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Vittoria: “Vittoria: la primavera spezzata. Frammenti di una storia d’amore e di servizio 1993 – 1994”: si presenta il libro di Filippo Cavallo

“La primavera vittoriese” trent’anni dopo. Cosa rimane oggi dell’esperienza politica degli anni 1993 – 94 a Vittoria, della giunta di centrosinistra guidata da Giovanni Lucifora ?
Filippo Cavallo ha dato alle stampe il libro “Vittoria: la primavera spezzata. Frammenti di una storia d’amore e di servizio 1993 – 1994”. L’ex assessore racconta la storia difficile dei primi anni 90, il successo elettorale del Pci – Pds, la prima elezione diretta del sindaco del dicembre 1993 che portò Giovanni Lucifora alla carica di primo cittadino. Il libro sarà presentato sabato 5 aprile, alle 18, alla Sala Avis di Vittoria. Modererà la serata il giornalista Giuseppe La Lota. Interverranno: l’ex sindaco Giovanni Lucifora, l’ex consigliere provinciale Peppe Mustile, la giornalista Francesca Cabibbo. Concluderà l’autore Filippo Cavallo.
Il ricordo di quegli anni rischia di scomparire con lo scorrere del tempo e con il succedersi di varie amministrazioni che, lungo il crinale di esperienze politiche di matrice diversa, hanno seppellito il ricordo di un’esperienza politica importante, durata però troppo poco. Giovanni Lucifora si dimise l’8 dicembre 1994. Dopo un breve commissariamento venne eletto sindaco Francesco Aiello, che rimase in carica quasi dieci anni.
Filippo Cavallo ha raccolto i ricordi personali di quegli anni, legati alla sua prima esperienza amministrativa, dapprima come consigliere comunale (eletto come indipendente nelle liste del Pci) e poi come assessore nella giunta guidata da Angelo Curciullo, infine come assessore della giunta Lucifora. Egli racconta episodi della sua vita e della sua esperienza amministrativa, fatti ed eventi, alcuni conosciuti, altri ritrovati nel cassetto dei suoi ricordi, tutti legati da un filo invisibile, che consegnano al lettore una conoscenza più autentica di pezzi di storia, una chiave di lettura nuova e diversa di quegli anni.
Un’opera intensa e profonda che invita il lettore a riscoprire la propria storia e soprattutto la storia della propria città, tante volte celata dietro narrazioni di comodo e versioni propagandistiche dell’una o dell’altra parte politica. Filippo Cavallo racconta fatti, episodi particolari, ricostruisce i tratti salienti dell’esperienza amministrativa, le scelte compiute, i fallimenti e i successi. Racconta lo sforzo quotidiano di un gruppo di amministratori che, in un solo anno di mandato, aveva fatto sognare chi inseguiva istanze di cambiamento. Il sogno si interruppe bruscamente, immolato sull’altare di contrapposizioni che nacquero e si consumarono proprio all’interno del Pds.
Con un’introduzione di Giovanni Lucifora e di Francesca Cabibbo, il libro si presenta come un viaggio a ritroso nel tempo, guidando il lettore a una rilettura intelligente di quegli anni. E restituisce soprattutto la storia di un uomo con una grande passione civile e politica, con il racconto di storie, di tentativi, di fallimenti e di successi partendo dall’analisi dei fatti e non dai proclami esteriori. “Filippo Cavallo è un uomo delle istituzioni – scrive nella prefazione Giovanni Lucifora – una persona saggia e leale che ha deciso di dedicare tempo e fatica alla gente della sua città. I ricordi legati al suo impegno civile sono qui raccontati con la passione e la sincerità di un uomo che crede fortemente nei valori dell’amicizia, dell’onestà, dell’impegno politico inteso come servizio alla collettività. Di questi valori sono impregnate tutte le azioni di Filippo”. “Ho scritto questo testo in un’afosa estate 2024, all’ombra di una tettoria nella mia piccola casa di Scoglitti – spiega Filippo Cavallo – riaffioravano i ricordi ed essi man mano mi procuravano emozioni, dolore e rabbia, ma anche tanto spirito d libertà. Sono passati trent’anni e sono anni che mi hanno segnato profondamente. Sono fatti controversi e difficili, vicende che hanno lasciato il segno nella storia della città. Ho voluto metterli su carta perché anche la mia piccola e breve esperienza è una parte della storia della mia città. Una città che amo profondamente. Rivivere e scrivere quelle vicende mi permette oggi di ridonare una nuova chiave di lettura di quegli anni”.
Il volumetto (140 pagine) si presenta come un viaggio che attraverso il racconto di episodi, momenti elettorali, scelte politiche e amministrative. Il libro è una biografia personale, impressa sullo sfondo di vicende politiche e sociali che hanno lasciato il segno nella storia di Vittoria.

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