriso che il Bimbo diffonde.
Oltre al presepe d’autore di grande impatto visivo in mostra 20 sculture e 11 opere di carta dell’artista Cuschera.
La mostra sarà visitabile fino al 12 gennaio 2025 dal martedì alla domenica e festivi ore 10-12 / 15-19 info 0547665850
BIOGRAFIA Salvatore Cuschera
Salvatore Cuschera è nato a Scarlino, in provincia di Grosseto, nel 1958. Si è diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano e dal 1990 ha cominciato ad esporre i suoi lavori in mostre collettive e personali. Compie il suo primo viaggio in Grecia, dove visita Creta e i suoi musei, studiando a fondo la scultura greca e l’arte minoico-micristiana. Successivamente intraprende un viaggio in Olanda e in Germania, dove viene a contatto con le opere degli artisti del Bauhaus e approfondisce la conoscenza del costruttivismo russo. Tornato in Italia realizza le sue prime sculture in ferro colorato, sintesi del suo interesse per la pittura, la scultura e l’architettura, e partecipa a varie mostre collettive. A Gibellina partecipa all’ Atelier del Mediterraneo con Markus Lüpertz, curato da Achille Bonito Oliva e nel 1992, grazie a Pietro Consagra, realizza la sua prima scultura pubblica per il Comune di Gibellina. Ha vinto diversi premi e ha partecipato ad importanti mostre collettive tra cui la XIV Esposizione Quadriennale d’arte di Roma; nel 2011 alla 54a Biennale di Venezia presente con un’installazione nei giardini dell’Arsenale e al “Ceramic Now! 60° Premio Faenza” al MIC, Museo Internazionale della Ceramica di Faenza. Nel 2018 due sculture dell’artista sono state scelte per essere esposte alla Farnesina, Ministero degli Affari Esteri a Roma. Nello stesso anno viene pubblicato un libro monografico a cura di Giuseppe Appella, edito da Silvana Editoriale. Nel 2019 ha realizzato tre grandi sculture per il parco della Fondazione Farleys House & Gallery, ‘Home of the Surrealists’, nel sud dell’Inghilterra. Nel 2022 una sua scultura è stata inserita in un progetto espositivo presso gli Horti del Collegio Borromeo di Pavia. Recentemente è stato invitato a partecipare all’esposizione “E la mia Patria è dove l’erba trema: 45 artisti d’oggi rileggono l’opera di Rocco Scotellaro” presso la Galleria Nazionale Moderna e Contemporanea di Roma. Le sue opere si trovano in collezione pubbliche e private e in musei tra cui il Museo del Novecento a Milano e il MUSMA di Matera.