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Sassari, Legambiente: laboratorio per bambini di sostenibilità creativa e cura dell’ambiente “A scuola si scrive il futuro”

“Come si fa nel 2025 ad educare alla sostenibilità? È talmente complesso da essere semplice – spiegano Michele Meloni e Ruggero Poi –: dobbiamo necessariamente offrire ai più piccoli abitanti della nostra città, della nostra Isola e del nostro pianeta la possibilità consapevole di immaginare e scrivere alternative all’esistente. Solo così potranno diventare protagonisti del cambiamento”.

Da questo concetto, talmente complesso da essere semplice da trasmettere e trasformare in realtà nasce “A scuola si scrive il futuro”, laboratorio creativo incentrato sui temi dell’ambiente e della sostenibilità, percorso di scrittura creativa collettiva ispirato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030 che nelle prossime settimane (20 maggio la prima giornata e 22 maggio la seconda) coinvolgerà le classi della scuola primaria dell’istituto comprensivo “Salvatore Farina – San Giuseppe” di Sassari.

L’iniziativa è curata da Ruggero Poi: co-fondatore della Fondazione Montessori Italia, responsabile dell’Associazione “Associazionedidee” e dell’Ufficio Ambiente d’apprendimento di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, oltre che autore della collana per bambini Zoe Salvamondo, dedicata alla divulgazione dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 attraverso il linguaggio narrativo.

Il laboratorio è promosso da Legambiente Sassari (responsabile Michele Meloni) rappresenta un’esperienza educativa e partecipativa che unisce immaginazione, cittadinanza attiva e pensiero ecologico avvicinando bambine e bambini – attraverso la scrittura e il lavoro di gruppo – a temi fondamentali come il cambiamento climatico, la pace, la salute e il diritto a un’educazione di qualità per tutti.

L’approccio si ispira alle storiche esperienze pedagogiche di Gianni Rodari e Mario Lodi, che hanno fatto della parola dell’infanzia uno strumento di libertà, cooperazione e trasformazione sociale. In questa scia, il laboratorio si configura come un esercizio di cittadinanza precoce, in cui ogni classe si trasforma in un cantiere creativo per immaginare e costruire un mondo più giusto e sostenibile.

L’iniziativa si concluderà a settembre con una restituzione pubblica che darà piena e diffusa visibilità ai progetti immaginati dai bambini e dalle bambine della scuola (con supervisione grafica affidata alla crew di Terzo Paradiso), riconoscendo l’infanzia come interlocutore attivo e necessario nella costruzione del futuro.

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