Comunicati Stampa

Spray antiagressione: il COISP

Dopo anni ancora l’infinita sperimentazione dello spray antiaggressione senza risultati, il Coisp: “E dove sono taser, body cam e strumenti normativi a tutela dei Poliziotti? E’ l’ennesima pugnalata!”

“Insistere a negarci strumenti minimi, banali ed economici di tutela della salute, dell’incolumità e dell’integrità professionale mentre tanti di noi finiscono in ospedale, e tanti in tribunale, e tantissimi sbattuti sui giornali, e mentre tanti remano dichiaratamente contro le Forze dell’Ordine non è più una beffa, è molto più grave, è l’ennesima pugnalata alle spalle. Non ne possiamo più di bugie e perdite di tempo. Oltre un anno fa scrivevamo al Dipartimento chiedendo notizie riguardo la dotazione dello spray antiaggressione ma, a 13 mesi di distanza, siamo ancora qui a dover prendere carta e penna, come si dice”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, che a nome del Sindacato Indipendente di Polizia ha scritto l’ennesima lettera rivolta al Dipartimento

“La necessità e l’utilità di strumenti quali lo spray antiaggressione – si legge nella missiva – è ormai riconosciuta in modo unanime da oltre vent’anni, da buon ultimo e ben dopo la liberalizzazione sul mercato ‘civile’ dello spray OC, anche il Dipartimento della P.S. si è accodato ed ha avviato una infinita sperimentazione sull’impiego di questo strumento di autodifesa per i poliziotti italiani. Nel frattempo però, a dispetto di ogni logica, tale sperimentazione non ha prodotto alcun risultato concreto per gli Operatori di Polizia, come già sottolineato nella lettera di oltre un anno fa. E’ ormai chiarissimo che, anche su questo tema, i tempi del Dipartimento della Pubblica Sicurezza non sono adeguati ai bisogni dei poliziotti che fanno servizio ogni giorno in condizioni sempre più difficili. Chi deve cambiare? La macchina burocratica o i colleghi che su strada continuano a subire l’assenza di uno strumento che avrebbe potuto limitare se non impedire aggressioni, pestaggi, ferimenti da armi proprie ed improprie? Scrivevamo a settembre del 2014: Se la burocrazia non ha anima e cuore per tutelare chi opera a difesa dei cittadini, non dimostra nemmeno abbastanza cervello da evitare assenze per malattie e convalescenze, oltre a non curarsi dei sistematici e pretestuosi assalti mediatici dei soliti noti, mirati alla delegittimazione dell’opera delle Forze dell’Ordine. Oggi siamo ancora a zero”.

“Gli strumenti che il Coisp chiede dal 2006 – ha insistito Maccari -, tra cui lo spray OC ed il Taser, non escono dalle fasi sperimentali, nemmeno per quei servizi di Ordine pubblico durante i quali si preferiscono uomini e divise dei Reparti Mobili insultati e verniciati di rosso ad una tutela del poliziotto e dello Stato, pur essendo stato sperimentato, anche in questo caso, da mesi uno spray specifico con gittata da 5 metri. Questo assurdo gioco al ribasso della dignità deve terminare subito. O dobbiamo aspettare di ritrovarci ancora una volta, come nel recente caso del sistema I-Protect di Beretta, a constatare che l’Arma dei Carabinieri avrà portato avanti quell’ammodernamento ai sistemi di tutela per i propri uomini che la Polizia di Stato, titolare per legge dell’Ordine Pubblico, non riesce nemmeno a far uscire da un’eterna fase sperimentale?”.

Il Coisp dunque ha rinnovato con forza la richiesta all’Ufficio per le Relazioni Sindacali “di sapere a quale punto sia l’iter e quale tempistiche per l’adozione da parte dei poliziotti dello spray OC, già sperimentato; quale sia lo stato dei lavori della Commissione creata per lo studio dei protocolli operativi, quali siano le attività di Coordinamento con le altre Forze di Polizia a carattere ordinario sull’adozione di strumenti comuni a tutela degli Operatori ed a che punto sia l’implementazione delle telecamere (body-cam) sulle divise”.

Con gentile richiesta di pubblicazione e diffusione

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Privacy Policy Cookie Policy