Buonipasto: passione italiana
Welfare, in Italia il 63% sceglie di spendere i buoni pasto nei supermercati.
Lo rivela un’indagine di Repas Lunch Coupon, società italiana da 30 anni fornitore di buoni pasto in Italia.
Gli italiani hanno meno di un’ora a disposizione per pranzare (75% dei casi), ma fanno attenzione a qualità e si affidano alla tradizione: la dieta mediterranea è la protagonista della pausa pranzo con pasta (48,2%) e frutta e verdura (43,5%). Si predilige mangiare insieme ai colleghi, ma lasciando da parte smartphone e email (57%).
18 settembre 2017 – Il buono pasto è diventato a tutti gli effetti uno strumento di welfare che i lavoratori italiani, nel 63% dei casi, decidono di spendere per fare la spesa al supermercato con un utilizzo che sempre più si avvicina a quello di un sostituto della moneta corrente. Questa è la sintesi che emerge da un’indagine condotta da Repas Lunch Coupon, società italiana leader del settore, in occasione dei suoi 30 anni di attività in Italia.
Resiste il pranzo presso ristoranti, bar o tavole calde, ma i lavoratori danno sempre più spazio alla cosiddetta “schiscetta”. Il 40,7% dei lavoratori sceglie infatti di portarsi da casa il pasto che consumerà nella sua pausa. Che sia da casa o al ristorante, il pranzo rimane comunque un momento irrinunciabile per i lavoratori italiani e un momento di socialità da passare con i propri colleghi (oltre 70%). Tuttavia, per moltissimi il tempo a disposizione per rifocillarsi e staccare non è sempre molto: più del 75% dichiara di non andare oltre i 45 minuti. Si punta quindi a dare la maggiore qualità possibile alla propria pausa pranzo, evitando ad esempio di svolgere altre attività mentre si banchetta, come dichiara oltre il 57% degli intervistati che sceglie di lasciare da parte smartphone e email.
Anche il menu non è mai lasciato al caso. Fedeli alla tradizione, gli italiani si affidano alla dieta mediterranea nell’oltre 89% dei casi. Pasta e riso sono i più presenti nei piatti o nelle schiscette, scelti dal 48,2% dei lavoratori. Una fetta consistente predilige inoltre frutta e verdura (43,5%), per un pasto più leggero. Quello che non può mancare è il caffè, importante per quasi il 70% degli intervistati, categoricamente da consumarsi al bar (68,5%), piuttosto che alla macchinetta.
“Il buono pasto rappresenta uno dei benefit aziendali maggiormente apprezzati da aziende e lavoratori” dichiara Giovanni Savinelli, Responsabile Finanziario Repas. “Da semplice alternativa alla mensa aziendale come era un tempo, il buono pasto è diventato oggi un vero e proprio strumento di welfare e sostituto della moneta corrente che i lavoratori prediligono spendere nei supermercati. In questi 30 anni di attività di Repas, abbiamo visto crescere sempre di più l’interesse delle imprese e dei dipendenti. In questo trend positivo per il mercato e alla luce delle novità normative appena entrate in vigore, ci auguriamo che l’uso del buono pasto in Italia possa crescere ulteriormente, soprattutto nelle PMI verso cui Repas intende porsi come punto di riferimento nel mercato nazionale.”