Comunicati Stampa

 Influenza, in tanti a letto dopo la riapertura delle scuole. 841mila nuovi casi nell’ultima settima

Aumentano il numero di casi di influenzale nella seconda settimana del 2025, dal 6 al 12 gennaio 2025. Il livello di incidenza in Italia è pari a 14,3 casi per mille assistiti, (12,1 nella settimana precedente), e i casi stimati, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 841.000, per un totale di circa 6.793.000 a partire dall’inizio della sorveglianza. Lo mette in evidenzia l’ultimo rapporto RespiVirNet appena pubblicato. In base al rapporto l’incidenza è in aumento in tutte le fasce di età. Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età, in cui l’incidenza è pari a 25,5 casi per mille assistiti (22,6 nella settimana precedente). Nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è a 12,96 nella fascia 15-64 anni a 15,61 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 9,02 casi per mille assistiti. Le regioni maggiormente colpite sono Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. Durante la settimana 02/2025, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 27,2%, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente (25,3%). In particolare, su 2.852 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet, 777 sono risultati positivi al virus influenzale, 641 di tipo A (312 di sottotipo H1N1pdm09, 177 H3N2 e 152 non ancora sottotipizzati) e 136 di tipo B. Tra i campioni analizzati, 188 (6,6%) sono risultati positivi per VRS, 88 (3%) per SARSCoV-2 e i rimanenti 259 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 183 (6,4%) Rhinovirus, 105 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 50 Adenovirus, 28 Metapneumovirus, 18 virus Parainfluenzali e 15 Bocavirus. Ad oggi, sul portale RespiVirNet non è stato segnalato nessun campione positivo per influenza di tipo A “non sottotipizzabile” per i virus influenzali stagionali e/o appartenente ad altro sottotipo (es. A/H5).. Lo evidenziano i dati inviati all’Istituto Superiore di Sanità dai medici “sentinella” (Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta) e raccolti nel database on line Influnet, gestito dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto che Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene opportuno diffondere per metterci in guardia.

Tag

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Privacy Policy Cookie Policy