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Calabria: in Aspromonte tra ossa di morto, teste di morto e zucche e ceri. Un’antica Festa dei morti

Calabria: in Aspromonte tra ossa di morto, teste di morto e zucche e ceriIn Calabria, al pari di tutte le altre regioni di Italia c’è una tradizione di questo periodo, no, non si tratta di Halloween ma quella dei Santi. Infatti tanti bambini e bambine vestiti da san Francesco di Paola, santa Rita, sant’Antonio, santa Lucia, santi e madonne di ogni tipo. Tradizione ancora più antica però è quella tutta dell’Aspromonte, dove ogni sera d’autunno sulle tavole di tutte le case veniva lasciato un piatto ricolmo di cibo, con pane e una bottiglia di vino, un boccale d’acqua, ma non solo cibo per le anime dei cari defunti, anche un ottimo mazzo di carte da gioco, possibilmente intonso, questo perchè è i defunti dovevano essere per prima cosa rifocillati e poi bisognava aiutar loro a passare le lunghe notti terrene con un  sano gioco di carte.

A Rosarno, a Filandari ed in tanti altri paesi della provincia di Vibo Valentia,  raccoglieva la cera dei lumini votivi, la cera fusa veniva messa in delle formine di canna che si posizionavano all’interno di zucche (piccole),  oppure di peperoni e cipolle vuote e così si costruivano delle particolari lampade votive, le candele così realizzate venivano usate esclusivamente nelle notti autunnali, che poi erano nello specifico quelle tra ottobre e novembre. E’ anche vero che una sorta di  Halloween si realizzava in questo sperduto angolo di Aspromonte, dove, sempre forniti di queste speciali lampade nelle “notti dei morti”,si girava per le strade del paese, si bussava alle case dei compaesani per chiedere qualcosa per “i beniditti morti”, in cambio si ricevevano dolciumi, monete, fichi secchi, corbezzoli, castagne, noci e nocciole. Anche in Calabria poi, sempre in queste sere di autunno si andava in giro con delle grosse zucche svuotate e intagliate a forma di cranio sdentato, illuminate da una candela posta all’interno, erano queste le cosìdette “teste di morto”, in questo periodo poi le notti sono più buie e le teste di morto di pongono dinnanzi alle finestre per illuminare la via alle anime dei defunti.

Ovviamente anche qui non mancano i dolci tipici tra cui le ottime ossa di morto.

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