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Prodotti agricoli del Sahara Marocchino: il Consiglio di Stato francese respinge il ricorso di un’associazione pro-Algeria

Tale decisione rientra nell'ambito della politica commerciale comune dell'UE, insiste, anche, la CGUE. Tuttavia, l'UE è effettivamente firmataria di accordi commerciali con il Marocco sui prodotti agricoli compressi quelli raccolti in Sahara Marocchino.

Il rigetto da parte del Consiglio di Stato francese della richiesta della Confédération paysanne, sindacato filo-Algeria, di imporre l’etichettatura dei prodotti agricoli delle province del sud come provenienti dal “Sahara Occidentale” non è soggetto ad alcuna forma di ambiguità.
I fatti, tuttavia, sono immutabili. Inizialmente ignorata dal governo francese, la Confédération paysanne, sindacato agricolo apertamente filo-Algeria, si è rivolta al Consiglio di Stato per chiedere il divieto di importazione in Francia di prodotti agricoli provenienti dal Sahara Marocchino, in particolare pomodori-ciliegini e meloni, etichettati come provenienti dal Marocco.
In una decisione resa pubblica martedì 28 gennaio e dettagliata in un comunicato stampa, l’Alta Corte francese ha chiaramente respinto questa richiesta.
È stato scritto nero su bianco: “sollecitato dalla Confédération paysanne, il Consiglio di Stato non ordina il governo di vietare l’importazione in Francia di pomodori ciliegini e di meloni raccolti nel territorio del Sahara Occidentale e contrassegnati come provenienti dal Marocco”.
La spiegazione è ancora più chiara: il Consiglio di Stato giudica quindi che la misura di divieto richiesta dal sindaco spetta alle autorità europee e che i ministri francesi incaricati dell’Economia e dell’Agricoltura non potessero legalmente vietare l’importazione in Francia dei prodotti interessati. “Per questo motivo, il Consiglio di Stato respinge il ricorso della Confederazione contadina”, si legge nel documento.
Tecnicamente, si tratta di un sventato tentativo del proxy Polisario e dell’Algeria di vietare l’ingresso sul mercato francese dei prodotti agricoli marocchini provenienti dalle province meridionali. Un’operazione portata avanti con grande clamore in Francia, e per molto tempo, attraverso la Confédération paysanne, e che è appena stata letteralmente fatta a pezzi.
Il testo della decisione sottolinea ancora di più questo rifiuto formale. “La richiesta della Confederazione contadina è respinta”, scrive il Consiglio di Stato nell’articolo 2, e “questa decisione sarà notificata alla Confederazione contadina…”, precisa nell’articolo 3.
LA CONFERMA DA PARTE DELLA CGUE
Sebbene ostile al Marocco e ai suoi accordi commerciali con l’Unione Europea, la Corte di Giustizia dell’UE (CGUE), interrogata dal Consiglio di Stato francese, ha risposto stabilendo che uno Stato membro non può vietare unilateralmente l’importazione di prodotti agricoli provenienti dal Sahara con il pretesto che l’etichetta menziona il Marocco come paese di origine.
Tale decisione rientra nell’ambito della politica commerciale comune dell’UE, insiste la CGUE, citata nel comunicato stampa del Consiglio di Stato. Tuttavia, l’UE è effettivamente firmataria di accordi commerciali con il Marocco sui prodotti agricoli.

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Yassine Belkassem

Yassine Belkassem, marocchino italiano, già pubblicista con www.stranieriinitalia.it, e Almaghrebiya, attualmente collabora con NotizieGeoplotiche.nete Ajialpress.com testata marocchina. Per Mediterranews cura aggiornamenti dal Marocco e non solo

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