Isola Capo Rizzuto: nuova ordinanza di custodia per Carolina Girasole
Nuova ordinanza di custodia cautelare per l’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole, già colpita da un provvedimento degli arresti domiciliari nell’operazione Insula il 3 dicembre scorso insieme agli esponenti della cosca di ‘ndrangheta che fa capo alla famiglia Arena.
Nella prosecuzione delle indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, sono stati acquisiti ulteriori elementi attraverso numerose escussioni di testimoni e la nuova documentazione esaminata ha consentito la ricostruzione della vicenda che riguarda l’aggiudicazione della gara pubblica per l’affidamento del servizio di raccolta dei finocchi coltivati su circa 39 ettari di terreno oggetto di sequestro e confisca alla famiglia Arena di Isola Capo Rizzuto.
Già dalla precedente attività investigativa era emerso in maniera evidente il repentino mutamento d’indirizzo da parte dell’Amministrazione comunale pro tempore di Isola Capo Rizzuto che, in luogo di optare per la soluzione della ”frangizollatura” dei terreni (soluzione preferita espressamente dall’associazione Libera Terra assegnataria dei terreni), aveva preferito indire la gara per la raccolta e commercializzazione dei finocchi.
Dalle indagini era apparso chiaro come la gara in questione fosse stata turbata attraverso la fissazione all’origine di un prezzo base d’asta irrisorio e, in ogni caso, controllata dalla cosca Arena che, di fatto, aveva individuato i soggetti che avrebbero dovuto partecipare (tutte imprese agricole compiacenti), stabilendo anche l’entità delle offerte da presentare, al fine di poterla far aggiudicare ad un proprio prestanome alle migliori condizioni possibili.
Inoltre, le indagini hanno confermato i contatti, anche per interposta persona, tra le figure istituzionali che hanno svolto un ruolo nella vicenda e gli esponenti della cosca Arena che ricevevano notizie riservate e indicazioni utili a permettere loro di porre in essere gli accorgimenti che avrebbero permesso di ottenerne l’aggiudicazione.
Le nuove risultanze investigative evidenziano, sostanzialmente, la compromissione degli organi amministrativi e tecnici del comune di Isola Capo Rizzuto, che secondo investigatori e inquirenti sarebbero pienamente consapevoli dell’interesse della famiglia di ‘ndrangheta sulla gara in questione. Il nuovo provvedimento riguarda, oltre al sindaco Girasole, il boss Nicola Arena e il figlio Massimo (misura assorbita dalla custodia in carcere disposta il 3 dicembre scorso con il precedente provvedimento), Francesco Pugliese (già agli arresti domiciliari), l’ex assessore comunale all’agricoltura Domenico Battaglia, l’imprenditore Antonio Demeco (già ai domiciliari), titolare dell’azienda agricola che s’è aggiudicata la procedura di gara. (ADNK)