Successo della mostra di Giuseppe Bodrato
– C’era anche una nutrita delegazione matuziana l’altro giorno a La Spezia in occasione della chiusura della retrospettiva dedicata al maestro Giuseppe Bodrato. L’evento, che ha ottenuto un notevole successo di pubblico ed un altrettanto rilevante interesse da parte della critica, è stato organizzato dall’ UCAI ( Unione Cattolica Artisti Italiani) al Circolo culturale “A. Del Santo” di La Spezia.
Bodrato (1886-1954), pittore, acquerellista, scultore, incisore e calcografo era nato proprio alla Spezia ed ha vissuto a Genova, dove esordì nella “Promotrice” (aprile 1919, Palazzo Bianco). Una Rassegna molto importante che allineava, insieme a Bodrato, tanti artisti di fama quali Cominetti, Craffonara, Dodero, Gagliardo, Gaudenzi, Meineri, Pennasilico e Vassallo. Docente per molti anni all’Istituto Industriale “G.Galilei” di Genova fu apprezzato non solo come pittore, ma anche come scultore, acquarellista, medaglista ed incisore. Nell’ambito della retrospettiva è stata anche organizzata una interessante esperienza di laboratorio: la dimostrazione di stampa calcografica, dedicata proprio a Giuseppe Bodrato incisore, calcografo e grafico, dalla pittrice Mirella Raggi, che nella veste di esperta docente prima, ha intrattenuto i partecipanti svolgendo un’accurata lezione sulla tecnica dell’acquaforte, per poi procedere con grande maestria alla stampa di alcune lastre originali del Bodrato. Per realizzare questa singolare performance in onore del Maestro la Raggi aveva provveduto in precedenza a trasferire nella sede Ucai il proprio torchio calcografico, lastre, acido nitrico, fogli inumiditi, bulino, inchiostro, tampone, insomma tutto l’occorrente, per un omaggio adeguato, un ricordo vivo, singolare ed affascinante al grande Maestro. In mostra c’erano alcune fra le più rappresentative opere dell’artista: fra queste quelle nelle quali ritrasse la moglie, Luisa Bavastro, la sua modella preferita, che conobbe quando frequentò l’ Accademia di Belle Arti di Modena, frequentata anche dalla giovane. “ Famoso anche per gli acquerelli – dice il critico d’arte e collezionista genovese Armando D’Amaro – dedicati alle tanto amate vedute della Val d’Aosta, di Courmayeur e Champoluc in particolare, nei suoi paesaggi rarefatti che ricordano il primo Segantini, vi è un religioso incontro con la Natura ed il Creato. Immagini cristalline e silenziose, dove la presenza straordinaria del Divino è intuibile più che visibile. Bodrato è stato un grande maestro che è giusto ricordare e riproporre al pubblico più giovane”. Oltre a Genova ed alla Val d’Aosta i suoi soggetti preferiti furono le due Riviere, la campagna piemontese e lombarda, Venezia, Firenze e Pisa. Scultore eccelso, poliglotta, alla perenne ricerca della perfezione stilistica, già maturo, nei soggiorni a Sanremo, all’inizio degli anni Cinquanta, conobbe il grande collezionista matuziano Augusto Andreini. Nel maggio del 1975, a Genova venne organizzata una importante mostra dedicata all’ opera incisoria di Bodrato,all’ Accademia Ligustica. Molto noto anche per la sua produzione come medaglista: collaborò e realizzò infatti celebri medaglie per le Ditte Filippo e Michele Lorioli di Milano ( “Genova e Mussolini”) e Ferrea di Genova ( “Durand de la Penne”). Anche il critico Enrico Colombo si è interessato della bella retrospettiva spezzina dell’ UCAI, dedicata al maestro, in una puntata di “ Incontri” ( rubrica televisiva su Tele Liguria Sud) nella quale, accompagnato dalla nipote di Bodrato, la nota scrittirice Chiara Bodrato, ha avuto modo di far conoscere ai telespettatori, ed a coloro che ancora non avessero ben presente, il valore dell’artista e le opere esposte in mostra.
ADALBERTO GUZZINATI