Algeria: lo scrittore Boualem Sansal lascia l’ospedale ma resta in prigione

Lo scrittore franco-algerino Boualem Sansal, imprigionato in Algeria da metà novembre, ha recentemente lasciato l’ospedale per fare ritorno al carcere, ha annunciato martedì 28 gennaio il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot, durante un’intervista a Sud-Radio.
Secondo Barrot, Boualem Sansal è stato portato di nuovo in prigione “nei pressi di Algeri” dopo essere stato curato in ospedale. Questa informazione proviene dalla moglie dello scrittore, con la quale Parigi è in contatto. Il ministro ha inoltre sottolineato che la richiesta di visita consolare presentata dalla Francia non è stata accolta dalle autorità algerine.
Il ministro francese ha espresso preoccupazione per la salute dello scrittore, affermando che è malato. “Siamo in contatto con sua moglie, che gli fa visita una volta alla settimana, e con i suoi avvocati, ed è tramite loro che abbiamo sue notizie”, ha aggiunto, sperando che la giustizia algerina prenda rapidamente una decisione in merito a Boualem Sansal.
Nello stesso contesto, il Parlamento europeo ha adottato giovedì scorso, con un’ampia maggioranza di 533 voti favorevoli e 24 contrari, una risoluzione che chiede la liberazione immediata dello scrittore Sansal e di altri oppositori del governo algerino.
Per il ministro dell’Interno Bruno Retailleau, lo scrittore Boualem Sansal, è una vittima, un ostaggio politico ed un prigioniero politico.
Boualem Sansal, 75 anni, è stato incarcerato dopo aver espresso opinioni controverse in un’intervista al quotidiano francese Frontières, in cui ha ribadito la posizione secondo cui un territorio del Marocco è stato “troncato” durante la colonizzazione francese a favore dell’Algeria, il che è una realtà storica.