Emergenza immigrazione: il Coisp a Bolzano
Dinanzi ad una situazione di straordinaria emergenza chiediamo risposte altrettanto straordinarie per il poliziotti di Bolzano e Brennero. Girarsi dall’altra parte e mettere a posto le carte non serve a chi ci mette le mani e la faccia tutti i giorni.
Apprendiamo dalla stampa che il Questore di Bolzano ha voluto elogiare il personale di Polizia nel giorno in cui il Segretario Generale del Coisp evidenziava le assenze di risposte alle richieste di potenziamento degli organici, delle infrastrutture e delle pulizie dei locali di Polizia della Polizia Ferroviaria e soprattutto del Commissariato di P.S. del Brennero.
Durante l’incontro tra il Coisp ed il Prefetto Margiacchi abbiamo evidenziato come ad un momento eccezionale servono risposte eccezionali in termini di cooperazione tra le Istituzioni e di sinergia con gli Enti di Governo locali e provinciali. In questo piano di accoglienza la Polizia, protagonista giocoforza di ogni passaggio formale od informale di immigrati da Bolzano e Brennero, rimane a tutt’oggi esclusa e ciò mette a repentaglio la salute e la sicurezza dei nostri colleghi.
Si assiste, increduli, ad accuse di fantomatico razzismo lanciate ai danni di poliziotti che sono chiamati solo a garantire la sicurezza della circolazione ferroviaria. Chi lancia tali accuse e si indigna venga a vedere dove e come lavorano i Poliziotti e poi, senza indugi, agisca o si assuma la responsabilità di sparare a zero sui Poliziotti di Bolzano e Brennero, senza i quali l’attuale situazione degenererebbe immediatamente. Anche la politica faccia, o taccia.
Durante l’incontro di giovedì 30 aprile, il Coisp ha preannunciato al Prefetto Margiacchi la richiesta, già inviata al Ministro Alfano ed al Capo della Polizia, di un riconoscimento premiale formale per i poliziotti impegnati a gestire l’emergenza immigrazione, destinata ad aumentare vertiginosamente nelle prossime settimane e mesi, sia a Bolzano che al Brennero: questa richiesta serve anche a certificare l’eccezionalità di quanto già fatto durante il 2014.
Nella medesima missiva abbiamo chiesto al Ministro Alfano ed al Capo della Polizia che la situazione della frontiera del Brennero venga trattata fuori dagli schemi burocratici che hanno visto fin ad oggi una sola pulizia straordinaria dei locali effettuata a dicembre dello scorso anno (!!!) ed un solo uomo di rinforzo (!!!) assegnato al Commissariato, a fronte del passaggio da quell’ufficio di quasi 5300 immigrati riammessi dall’Austria, 2800 fotosegnalamenti e le centinaia di denunce conseguenti al rifiuto di sottoporsi agli accertamenti dell’identità personale.
La tutela del personale di Polizia, sotto il profilo sanitario e dell’incolumità personale, ci ha spinto a più riprese, ad intervenire presso il Questore di Bolzano, ottenendo, ad oggi soluzioni che hanno lasciato invariate la pressione lavorativa ed umana sui colleghi del Brennero. Bisogna fare di più e farlo subito. Domani rischia di essere troppo tardi.