ALBENGA AL TRINCHERI L’ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO
E’ stato presentato ieri mattina all’ Istituto ” Domenico Trincheri” di Albenga un interessante progetto, nell’ambito dell’ alternanza scuola- lavoro, dalla forte componente culturale, artistica ed educativa. Si tratta del “Progetto Trincheri”, nato dalla collaborazione tra il Liceo Artistico di Albenga , il locale Istituto di Residenza per anziani Trincheri ed il comune. A coordinare il progetto sono stati i docenti Massimiliano Vario e Marisa Rotondo: 25 studenti della classe 3Ba sezione Figurativo sono stati impegnati. Con grande volontà e bravura hanno realizzato stupendi manufatti artistici plastici, che sono stati collocati nei locali dell’ Istituti che ospita gli anziani del comprensorio albenganese. Le opere, che saranno permanenti, sono state presentate alla presenza del sindaco Giorgio Cangiano, del presidente della casa per anziani Pietro Corradi, del consigliere con delega alle scuole Maurizio Arnaldi, della dirigente scolastica Simonetta Barile, dei curatori del progetto e di genitori e ragazzi.
Gli studenti hanno realizzato delle vere e proprie opere d’arte utilizzando materiale vario e soprattutto prodotti di riciclo. Gratitudine e soddisfazione da parte del sindaco ingauno: “Si tratta- ha detto Cangiano- di un progetto davvero unico che ha avvicinato i giovani agli anziani. Per l’Istituto è anche una bellissima occasione per aprire le porte e mettere in relazione il mondo di anziani che vivono una parte delicata e fragile della loro vita, con i giovani. In questo caso tudenti, che seppure impegnati e assorbiti dalla creazione del progetto artistico, hanno vissuto e conosciuto un ambiente dove molti dei nostri concittadini anziani trascorrono le proprie giornate. Emozionante e di alta qualità il risultato e il valore delle loro creazioni artistiche. Vanno davvero ringraziati tutti coloro che a questo bellissimo progetto hanno collaborato: la scuola, il Trincheri e gli studenti. Si è tattao di un progetti che ha una fortissima valenza formativa ed educativa”.
CLAUDIO ALMANZI