Meridiana. Esuberi. Magliette rosse invadono Roma . No ai licenziamenti
Dopo un mese di presidi permanenti presso gli aeroporti di Olbia, Cagliari, Linate, Malpensa, Verona, manifestazioni che hanno coinvolto intere città, proteste e incontri con i Consigli Regionali di Sardegna, Lombardia e Veneto oggi al Ministero di via Flavia a Roma gli esuberi di Meridiana manifesteranno con tutta la forza per scongiurare il più imponente licenziamento della storia del lavoro in Italia. A seguirli dalla torre dell’aeroporto di Olbia i due colleghi in presidio permanente aereo da 48 ore.
Roma, 17 ottobre 2014 – Hanno sostituito la loro divisa con una maglietta rossa e una scritta bianca che non può passare inosservata “IO SONO UN ESUBERO MERIDIANA”.
Sono gli esuberi Meridiana, così li ha definiti la compagnia, e così si sono voluti chiamare loro, indistintamente dal ruolo aziendale. “Ormai non esiste più dipendente di terra o di volo. Pilota o assistente. Siamo tutti uniti. Siamo tutti un grande equipaggio che vuole tornare a far volare Meridiana, perché MERIDIANA SIAMO NOI”.
Se vi è capitato di prendere un aereo Meridiana – quindi per la maggior parte dei casi “camuffato” Meridiana e operato dalla controllata AirItaly o da BlueAir o altre compagnie – potete averli incontrati, o visti presidiare con tenacia le loro basi: Olbia, Cagliari, Linate, Malpensa, Verona “Facciamo quello che non ci permettono più di fare, ci prendiamo cura dei nostri passeggeri” dicevano offrendo caramelle con un sorriso, distribuendo volantini e spiegando il motivo della loro protesta.
Durante l’ultimo mese hanno inscenato un funerale simbolico a Olbia, un matrimonio di circostanza a Verona, hanno donato il sangue in riconoscenza del supporto che la città di Olbia – sede della compagnia – stava loro dimostrando, sono andati nelle scuole, sotto i palazzi delle Regioni Sardegna, Lombardia, Veneto, nelle piazze, nei negozi a distribuire adesivi.
I Ministeri, dopo aver chiesto la sospensione della mobilità, sono spariti. All’interpellanza d’urgenza del deputato Nicola Bianchi sul caso Meridiana hanno mandato a rispondere un Sottosegretario alla …Salute. Il silenzio e l’inutilità dei tavoli tecnici, a cui l’AD non ha mai presenziato, è stato imbarazzante. Il Governo, nella figura del Presidente del Consiglio, non ha MAI speso una parola sulla vertenza Meridiana. Nemmeno un tweet, lui che di tweet vive. E tutto si può dire sui nostri esuberi, meno che non siano social, caro Presidente @matteorenzi.
48 ore fa, di fronte al disarmante baratro che si prospettava e alle paradossali interviste del management, due dipendenti sono saliti su una torre di 35 metri e hanno iniziato un presidio aereo permanente chiedendo RISPOSTE CONCRETE.
Al silenzio tombale dello Stato, si è opposta la solidarietà della gente: istituzioni locali, commercianti, passeggeri, artisti e vip del jet set, studenti, tutti pronti a esporre e condividere l’hashtag che ha caratterizzato la protesta #iostoconilavoratoriMeridiana.
A loro va il GRAZIE degli esuberi, che oggi in centinaia saranno in via Flavia per pretendere un diritto espropriato da un management incapace, che deve essere giudicato per il suo operato e per i soldi ingiustamente rubati alla collettività.
IL LAVORO DEVE TORNARE A COLORO A CUI E’ STATO SOTTRATTO.
SENZA L’OPERAZIONE AIR ITALY, SPALLEGGIATA DA BEN 4 ANNI DI AMMORTIZZATORI CON CUI PARCHEGGIARE I VERI MERIDIANA, ADESSO QUESTA VERTENZA NON ESISTEREBBE O ESISTEREBBE IN MANIERA ASSOLUTAMENTE CONTENUTA E MARGINALE.
CHE LO STATO SI SVEGLI, CHIEDA AI DIRIGENTI MERIDIANA LA RESTITUZIONE DI ANNI DI AMMORTIZZATORIE INTERROMPA E PER SEMPRE ANCHE COME MONITO PER SPREGIUDICATI IMPRENDITORI DI DOMANI,QUESTO ABOMINEVOLE LABORATORIO IN CUI SI ESPROPRIA IL LAVORO AI TITOLARI, PER DARLO A DELLE RISERVE DI SERIE B!