Milano. Lo Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà diffonde sorrisi e tradizioni marocchine presso Fondazione Fratelli di San Francesco
L'iniziativa è riuscita grazie all'autofinanziamento dei membri dello SMIS e grazie alle donazioni di commercianti e imprenditori marocchini a Milano.

Nell’ambito delle sue attività multidimensionali umanitarie e solidali, lo Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà (SMIS) ha organizzato domenica 23 marzo un Iftar collettivo presso la struttura Fratelli San Francesco a Milano, specializzata nell’assistenza e nell’accoglienza dei rifugiati, stranieri, anziani, senzatetto italiani in situazioni difficili.
All’Iftar hanno partecipato circa 300 persone di diverse nazionalità e di diverse culture, oltre ad un rappresentante del Consolato Generale del Regno del Marocco a Milano, Maurizio Pietra consigliere e Direttore amministrativo della Fondazione Fratelli San Francesco, e diversi responsabili di associazioni marocchine e straniere.
L’incontro ha visto importanti interventi del Direttore della Fondazione, Bledjan Bachiraj, che ha salutato l’iniziativa marocchina, da lui definita “meravigliosa”, del Presidente dello Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà, Yahya Al-Matouat, di Sindaci dei Comuni di San Zenone al Lambro, Melegnano, Cerro al Lambro, della Presidentessa della Confederazione del Commercio, del prete Don Roberto Ferrari, del Coordinatore nazionale della Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia, Yassine Belkassem e del Presidente dell’Associazione Italiana Orizzonte, Paolo Rausa.
L’incontro è stato ben organizzato dai quadri e dai membri dello SMIS e degli ospiti della Fondazione Fratelli San Francesco.
In questa occasione, i sindaci dei tre comuni hanno elogiato gli sforzi della comunità marocchina e il suo esemplare livello di integrazione, in particolare gli sforzi delle associazioni marocchine nel comunicare e interagire positivamente con la popolazione locale e le istituzioni pubbliche.
Rivolgendosi alla presenza, ai sindaci, autorità ed ospiti, Bledjan Beshiraj, Co-direttore della Fondazione e Direttore Casa Papa Francesco, ha detto “con grande gioia e profonda gratitudine che la Fondazione Fratelli San Francesco e l’associazione Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà vi dà il benvenuto stasera, in questa speciale occasione che ci riunisce nel mese di Ramadan. È un mese di riflessione di preghiera di purificazione e di condivisione che ci invita a riscoprire i valori universali di solidarietà di compassione e di fratellanza”. Insieme possiamo costruire una società più giusta più solidale più pacifica dove il rispetto reciproco e la comprensione siano nell’ADN della nostra convivenza, ha aggiunto.
Il Presidente dello SMIS Yahya El Matouat aveva antipatico alla vigilia dell’incontro che “insieme agli ospiti della Fondazione, se Dio vuole, romperemo routine del luogo e la tristezza dei volti, con un Iftar collettivo condiviso di piatti del Ramadan e autentici costumi marocchini, così da suscitare un sorriso di speranza e cogliere un momento di gioia”. “A queste persone che dobbiamo essere veramente più vicini”, ha spiegato Yahya El Matouat.
Così è stato nell’incontro dove era presente tutto ciò di bello: sorrisi, rispetto e apprezzamento reciproci, rafforzamento della solidarietà e della cooperazione, ha commentato un giovane pakistano tra gli ospiti della struttura.
Dalla sua parte, la sindaca di San Zenone al Lambro, Tronconi Arianna, ha detto di essere “molto onorata di presenziare a questo momento così importante di gentilezza, solidarietà e stare insieme proprio per un mondo in cui non esiste il diverso, la diversità è un valore aggiunto e un modo per scoprire che ci sono altre verità, altri mondi, altre caratteristiche e io mi auguro davvero oggi non possiamo più pensare al nostro giardinetto. Ecco oggi noi siamo tutti abitanti del mondo. Io auspico in una continua ma sicura e sincera collaborazione con questa realtà che ha portato al nostro territorio sicuramente un valore aggiunto”.
Il sindaco di Melegnano, Bellomo Vito, ha messo in evidenza la collaborazione tra lo SMIS e il suo comune, facendo sapere che tra Marocco ed Italia c’è sempre stata una collaborazione. Con la città di Melegnano e con le istituzioni un rapporto è fondamentale per favorire l’integrazione.
“Le istituzioni pubbliche abbiano bisogno di realtà associative come la vostra. Io a Melegnano sono contento dello Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà che sia presente sul territorio”.
Dalla sua parte, il sindaco di Cerro al Lambro, Di Cesare Gianluca, ha espresso la sua soddisfazione per l’iniziativa.
Il Don Roberto Ferrari, prete della Fondazione, ha elogiato l’apertura marocchina, sia in Italia che in Marocco, ricordando le relazioni amichevoli che esistevano secoli fa tra San Francesco e uno dei Sultani marocchini.
Esprimendo la sua soddisfazione per il ruolo dell’avanguardia della comunità marocchina in Italia nell’attività di beneficenza, volontariato e apertura, Yassine Belkassem, Coordinatore Nazionale della RACMI, si è rivolto sia agli italiani che agli stranieri, affermando che l’attività di beneficenza, la solidarietà e altri nobili valori che i marocchini stanno portando avanti in Italia sono semplicemente importati dal loro Paese, il Marocco.
“Io sono davvero molto contento perché la comunità marocchina a Lombardia e a Milano è sempre all’avanguardia nel fare il bene. sono molto contento che la nostra comunità è molto integrata ma anche importa la cultura marocchina all’estero, quella cultura della condivisione e della solidarietà”, ha affermato Yassine Belkassem che fa parte anche del Consiglio territoriale dell’immigrazione presso la prefettura di Siena.
In questa occasione, due ospiti della struttura hanno animato il pubblico con canzoni e balli afroamericani sul tono di Bob Marley e Alpha Blondy.
Gli ospiti dell’istituto hanno espresso la loro gratitudine per gli sforzi della comunità marocchina e per il primo Iftar del suo genere organizzato all’interno della Fondazione. Hanno inoltre ringraziato lo SMIS per l’impegno dimostrato nell’arredare la sala permanente di preghiera musulmana con i tappeti due anni fa.
L’iniziativa è riuscita grazie all’autofinanziamento dei membri dello SMIS e grazie alle donazioni di commercianti e imprenditori marocchini a Milano.