Suor Angelica al Chiabrera per le scuole
Savona- Aveva già aperto, con grande successo, al Chiabrera la stagione lirica autunnale. Ora “ Suor Angelica”, toccante e travolgente intermezzo pucciniano, torna mercoledì mattina ( alle ore 11) per le scuole savonesi. Rintocco di campane. Nel convento il tempo scorre lentamente, le giornate sono segnate dalla monotonia e anche le piccole emozioni quotidiane sono rigidamente controllate e punite; fino al repentino liberarsi di una violenta emozione, momento di intensità drammatica senza pari, che porta allo scioglimento finale, disperato e ineluttabile.
In Suor Angelica c’è il dramma di una giovane donna rinchiusa in un convento dalla propria famiglia, dopo aver messo alla luce un figlio illegittimo. Questo trauma legato a quello della maternità negata portano Suor Angelica a trovare un proprio posto all’interno della comunità religiosa, coltivando erbe officinali, trovando però una sorta di isolamento all’interno delle mura claustrali, pur rimanendo totalmente dedita alle necessità delle consorelle. Dolori e traumi repressi e soffocati che tornano alla luce dopo l’incontro con la zia Principessa, tanto da indurre la giovane donna a compiere un atto estremo: il suicidio; abbandonare la vita terrena e congiungersi al figlio in cielo. Frutto di una collaborazione tra il Conservatorio Puccini di Spezia e l’ Opera Giocosa di Savona lo spettacolo è cantato dagli studenti dei corsi di secondo livello del Conservatorio di Musica G. Puccini della Spezia: Natalia Kornach (Suor Angelica), Fulvia Bertoli (Zia Principessa), Raffaella Serafini (Badessa), Li Lili (Maestra delle Novizie), Laura Ceretti (Suora Zelatrice), Seo Hyungju (Suor Genovieffa), Laura Novaretto (Suor Osmina), Mu Helin (Suor Dolcina), Mariella Mammì (Suora Infermiera), Felicita Brusoni – Claudia Muntean (due cercatrici), Son Eun Joo (una novizia), Li Yan – Giulia Bruschi (due converse), Arianna Verduri (Suor Lucilla), Gledis Gjuzi (una suora), Leonardo Grillotti (Miracolo). Orchestra del Conservatorio di Musica della Spezia diretta da Giovanni Di Stefano. Coro del Conservatorio di Musica della Spezia diretto da Luca Stornello. Regia di Luca Ferraris, Scene e Costumi di Michele Olcese, con allestimento del Teatro dell’Opera giocosa ONLUS di Savona. Puccini amò profondamente questo atto unico: più degli altri due – Il tabarro e Gianni Schicchi – inclusi nel Trittico, di cui Suor Angelica è il pannello centrale. L’amore è il tema peculiare, qui vissuto come privazione: Suor Angelica è diversa dalle protagoniste delle altre opere pucciniane. E’ diversa da Manon, che vive un amore colpevole, è diversa da Cio-Cio-San, che non comprende, anzi fraintende, l’amore; loro soffrono, ma in qualche modo, per come hanno gestito l’amore, decidono del proprio destino. Angelica no. Lei non può amare, non le è permesso; rinchiusa tra le mura di un convento per espiare la propria colpa giovanile, ha soltanto il suo istinto (e il suo amore) di madre – seppur lontana – che la tiene in vita. Fino alla tragica rivelazione e allo scioglimento finale. Il Trittico debuttò il 14 dicembre 1918 al Metropolitan di New York: l’opera comica, il Gianni Schicchi, riscosse da subito grande successo, mentre le altre due vennero accolte freddamente dal pubblico, specie proprio Suor Angelica. Eppure questo lavoro pucciniano – un unicum nel teatro europeo d’allora – ha un equilibrio perfetto: una successione di episodi contrastanti studiata ad arte. Interessare, sorprendere e commuovere o far ridere bene: questa era tra le massime di Puccini.
CLAUDIO ALMANZI