Naufragio nel mare Egeo: 44 migranti deceduti, tra loro 20 bambini
Sono 119 i morti dall’inizio dell’anno, mai così tanti.
Una tragedia annunciata, l’ennesima quella accaduta al largo dell’isola greca di all’isola greca di Kalolimnos. Un barcone carico di profughi si è ribaltato.
Secondo quanto riferito dalla guardia costiera, sale a 44 in numero delle persone annegate, di cui 20 bambini, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Altre 26 sono state tratte in salvo in mare dalla guardia costiera. La precedente stima era di 14 vittime, tra i quali due bambini. Nel complesso, i due naufragi odierni davanti alle coste greche hanno causato almeno 44 morti.
Prima ancora della scoperta dei 20 nuovi cadaveri, l’organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) ha dichiarato in un comunicato stampa: “un record di morti di migranti e rifugiati nel Mediterraneo a gennaio 2016 rispetto al mese di gennaio 2015” e del 2014, con almeno 119 persone decedute. Questa cifra è “superiore rispetto al numero totale delle vittime del gennaio 2015 (82 morti) e del gennaio 2014 (12)”.Nonostante il clima invernale, gli arrivi sulle isole greche di migranti a bordo di mezzi di fortuna,continua senza sosta fin dall’inizio dell’anno. Fin dall’inizio dell’anno, l’OIM ha contato 36.000 arrivi sulle isole greche. Solo poche centinaia sono passati attraverso il Mediterraneo allo stesso tempo.
Ancora una volta, oggi, un barcone pieno di persone è si è ribaltato forse per l’eccessivo carico, forse per le avverse condizioni del mare, e non è mai arrivato in prossimità della costa, dove era diretto, ed è stato avvistato dagli uomini delle squadre di soccorso, spezzando le speranze di stranieri che scappano via dalle loro drammatiche esistenze nei loro paesi d’origine per trovare rifugio in quelli che vengono definiti “paesi sviluppati”. Chi era a bordo parla di 100 occupanti a bordo della carretta del mare.
Lecce, 22 gennaio 2016
Giovanni D’AGATA