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Ustica, Fondazione Sanlorenzo per Adotta uno scrittore: al via lunedì il progetto con Daniele Aristarco

Prende avvio lunedì prossimo la tre giorni di Daniele Aristarco con la terza media di S.Profeta, a Ustica, che si concluderà con un viaggio al Salone del Libro di Torino.

Organizzata dal Salone Internazionale del Libro di Torino, questa tappa di Adotta uno scrittore ha come suo fulcro l’isola di Ustica, di cui Fondazione Sanlorenzo sostiene la partecipazione di una classe nel contesto delle proprie iniziative a sostegno dei più giovani abitanti delle isole minori del Mediterraneo.

Posta nel Mar Tirreno a circa 70 km da Palermo e quasi 100 da Alicudi, Ustica è un’isola solitaria, con la sua piccola circonferenza di 12 km e i circa 1300 abitanti, una magnifica riserva naturale, la prima in Italia, e piccole grandi scuole, tra quelle dell’obbligo, un liceo scientifico e un istituto turistico, che provano a formare il futuro dei giovani e giovanissimi isolani.

È proprio con l’istituto S. Profeta, e la sua terza media composta da undici, emozionati, studenti, che si sviluppa insieme allo scrittore Daniele Aristarco e il suo libro Come essere vento, edito da Mondadori che tratta i temi della guerra vista dagli occhi dei bambini.

“Daniele è uno straordinario scrittore e perfomer e tocca con garbo e intelligenza temi fondamentali per gli adolescenti, come la violenza e la guerra” racconta Cecilia Perotti, che insieme al fratello Cesare e al papà Massimo guida Fondazione Sanlorenzo. “Daniele è stato anche insegnante e i suoi laboratori di scrittura creativa hanno un impatto unico, non solo sui ragazzi”.

Semplice il programma: tre giornate consecutive – eccezione alla regola più diluita nel tempo del format pensato dal Salone del Libro, giustificato dall’inaccessibilità dell’isola – in cui Daniele, insieme al team della Fondazione, porterà i suoi temi al confronto con i ragazzi. Dal rituale incontro con l’autore, con domande e curiosità soprattutto sui temi del libro della prima giornata, all’approfondimento della conoscenza dei temi della violenza e della guerra del mondo, con l’invito alla classe ad esprimersi prendendo posizioni rispetto a credo e timori, in un esercizio di scrittura collettiva che progressivamente porterà a tirare le fila su ciò che si può fare per cambiare concretamente e prepararsi ad un tempo più pacifico. Nel terzo giorno ci sarà poi un esperimento corale, tratto dallo spettacolo teatrale interattivo che andrà in scena a Palermo domenica, al Teatro Atlante.

“Il libro è un pretesto per partire da una lettura individuale e renderla collettiva” aggiunge Daniele Aristarco, che sarà in aula con Anna De Giovanni. “Ma sarà solo l’inizio di un viaggio capace di ampliare i confini dell’isola e quelli, mi auguro, della propria coscienza e consapevolezza. Senza dimenticare la bellezza di quello che sarà per questi giovanissimi studenti l’incontro a Torino, città piena di magie, al Salone del Libro”.

 

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