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Cagliari: approvata la mozione Sardegna Pulita Ferdinando Secchi

ferdinando secchiE’ stata approvata dal Consiglio la mozione del consigliere comunale di Sardegna Pulita Ferdinando Secchi, condivisa anche da Giovanni Dore, Francesca Ghirra, Enrico Lobina, Filippo Petrucci, Emilio Montaldo e Giuseppe Andreozzi, per far dichiarare alla Giunta Comunale Cagliari comune denuclearizzato. In aula il consigliere Secchi, ha ribadito che in occasione del referendum del 2011, i sardi e gli italiani avevano detto no al nucleare riconfermando il parere espresso con il referendum del 1987, e la mozione riportava una richiesta proveniente dalla società civile che chiede a gran voce agli organi politici una assunzione di responsabilità immediata ed una maggiore sensibilizzazione sull’argomento, questo grido di dolore è stato raccolto perché anche i firmatari sono fermamente contrari a qualsiasi progetto di stoccaggio nucleare in Sardegna. La decisione presa dal Consiglio comunale è un altro tassello che potrà dare valore aggiunto alla mobilitazione massiccia dei cittadini di tutta l’isola contro l’ipotesi dell’arrivo delle scorie in Sardegna. I vari movimenti non si stanno facendo incantare dagli investimenti e dai posti di lavoro promessi alla terra che ospiterà le scorie ed evidenziano in ogni manifestazione i danni economici, ambientali e sulla salute umana, derivanti dall’imposizione di servitù militari su tanta parte del territorio che fanno della Sardegna la regione più penalizzata d’Italia.

Secchi ha concluso il suo intervento evidenziando come la sicurezza dei cittadini e dei loro figli non possa essere trasformata in business, per questo motivo si è chiesto alla Giunta di dichiarare Cagliari “territorio comunale denuclearizzato”, contrario quindi alla produzione di energia nucleare, con divieto di installazione di siti di stoccaggio, anche temporanei, per i rifiuti e sottoprodotti radioattivi derivanti dalla produzione di energia da centrali ad energia atomica, ed il transito ed i trasporto su tutto il territorio comunale di qualsiasi tipo di sostanza radioattiva. In poche parole nella città di Cagliari, dopo una delibera di Giunta che accoglie la mozione, non si potrà far arrivare o far transitare in nessun modo le scorie nucleari. Il Consigliere Giovanni Dore aggiunge “Una mozione che proviene dal Comune capoluogo della Sardegna, non è mai un atto inutile e banale. Serve a ribadire – ove qualcuno non se ne fosse reso conto – che la Sardegna non pu tollerare ulteriori atti di imposizione di “servitù” nei confronti della Stato. Noi Sardi, queste imposizioni le paghiamo da sempre: da quando ampie zone dell’isola vennero interamente disboscate per realizzare la ferrovia nazionale, quando migliaia di ettari vennero destinate ad utilizzo militare, quando alcuni degli scorci più belle delle nostre coste sono state destinate ad una industrializzazione pesante ed altamente inquinante. Probabilmente la Sardegna ha dato più servitù “per ragion di Stato” che tutte le altre regioni d’Italia messe assieme e quindi,
col nostro no al nucleare ed a depositi di scorie, il Consiglio Comunale di Cagliari rimanda questa riflessione allo Stato e chiede che la “solidarietà”, almeno per una volta, venga trasferita in altre terre ed a carico di altre popolazioni.”

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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