Comunicati Stampa

Sassari, Monumenti aperti 2025

Confermare la vocazione della manifestazione a farsi officina culturale di comunità grazie alle narrazioni, offerte da volontari e volontarie in molteplici forme espressive, che attivano momenti di incontro e scambio con la città e con le persone che la visitano. È l’obiettivo dichiarato di “Dove tutto è possibile”, il titolo scelto da Imago Mundi per l’edizione 2025 di Monumenti Aperti, iniziativa che da quasi trent’anni coinvolge nella sua rete un numero sempre crescente di amministrazioni locali e nazionali e che il 3 e 4 maggio torna a Sassari per la diciannovesima volta. Grazie al coordinamento dei promotori e lo sforzo organizzativo messo in piedi dall’amministrazione comunale, a iniziare dal settore Cultura, “Sassari Monumenti Aperti 2025” si annuncia particolarmente ricca e varia, con un numero straordinario di iniziative volte a valorizzare e far conoscere le bellezze della città e del suo territorio.
Nel libretto in distribuzione, scaricabile da www.monumentiaperti.com e www.comune.sassari.it, è possibile consultare il programma completo della manifestazione e tutte le informazioni sui monumenti, sugli orari di apertura e sulle iniziative collaterali.
Di fatto la tappa sassarese inaugurerà la prima edizione nazionale della manifestazione: presentata il 9 aprile in anteprima a Roma, nella sede dell’Anci, dal 3 maggio al 9 novembre Monumenti Aperti 2025 racconterà 800 monumenti in 87 città distribuite su 19 Regioni. Un risultato possibile grazie al finanziamento proveniente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese.
Come ogni anno, non mancano le novità. Tra queste, il ritorno al Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico “Giovanni Antonio Sanna”, alla Pinacoteca Nazionale di Sassari e al Centro di Restauro e Conservazione dei Beni Culturali di Li Punti, all’Episcopio della Diocesi che riapre dopo i lavori di restauro, al Villino Ricci tra viale Dante e via Asproni, alla Miniera dell’Argentiera e alla Frumentaria. Debutto assoluto per le visite al pubblico nell’ex Convento di via Sebastiano Satta, nell’Archivio Storico del Liceo “Margherita di Castelvì”, nei locali dell’Ex-MaTer e dell’Ex Colonia Campestre, nella Basilica del Sacro Cuore, oltre al percorso curato dall’Istituto Comprensivo Monte Rosello Alto e al compendio ferroviario di viale Sicilia.
I siti a Sassari. Sono quarantasette i siti, cinque gli itinerari proposti per l’edizione 2025 di Monumenti Aperti.
Viene riproposta la suddivisione in percorsi articolati e variegati, che suggeriscono ai visitatori numerosi siti e
luoghi particolarmente rappresentativi, che raccontano la storia della città. All’interno del percorso “Nel cuore
del centro storico” sono inseriti alcuni dei monumenti cittadini più significativi: Palazzo Ducale con le Stanze e
le Cantine del Duca, la Cattedrale di San Nicola, il Museo Diocesano, l’Archivio storico diocesano, le chiese di
San Michele e San Giacomo, il Palazzo dell’Insinuazione, sede dell’archivio storico comunale “Enrico Costa”,
e il Palazzo di Città. Novità del 2025 per questo percorso sono la Pinacoteca Nazionale di Sassari e l’ex
Convento di via Sebastiano Satta.
La scoperta del centro storico prosegue con il percorso “Dentro le mura”: gli studenti e i volontari illustreranno
la storia dell’Infermeria San Pietro, della chiesa di Sant’Andrea, della Fontana di Rosello, del Palazzo
Quesada di San Sebastiano – sede del Circolo Sassarese, del Palazzo d’Usini – sede della Biblioteca
Comunale, della Casa Tomè – che attualmente ospita la Scuola Civica di Musica, del Palazzo dell’Università e
del Seminario Arcivescovile con la Biblioteca Diocesana. Novità 2025 sono il Palazzo della Frumentaria,
recentemente aperto per le giornate del FAI, e l’Episcopio dell’Arcidiocesi di Sassari. Si prosegue “Oltre le mura” con la città ottocentesca e i quartieri adiacenti al centro storico. Anche in questo
percorso troviamo palazzi e monumenti di grande pregio come la Sala Siglienti del Banco di Sardegna, il
visitatissimo Museo Storico della Brigata Sassari, il Palazzo della Provincia con la stanza della Regina e la
Sala Sciuti, il Palazzo Giordano Apostoli, la sede della Fondazione di Sardegna in via Carlo Alberto, la
Biblioteca Universitaria di Sassari, la Casa Cugurra, la scuola elementare di San Giuseppe, Villa Sant’Elia, il
Padiglione “Eugenio Tavolara” e il Polo museale Santa Maria di Betlem. Novità 2025 il Museo Nazionale
Archeologico ed Etnografico “G. A. Sanna”, l’Archivio Storico del Liceo Margherita di Castelvì e il Villino Ricci.
Il percorso “Città e territorio, tra storia e natura” riunisce i luoghi della cultura e i monumenti situati nei quartieri
periferici e nell’agro: saranno aperti al pubblico il MUNISS – Museo di Ateneo dell’Università degli Studi di
Sassari, la chiesa della Madonna di Montserrat, il Museo MAS.EDU, il Santuario di Nostra Signora del Latte
Dolce, le chiese campestri di Sant’Orsola e di San Francesco, il Santuario prenuragico di Monte d’Accoddi.
Aprono i battenti per questa edizione l’Ex MaTer, l’ex Colonia Campestre nel quartiere di Cappuccini, la
Basilica del Sacro Cuore, il complesso ferroviario di viale Sicilia e la scuola di via Pavese, il Centro di Restauro
e Conservazione dei Beni Culturali di Li Punti e la Miniera dell’Argentiera. Debutto anche per l’Orto Botanico
dell’Università, adiacente al Museo scientifico dell'Università, che si estende per circa 2,5 ettari e si compone di 121 aiuole tematiche, ognuna dedicata a una specifica famiglia di piante. L’area di Lu Regnu, peraltro, ospita una zona archeologica di valenza inestimabile: dall’orto botanico partono i resti dell’acquedotto romano che convogliava le acque fino a Turris Libissonis, con le canalizzazioni ancora in perfetto stato di
conservazione.
Gli itinerari. Oltre ai quattro percorsi, che raggruppano i siti sulla base dell’evoluzione urbanistica della città,
vengono riproposti gli itinerari tematici “Thàmus, Sassari museale e culturale”, “I sentieri rurali” – percorso che
permetterà di scoprire gli antichi sentieri che collegavano le località di Logulentu, Badde Tolta, Eba Giara,
Filigheddu, Luna e Sole – e “I sentieri naturalistici” alla scoperta del Lago di Baratz. È necessaria la
prenotazione per le visite guidate dei “Sentieri rurali” (online su www.comune.sassari.it) e per “I sentieri naturalistici” (+39079533097 dal lunedì al venerdì 8.30/12.30 – ceas.baratz@comune.sassari.it).
Da sempre molto gradito del pubblico l’itinerario delle ville Liberty nel quartiere Cappuccini, a cura dell’Istituto
Comprensivo “Pertini – Biasi”: nella passeggiata si potranno ammirare gli esterni di alcune delle più belle ville
e si racconterà la storia delle famiglie che lì hanno vissuto.
Novità del 2025 è l’itinerario delle antiche mura di Sassari, che ne ripercorre la storia e gli aneddoti, con
partenza dalla Fontana di Rosello.
Gli eventi. Sono numerose le iniziative organizzate per rendere le visite più piacevoli: momenti musicali,
laboratori, spettacoli, mostre, spettacoli itineranti e storytelling. Il programma completo è disponibile sul libretto
in distribuzione, scaricabile da www.monumentiaperti.com e www.comune.sassari.it
Le visite guidate. Accompagneranno i visitatori gli studenti e le studentesse degli istituti scolastici cittadini:
Liceo Scientifico e Linguistico Statale “Guglielmo Marconi”, Liceo Scientifico Statale “Giovanni Spano”, Liceo
Classico, Musicale e Coreutico “D.A. Azuni”, Liceo Statale “Margherita di Castelvì”, Liceo Artistico “Filippo
Figari”, Convitto Nazionale Canopoleno, Istituto Tecnico Industriale “G.M. Angioy”, Istituto Professionale per i
Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera, Istituto Statale di Istruzione Superiore “G.M. Devilla”,
Istituto comprensivo “Farina – San Giuseppe”, Istituto Comprensivo “Pertini – Biasi”, Istituto Comprensivo “San
Donato”, Istituto Comprensivo “Latte Dolce Agro”, Istituto Comprensivo “Brigata Sassari”, Istituto Comprensivo
“Pasquale Tola” e Istituto Comprensivo “Monte Rosello Alto”.
Informazioni. I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato 3 maggio dalle 17 alle 21 e domenica 4
maggio dalle 10 alle 21. Gli orari di apertura di alcuni monumenti potrebbero non coincidere con quelli della
manifestazione. All’inaugurazione, prevista per sabato 3 maggio alle 16.30 in piazza Castello, saranno presenti le studentesse e gli studenti, gli insegnanti, le autorità civili, religiose e militari e tutti coloro che hanno
collaborato alla realizzazione di questa edizione.
L’Infopoint del Comune di Sassari, in piazza Castello, sarà aperto sabato e domenica dalle 10 alle 21.
Sarà disponibile il Servizio di interpretariato Lis in collaborazione con la sezione provinciale dell’Ente
Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi Onlus.
La manifestazione sarà raccontata in diretta su Facebook e Instagram nelle pagine nazionale e regionale di
Monumenti Aperti. Il tag è #monumentiperti2025. I contenuti video saranno disponibili sul canale YouTube
Monumenti Aperti.
Il sindaco. «Monumenti Aperti è la plastica rappresentazione di quello che si potrebbe fare molto più
frequentemente, magari attraverso iniziative specificamente dedicate a questo o a quel pezzo del nostro vasto
patrimonio artistico, architettonico, storico, archeologico, urbanistico e naturalistico, per promuovere Sassari e
per renderla una destinazione privilegiata del segmento del turismo culturale in Sardegna», afferma il sindaco
di Sassari, Giuseppe Mascia. «La collaborazione di tantissimi enti e istituzioni, il coinvolgimento della scuola,
l’entusiasmo di associazioni e volontari potrebbero essere canalizzati verso la programmazione di un
calendario di appuntamenti che consenta alle sassaresi e ai sassaresi, oltreché ai visitatori, di riscoprire tesori
di grande valore – aggiunge – ma anche e soprattutto di rendere con costanza la città più vitale e più vivibile,
più ospitale e attraente».
L’assessora. «Sassari città turistica deve partire anzitutto da qui, dalla possibilità non episodica di mettere in
mostra quanto di bello possiede, creando con il contributo delle società professionali e dell’associazioni
culturale un circuito in grado di coinvolgere anche il sistema commerciale, agroalimentare, enogastronomico e
mercatale nella possibilità di realizzare una città che non chiude mai le porte alle visitatrici e ai visitatori, e che
allo stesso tempo immagina nuove occasioni per la propria cittadinanza di farsi comunità, di vivere la città e di
condividere gli spazi pubblici», sostiene l’assessora alla Cultura e al Turismo, Nicoletta Puggioni. «Si
potrebbero ripensare in quest’ottica delle partneship strategiche con altri attori istituzionali, economici, sociali e
culturali – chiosa – per creare dei prodotti che ci rendano competitivi, dalla bigliettazione unica per le principali
attrazioni al trasporto pubblico e ai collegamenti, tanto per fare degli esempi».

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