Sardegna: No all’abusivismo, tutela per le imprese di NNC e Taxi, e sicurezza per i passeggeri.
TRASPORTI LOCALI–NCC/TAXI – Le richieste di Confartigianato Sardegna in audizione alla IV Commissione del Consiglio Regionale che porterà in discussione nell’Aula le richieste degli Artigiani.
Confartigianato Imprese Sardegna, questo pomeriggio presso il Consiglio Regionale, è stata sentita in audizione dalla IV Commissione Consiliare (Trasporti e Infrastrutture) sulle problematiche del trasporto pubblico locale dell’isola, in particolare sui trasporti effettuati dai mezzi NCC (Noleggio con Conducente) e dai TAXI, che garantiscono i collegamenti da e verso qualunque punto della Sardegna.
La delegazione di Confartigianato Sardegna (Stefano Mameli, Segretario Regionale, Federico Fadda, Segretario Provinciale Gallura, insieme ai rappresentati di categoria degli NCC e Taxi di Confartigianato, Giampaolo Occhioni, Gavino Laconi e Fabio Mereu) è stata ricevuta dal Presidente Antonio Solinas, dal vice Ignazio Tatti, insieme ai componenti Eugenio Lai, Giusppe Fasolino, Giancarlo Carta, Salvatore Demontis, Giuseppe Meloni, Giovanni Satta, PierFranco Zanchetta e Alessandro Unali insieme ad altri Consiglieri come Edoardo Tocco e Peppino Pinna.
L’Associazione ha ricordato come in Sardegna 278 imprese di trasporto persone effettuino il servizio mediante NCC, il “noleggio di autovettura con conducente”, dando lavoro a più di 500 addetti. L’80% di queste (ben 225 aziende), sono artigiane. Senza pensare alle centinaia di TAXI che svolgono il servizio in ogni punto dell’isola. Un settore in pieno sviluppo, quello degli NCC isolani, che tra il 2014 e 2015 ha registrato una crescita delle imprese artigiane del +3,7%, passando da 214 a 225 unità. Il territorio con più imprese del settore è quello del nord Sardegna (Sassari e Olbia) con 95 imprese, segue Cagliari con 87, Nuoro con 29 e Oristano con 14. La stessa situazione si rileva tra le imprese di taxi.
Per i rappresentanti dell’Associazione Artigiana è “inutile nascondere quanto spesso queste categorie riescano a supplire anche alle mancanze del servizio di trasporto pubblico, con il quale quasi sempre si integrano, supportando il sistema regionale dei trasporti. Il ruolo di questi operatori è riconosciuto sia dalla normativa nazionale che regionale, tanto che si tratta di artigiani che continuamente sono sottoposti a controlli e accertamenti legati alla loro regolarità, soprattutto in tema di sicurezza”.
Confartigianato ha ricordato come nell’ultimo periodo, numerose siano state le richieste d’interessamento, proprio da parte di imprese di NCC e taxi, rispetto ad alcune pratiche, sempre più diffuse, che minano la sicurezza dei passeggeri, perpetuando una concorrenza sleale nei confronti di regolari operatori.
Infatti il comparto del trasporto pubblico locale “ribolle” a causa delle numerose forme consolidate di elusione delle normative di settore, che stanno seriamente mettendo a rischio la permanenza sul mercato delle imprese in regola. In ogni parte dell’isola, stazionano migliaia di veicoli di proprietà di varie società di noleggio senza conducente che, soprattutto nel periodo estivo, vengono utilizzati non solo per questa attività, ma anche impropriamente come noleggio con conducente, incrementando la concorrenza sleale. La diffusione di tali prassi è ormai talmente ampia da costituire un vero pericolo per l’utenza, la quale non può facilmente riconoscere un servizio offerto da un operatore professionale e che lo garantisca sotto il profilo della responsabilità e della sicurezza da un soggetto non professionale.
I rappresentanti degli NCC e dei TAXI hanno rammentato alla Commissione come gli operatori debbano garantire la sicurezza al cliente consumatore e come la legge, consenta eccezionalmente ed esclusivamente alle piccole strutture ricettive, di utilizzare i propri mezzi offrendoli a titolo esclusivamente gratuito e senza vantaggio economico, per un tragitto specifico e non violabile a specifiche condizioni.
Invece avviene che il settore è sotto scacco dell’abusivismo. Infatti, le forme elusive sono legate all’esercizio irregolare della professione da parte di soggetti non in possesso di requisiti adeguati allo svolgimento dell’attività, totalmente in nero od operanti attraverso l’utilizzo di forme di esercizio dell’attività che, di fatto, costituiscono una concorrenza sleale e irregolare; utilizzo di veicoli non idonei, personale non qualificato e non iscritto all’albo, mancato rispetto delle norme contrattuali, sulla sicurezza sul lavoro e non sottoposto ai controlli relativi alla sorveglianza sanitaria necessaria per la conduzione di veicoli adibiti al trasporto in conto terzi
Confartigianato Imprese Sardegna ritiene che si debbano prendere decisioni che vadano nella direzione di una tutela della sicurezza del passeggero, sia esso turista o meno, ma anche verso la tutela degli operatori NCC e taxi. Una soluzione potrebbe trovarsi nell’integrazione della Legge Regionale n. 21 del 2005, con l’introduzione, nell’ambito delle prestazioni di servizio di trasporto, dell’obbligo della professionalità del prestatore di servizio, accompagnato dall’obbligo della parità di condizioni di sicurezza del trasportato sotto il profilo delle caratteristiche dei veicoli utilizzati, del personale in organico che deve avere adeguati requisiti, formazione professionale e idoneità fisica e sanitaria al trasporto di persone. L’intervento avrebbe l’obiettivo di chiarire in maniera definitiva quali siano le condizioni di esercizio dell’attività di trasporto persone in conto terzi e quali i limiti, fornendo un importante strumento di azione agli organi di controllo nello svolgimento della loro normale attività.
L’Associazione, pur consapevole che la Regione non può superare le previsioni del Codice della Strada, ritiene che essa possa valutare, sempre nell’ottica di garantire la sicurezza personale ai consumatori ed ai turisti, l’introduzione dell’equiparazione dei conducenti di veicoli destinati anche se non in via principale all’attività di trasporto occasionale di persone e quindi prevederne l’obbligo di professionalità.
Al termine dell’incontro la Commissione ha preso l’impegno di portare in discussione in Consiglio, alla prima seduta utile, un articolo che accolga le richieste di Confartigianato.