Se l’antisemitismo online diventa allarmante. Il caso Europa e Italia
Triste primato per l’Italia, nel BelPaese infatti grazie al web cresce l’antisemitismo. In Italia sembra che attraverso la rete continuamente e con un costante incremento dal 2008 ad oggi l’antisemitismo sia in costante crescita, questo anche grazie a note piattaforme social.
Le ingiurie antisemite made in Italy vengono praticate e diffuse anche da siti e blog. Se nel 2008 in rete si reperivano solo 836 spazi nettamente antisemiti in solo 1 anno, quindi nel 2009 se ne trovavano ben 1172. I dati si reperiscono su una relazione della Commissione Affari costituzionali ed Esteri stilata in collaborazione con la presidenza del Consiglio, secondo l’analisi dei dati fatta da esperti in media , il 44 per cento degli italiani manifesta opinioni ostili agli ebrei, non solo, almeno il 12% avrebbe un odio razziale paragonabile all’antisemitismo.
La rete sarebbe in grado di trasmettere una sorta di messaggio “subliminale ” dal sapore razzista. Non di rado pagine e forum vengono chiuse dalla Polizia Postale ma il razzismo corre sul web, basta infatti osservare attentamente commenti ed account Fb per rendersi conto delle pericolosità sociale delle azioni di propaganda.
La relazione parlamentare avrebbe messo in relazione il razzismo e l’antisemitismo, il vero problema è che spesso e volentieri la rete amplia il pubblico di un prodotto che magari nella realtà non potrebbe essere così divulgato. Eppure già da diversi anni sarebbe in atto una sorta di campagna di controllo anche dovrebbe essere quello siglato nel 2010 con il Protocollo Addizionale alla Convenzione di Budapest sulla cybercriminalità, che riguarda i reati di tipo razzista e xenofobo commessi attraverso sistemi informatici. Fatto sta che forum, condivisioni e siti crescono in maniera vorticosa.
Un interessante dato è quello che si può evincere dal rapporto dell’ Agenzia dell’ Ue per i diritti fondamentali, l’antisemitismo sarebbe una emergenza in tutti i Paesi coinvolti nell’inchiesta, infatti esso risulterebbe al quarto posto dopo disoccupazione, lo stato dell’ economia e la corruzione. Antisemitismo in fase allarmante in Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Lettonia, Svezia e Ungheria.
In Italia l’intolleranza sembra colpire in primis gli ebrei ma, non di rado in rete si trovano spazi antirom, qualcuno poi riesce persino a creare notizie, per aumentare il target di visualizzazioni del proprio sito, basandosi proprio sulla nota intolleranza nei confronti del popolo rom, non immuni nemmeno i migranti. In rete è facile trovare post ed immagini razziste, difficile invece sembra segnalarne l’eliminazione, spesso e volentieri i social network, non ne è chiaro il motivo, fingono di non vedere o non capire.