Valida e non annullabile la multa elevata al disabile che parcheggia in divieto di-sosta!
L’invalidità civile non è una scusa per violare il divieto di sosta: il contrassegno disabili non consente di parcheggiare ovunque.
Neppure il disabile può parcheggiare in divieto di sosta: il contrassegno legittima il parcheggio solo nelle aree appositamente riservate e non può permettere la violazione dei divieti imposti a tutti gli utenti della strada.
È quanto affermato dalla Cassazione che, con una recente ordinanza, ha respinto il ricorso di un disabile contro le multe irrogategli dai vigili urbani per parcheggio della vettura in divieto di sosta.
I giudici sottolineano che anche l’invalido civile al 100% deve rispettare le regole della circolazione stradale e non può ostacolare il traffico, parcheggiando in zone in cui la sosta è vietata. ( in tal senso Cass. ord. n. 258 del 9 gennaio 2014)
Al disabile non serve difendersi affermando che il contrassegno invalidi consente di parcheggiare ovunque. Né ha valore la giustificazione secondo cui le aree riservate ai disabili sono troppo lontane da casa sua.
Se il Comune ha disposto il divieto di sosta in determinate zone vuol dire che la conformazione dei luoghi contiene in sé un potenziale ostacolo al pubblico transito. Di conseguenza il parcheggio in quelle zone è vietato a tutti, anche a chi ha il contrassegno per invalidi.
Le multe sono pertanto legittime perché sanzionano il mancato rispetto della regolazione del traffico e delle regole previste per i titolari di contrassegno invalidi.
Differente è invece la questione delle multe elevate sulle strisce blu a pagamento , qualora i parcheggi per disabili più vicini siano occupati o troppo distanti. In questo caso , spiega l’avv. Eugenio Gargiulo, le contravvenzioni per divieto di sosta , eventualmente elevate ad un automobile con pass disabile , andranno certamente annullate perché invalide!
Foggia, 14 gennaio 2014 Avv. Eugenio Gargiulo