Spese militari e F35. Mobilitazione lanciata da Fulvio Gagliardi, ex Generale dell’Aeronautica Militare
Spese militari e F35
Quando a mobilitare la rete sono un ex-Generale e un Parlamentare
43.000 firme per l’appello #NoF35 dell’ex-Generale Areonautica Militare
La petizione #BastaSprechiForzeArmate per riformare acquisto armi
www.change.org/
Roma, 28 marzo 2014 – Dopo il grande consenso suscitato dalla petizione lanciata dall’ex-Generale dell’Areonautica Militare per chiedere prima a Letta e oggi a Renzi di non acquistare gli F35, oggi su Change.org il Presidente dell’associazione familiari vittime di strage ha lanciato la campagna #BastaSprechiForzeArmate per chiedere più trasparenza e controllo dei costi per l’acquisto di nuove armi.
Spese militari e F35
Quando a mobilitare la rete sono un ex-Generale e un Parlamentare
43.000 firme per l’appello #NoF35 dell’ex-Generale Areonautica Militare
La petizione #BastaSprechiForzeArmate per riformare acquisto armi
www.change.org/
Dopo il grande consenso suscitato dalla petizione lanciata dall’ex-Generale dell’Areonautica Militare per chiedere prima a Letta e oggi a Renzi di non acquistare gli F35, oggi su Change.org il Presidente dell’associazione familiari vittime di strage ha lanciato la campagna #BastaSprechiForzeArmate per chiedere più trasparenza e controllo dei costi per l’acquisto di nuove armi.
Fulvio Gagliardi, ex Generale dell’Aeronautica Militare, che aveva gestito in prima persona lo sviluppo dei velivoli AMX e contribuito allo sviluppo dei più importanti programmi aeronautici militari europei tra cui il Tornado e l’Eurofighter, a fine giugno aveva lanciato su Change.org la petizione “No agli F35” per chiedere al Governo Letta di non procedere all’acquisto degli F35. Oggi, cambiato il Governo il destinatario è diventato Matteo Renzi e l’ex-Generale ha raccolto oltre 43.000 adesioni.
“Nella attuale situazione geopolitica – si legge nella petizione lanciata da Gagliardi su Change.org – non abbiamo bisogno di F35: la flotta di Tornado e AMX non è obsoleta e in termini di costo/efficacia è sufficiente a far fronte alle esigenze della Difesa. Non capisco perché ci si ostini con l’acquisto degli F35”.
A lanciare oggi la campagna #BastaSprechiForzeArmate su Change.org è stato l’Onorevole Paolo Bolognesi, Presidente dell’associazione familiari vittime di strage, che nei giorni scorsi ha depositato la proposta di legge per introdurre nuove norme in un settore fino ad oggi carente di trasparenza informativa e finanziaria su costi, tempi ed effettive necessità di acquisire missili, aerei, sommergibili e quant’altro.
Ispirata al Nun-McCurdy Act in vigore negli Stati Uniti, la proposta di legge prevede il potenziamento del ruolo del Parlamento: alle Commissioni parlamentari competenti sarebbero trasmessi tutti gli schemi di contratto d’acquisto con il potere di bloccarli se non effettivamente necessari o se dovessero aumentare costi e tempi.
Per vigilare sulla correttezza, trasparenza ed economicità delle procedure, verificando conti e contratti, verrebbe creata un’Autorità di vigilanza composta da esperti, presieduta da un Magistrato della Corte dei conti il quale, se dubiterà che un contratto d’acquisto o ammodernamento di sistemi d’arma causi un danno erariale, potrà segnalarlo alla procura generale della Corte dei Conti. Infine, ogni anno, il Ministro della Difesa sarebbe obbligato ad inviare una dettagliata relazione al Parlamento e all’Autorità di vigilanza con dati chiari su contratti stipulati, stato di realizzazione, costi e tempi.
“Mancano ancora in Italia regole che garantiscano trasparenza sui costi, i tempi e i criteri di compensazione e acquisizione di nuove armi – dichiara l’Onorevole Bolognesi – Questa lacuna accresce notevolmente il bilancio dell’Amministrazione della Difesa. Una condizione non più accettabile nella fase di crisi economica che sta vivendo attualmente il nostro Paese”.
“Ho deciso di lanciare una mobilitazione su Change.org per dare la possibilità a chi crede che ci sia bisogno di più trasparenza e controllo sulla gestione degli acquisti di armamenti di far sentire la sua voce. Io dalla mia parte ho presentato una proposta di legge che se approvata impedirà di sprecare denaro pubblico nell’acquisto di armamenti e mezzi militari con programmi che durano decenni senza controllo sugli oneri e senza possibilità di sospenderli”, prosegue Bolognesi.
Per monitorare in tempo reale l’andamento delle due petizioni:
www.change.org/
, che aveva gestito in prima persona lo sviluppo dei velivoli AMX e contribuito allo sviluppo dei più importanti programmi aeronautici militari europei tra cui il Tornado e l’Eurofighter, a fine giugno aveva lanciato su Change.org la petizione “No agli F35” per chiedere al Governo Letta di non procedere all’acquisto degli F35. Oggi, cambiato il Governo il destinatario è diventato Matteo Renzi e l’ex-Generale ha raccolto oltre 43.000 adesioni.
“Nella attuale situazione geopolitica – si legge nella petizione lanciata da Gagliardi su Change.org – non abbiamo bisogno di F35: la flotta di Tornado e AMX non è obsoleta e in termini di costo/efficacia è sufficiente a far fronte alle esigenze della Difesa. Non capisco perché ci si ostini con l’acquisto degli F35”.
A lanciare oggi la campagna #BastaSprechiForzeArmate su Change.org è stato l’Onorevole Paolo Bolognesi, Presidente dell’associazione familiari vittime di strage, che nei giorni scorsi ha depositato la proposta di legge per introdurre nuove norme in un settore fino ad oggi carente di trasparenza informativa e finanziaria su costi, tempi ed effettive necessità di acquisire missili, aerei, sommergibili e quant’altro.
Ispirata al Nun-McCurdy Act in vigore negli Stati Uniti, la proposta di legge prevede il potenziamento del ruolo del Parlamento: alle Commissioni parlamentari competenti sarebbero trasmessi tutti gli schemi di contratto d’acquisto con il potere di bloccarli se non effettivamente necessari o se dovessero aumentare costi e tempi.
Per vigilare sulla correttezza, trasparenza ed economicità delle procedure, verificando conti e contratti, verrebbe creata un’Autorità di vigilanza composta da esperti, presieduta da un Magistrato della Corte dei conti il quale, se dubiterà che un contratto d’acquisto o ammodernamento di sistemi d’arma causi un danno erariale, potrà segnalarlo alla procura generale della Corte dei Conti. Infine, ogni anno, il Ministro della Difesa sarebbe obbligato ad inviare una dettagliata relazione al Parlamento e all’Autorità di vigilanza con dati chiari su contratti stipulati, stato di realizzazione, costi e tempi.
“Mancano ancora in Italia regole che garantiscano trasparenza sui costi, i tempi e i criteri di compensazione e acquisizione di nuove armi – dichiara l’Onorevole Bolognesi – Questa lacuna accresce notevolmente il bilancio dell’Amministrazione della Difesa. Una condizione non più accettabile nella fase di crisi economica che sta vivendo attualmente il nostro Paese”.
“Ho deciso di lanciare una mobilitazione su Change.org per dare la possibilità a chi crede che ci sia bisogno di più trasparenza e controllo sulla gestione degli acquisti di armamenti di far sentire la sua voce. Io dalla mia parte ho presentato una proposta di legge che se approvata impedirà di sprecare denaro pubblico nell’acquisto di armamenti e mezzi militari con programmi che durano decenni senza controllo sugli oneri e senza possibilità di sospenderli”, prosegue Bolognesi.
Per monitorare in tempo reale l’andamento delle due petizioni:
www.change.org/