
La Seconda Guerra Mondiale ha lasciato un segno indelebile nella storia italiana, plasmando il destino di intere generazioni e lasciando un patrimonio di storie familiari spesso drammatiche e commoventi. Sono passati 80 anni, l’Italia e l’Europa sono cambiate. Le famiglie iniziano a perdere la memoria. I nonni, protagonisti di quegli anni, di quelle fotografie in bianco e nero, se ne vanno e restano le storie, i racconti, le pagine di diario.
Namaste APS: attraverso i social ed il sito internet lancia un contest per la conservazione delle tante storie di famiglia e di famiglie italiane.
L’Italia al tempo della Seconda Guerra Mondiale: una storia complicata
La Seconda Guerra Mondiale in Italia è stata una tragedia di popolo, molte famiglie hanno visto i propri cari partire per il fronte, spesso senza fare ritorno. Il dolore della perdita si è sommato alla difficoltà di andare avanti in un periodo di grave crisi economica e sociale. La guerra ha diviso famiglie su fronti opposti, con alcuni membri costretti a combattere per il regime fascista e altri a unirsi alla Resistenza. Ancora oggi, purtroppo, è complicato rimarginare quelle ferite, le cronache quotidianamente, 80 anni dopo lo dimostrano.
Ma l’Italia e gli italiani, tutti, sono i veri vincitori. Infatti le famiglie italiane hanno dimostrato una straordinaria capacità di adattamento e sopravvivenza. Hanno affrontato la fame, i bombardamenti, la paura e l’incertezza, spesso con grande coraggio e determinazione. Le donne hanno svolto un ruolo fondamentale, prendendosi cura dei figli, dei genitori anziani e della casa, spesso in condizioni estreme. Hanno lavorato nelle fabbriche, nei campi e negli ospedali, contribuendo allo sforzo bellico e alla sopravvivenza delle loro famiglie.
Non solo, molte famiglie hanno partecipato attivamente alla Resistenza, nascondendo partigiani, fornendo supporto logistico e combattendo contro l’occupazione nazifascista.La scelta di resistere ha comportato grandi rischi, ma ha rappresentato un atto di coraggio e di speranza in un futuro di libertà e democrazia. Altre non vi hanno partecipato come protagonisti attivi ma hanno comunque una memoria da conservare. Le storie delle famiglie italiane durante la Seconda Guerra Mondiale sono state tramandate di generazione in generazione, attraverso racconti, lettere, fotografie e oggetti. Preservare questo prezioso e fragile patrimonio è un omaggio alle generazioni del passato.
Queste testimonianze sono fondamentali per preservare la memoria del passato e per insegnare alle nuove generazioni l’importanza della pace, della libertà e della tolleranza.
Namaste APS ritiene fondamentale, per uno sviluppo locale e collettivo, di una cultura basata su pace e tolleranza conservare la memoria di quello che è stato la guerra e la sua economia nel nostro Paese.
Contest: Diario dei giorni di guerra
Namaste APS, nell’ambito della iniziative sociali, ha creato un contest digitale per consentire la conservazione della memoria e delle storie, quelle semplici, che non sono mai entrate all’interno della Storia. La memoria collettiva, le usanze, le tradizioni, le raccomandazioni di famiglia e perché no persino le foto.
Tutti sono invitati a collaborare e a far sì che la memoria di chi ci ha preceduta non venga perduta.
1- inviare un racconto, una foto, un pensiero, una frase, una testimonianza in qualsiasi forma a ciao@namasteaps.it o sui nostri canali social. Si possono mandare storie ma anche ricette, consigli e segreti della nonna. L’importante è che ciò di cui si parla sia relativo agli anni della Seconda guerra mondiale o dell’immediato dopo guerra.
2- il materiale verrà pubblicato su sito e pagine sociale anche in forma anonima.
3- chi raccoglie maggior consenso (like, condivisioni) in omaggio riceverà un soggiorno di 2 notti ad Oristano presso una struttura ricettiva del settore extralberghiero di proprietà di uno dei nostri soci.
4- condividi i tuoi pensieri, le tue foto, i tuoi racconti usando #diariodeigiornidiguerra
5- il contest inizia il 20 marzo e termina il 20 luglio.
4 – il materiale raccolto durante il contest diventerà, entro il 2025, un volume digitale.