Cacciatori Puglia a Monte? Sindaco, un’altra occasione persa: Jacotenente la spunta.
La notizia fece il giro di Monte Sant’Angelo, coinvolgendo tutta la Capitanata. In una lettera del 27 ottobre 2017, il Sindaco della città garganica, Pierpaolo d’Arienzo, espresse la piena volontà di ospitare incondizionatamente (si farà ovviamente, tant’è che la notizia pare avere conferma dal Viminale) il nascente Squadrone Carabinieri Elitrasportato “Cacciatori Puglia” (detto dal Ministro Minniti e denominato in prima citazione “Gargano“), quell’unità speciale dell’Arma dei Carabinieri che dà la caccia a ricercati, latitanti, che batte palmo a palmo zone impervie come boschi, foreste, monti e tutto ciò che di impensabile possa dar “rifugio” a delinquenti, mafiosi, armi, droga. La lettera, leggibile e scaricabile cliccando QUI, protocollata con il n° 0014102 del 30/10/2017, con firma in calce dello stesso Sindaco, è stata indirizzata al Ministro dell’Interno, Sen. Marco Minniti, e al Ministro della Difesa, Sen. Roberta Pinotti, e per conoscenza al Prefetto di Foggia, dott. Massimo Mariani e al Comandante Provinciale di Foggia dell’Arma dei Carabinieri, Col. Marco Aquilio.
La volontà del Sindaco d’Arienzo prende spunto da quella dello stesso Ministro Minniti di insediare permanentemente un’unità Cacciatori, ora Calabria e Sardegna, come preannunciato durante il “Question Time” andato in onda, in diretta, su Rai 2, alle ore 15 del 25 ottobre 2017, dove l’interrogante l’On. Gaetano Piepoli, del gruppo: DeS-CD, chiedeva a Minniti maggior determinazione sull’azione intrapresa dopo il quadruplo omicidio avvenuto lungo la S.P.272, nei pressi della stazione di San Marco in Lamis direzione Apricena, in provincia di Foggia. «Noi abbiamo l’obiettivo di sconfiggere e non di contenere» chiosò Minniti il 09 ottobre 2017 durante l’ultimo summit del Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica svolto a Foggia il 09 ottobre 2017, dove tra l’altro ha siglato un importante Protocollo d’Intesa con la Regione Puglia per utilizzare fondi pubblici per il ciclo di programmazione 2014-2020 (risorse del PON Legalità con le risorse del POR Puglia, entrambe per gli anni 2014-2020).
Un’affermazione che ha destato molta attenzione dagli operatori per la nostra sicurezza poiché mai si sarebbero aspettati l’intenzione di creare i “Cacciatori Puglia”.
Detto ciò, a supporto del presente articolo, l’attenzione è da porre sulla volontà espressa da d’Arienzo. Innanzitutto c’è da dire che la volontà incondizionata, perciò scelta definitiva, del Sindaco è stata anche, meglio dire soprattutto, suggerita da qualche cittadino montanaro che, conscio della sua vicinanza alle Forze dell’Ordine e avvalendosi della recente visita del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, ha spinto affinché i due Ministeri decidessero su ciò che è stato chiesto. Consiglio fornito anche al Presidente del Consiglio comunale, Giovanni Vergura, e al Vice Sindaco, Michele Fusilli. Un’azione che elogia chi si stava prodigando affinché ciò potesse avvenire e che soprattutto rimanesse a Monte. Si dà atto che d’Arienzo ha colto al volo l’opportunità, la stessa che avrebbe potuto dar man forte a ridare immagine positiva e, perciò, sicurezza a un territorio da sempre etichettato “mafioso”. Senonché c’è un ma…, quello che con molte probabilità vorrebbe la sede dei “Cacciatori Puglia” non a Monte città, bensì a….
Da fonti attendibili trapelate nell’ambito militare, di cui ci riserviamo di fornire la fonte come da richiesta per ragioni di sicurezza e privacy, molto probabilmente la sede dei “Cacciatori Puglia” sarà conferita alla caserma di Jacotenente, il distaccamento dell’Aeronautica Militare dove opera la 131ª Squadriglia radar remota (131ª Sq.R.R.). Una sede strategica, nascosta sul Monte Gargano, in piena Foresta Umbra e sempre nel comune di Monte Sant’Angelo, ma diversamente da quella che il Sindaco aveva con “buon cuore” proposto, ovvero lo stabile dell’Istituto Tecnico Commerciale, in via Del Presepe. Scelta strategica, di Jacotenente, appunto, per le necessità logistiche che un’unità speciale ha bisogno, ma anche una scelta ponderata per non destare attenzioni durante le loro movimentazioni. Un elicottero o un’unità che si muove nei più disparati orari, spesso notturni o di buon mattino, non può aver come sede uno stabile in città, difronte ad abitazioni: il tam-tam cittadino sarebbe all’ordine del giorno e la sorpresa dei militari svanirebbe. Ma d’Arienzo pare non aver colto tal discrezionalità, non l’ha messa in conto; peccato.
Con ciò e come appreso da molti cittadini montanari che avevano inteso la non fattibilità delle sede messa a disposizione del Primo Cittadino, si direbbe che la volontà di d’Arienzo ha fallito. Difatti il Sindaco Pierpaolo d’Arienzo, e lo si legge nella lettera inviata ai due Ministri, aveva individuato nell’Istituto Tecnico Commerciale di via Del Presepe la sede per i Cacciatori Gargano poi rinominati Puglia, una scuola superiore che non è di pertinenza comunale e perciò non fruibile amministrativamente e direttamente dal Sindaco. Un particolare, a detta di molti suoi concittadini incontrati di recente, che lascia pensare ad un pressapochismo nella gestione burocratica della cosa pubblica, specie quando si deve affrontare un problema grande quanto una montagna come quello della razionalizzazione delle scuole, che deve per forza maggiore coinvolgere tutto il mondo scolastico e nel caso la Provincia come decisore. Ora che la sede dello Squadrone Carabinieri Elitrasportato “Cacciatori Puglia” al 98% sarà Jacotenente (con l’1% ancora per l’Aeroporto militare di Amendola e l’altro ancora ottenibile per Monte città) si esorta il Sindaco d’Arienzo a tenersi ben stretta la decisione in Foresta Umbra, poiché il treno passato per i “Cacciatori Puglia a Monte Sant’Angelo” potrebbe non fermarsi giacché altre “volontà” limitrofe gli stanno facendo l’occhiolino. E viste le loro valenze e conoscenze potrebbero pesare su tale volontà montanara. Qualche ben informato sostiene che Monte abbia perso questa occasione perché i massimi vertici di Prefettura, Arma dei Carabinieri e Questura sono venuti a sapere delle intenzioni del Sindaco di Monte Sant’Angelo solo quando hanno ricevuto la lettera. Sembra, infatti, che la ingenuità di d’Arienzo e dei suoi abbia fatto dimenticare che le cose prima si concertano e poi si mettono per iscritto. Che d’Arienzo e i suoi siano stati portati a sbagliare? A certi livelli, però, l’ingenuità e lo sgarbo istituzionale valgono più di una condanna. Ed ora che la molto probabile sede è stata rivelata, qualcuno di Piazza Municipio, 2, con C.A.P. 71037, non venga a dire che lo sapevano prima di scrivere a Minniti e Pinotti poiché quella lettera inviata ai due Ministri dice il contrario, altrimenti si potrebbe pensare che è stata tutta una panzana.
Sindaco d’Arienzo, anche se è un contentino, la soluzione Jacotenente può essere un’opportunità, che deve essere concretizzata al più presto, senza interferenze politiche, per amore del Comune che amministra, per tenere fede agli impegni presi con i suoi tanti, troppi, elettori. Accetti di buon grado chi da Monte la sta aiutando e lasci chi politicamente strizza un occhio a lei e l’altro ad altri. Ora che molto probabilmente Jacotenente ospiterà i “Cacciatori Puglia”, seppur distante dal comune, cerchi di esser partecipe su questa scelta e non lasci che qualche onorevole o affine propagandi ciò che le apparterrà territorialmente e che sarà ricordato dalle future progenie, diventando parte della storia Montanara.
Pierpaolo d’Arienzo sappia che un comando fisso dei “Cacciatori Puglia” sarebbe da deterrente per chi vorrebbe delinquere. E di delinquenti, anche piccoli, oggigiorno le città ne sono pieni e spesso più violenti di quelli organizzati perché “inesperti” ed armati, pronti a tutto anche per un pacchetto di sigarette. Chi glielo dice (nota di n.d.a.) è parte integrante di un’associazione antiracket molto attiva in tutta Italia con risultati eccellenti, con collaborazioni fattive con tutte le FF.OO., che diversamente da altre opera con diretta partecipazione e sul campo per il fine preposto, edotta da informatori particolari e che ha approntato programmi si sicurezza pubblica e urbana. Ovviamente i “Cacciatori Puglia” sarebbero da guardia a chi dalle aree limitrofe, spesso regionali, organizza briefing e mattanze criminali. Sarebbero portatori di fiducia, strumento di sicurezza e vessilli per la legalità, un bell’esempio per le giovani generazioni che hanno bisogno di modelli e mentori. Ma soprattutto i “Cacciatori Puglia” con la loro presenza nel centro micaelico aiuterebbero sostanzialmente l’economia locale, con maggiore legalità in tutti i settori, garantendo sicurezza ai cittadini, alle imprese, ai turisti che si sentirebbero in una botte di ferro laddove perfino la RAI, non meno di due mesi fa, ha esordito presentando all’Italia Monte Sant’Angelo come “capitale della mafia garganica”. Presenza che Lei deve chiedere, almeno con una pattuglia che a Monte Sant’Angelo faccia sventolare la Bandiera Italiana con lo stemma dei “Carabinieri Cacciatori”. Uno stemma che potrebbe raffigurare l’Arcangelo Michele con la spada che sconfigge il male. Sindaco d’Arienzo, accolga questo suggerimento, lo faccia suo e lo comunichi ai due Ministeri competenti e al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. La ascolterebbero.
Sindaco, Lei sa bene che a Roma, in “Transatlantico”, sono stati già decisi i collegi che nelle prossime elezioni politiche faranno da protagonisti per le scelte dei prossimi onorevoli e senatori. Come sa bene che alcune azioni, meglio definirle “mosse”, fatte preventivamente decideranno chi sarà eletto e chi no. Non a caso electionibus moventur et decernere tira su Manfredonia e chi sarà inserito per quel comune potrebbe prendersi meriti e lodi e voti. Sindaco d’Arienzo, tenga sua la volontà dei “Cacciatori Puglia” con sede sul Gargano e non la faccia diventare merce politica, seppur molto vicina a Lei. Voci parlamentari sembrano suggerire il contrario lasciando credere ai montanari il contrario. Doppio gioco? Sindaco, occhio: lei sa bene che i “Cacciatori Puglia” nascono per il Monte Gargano, per le sue impervie condizioni morfologiche appetibili per latitanti, depositi di armi e droga, nascondigli quasi inaccessibili. E Monte Sant’Angelo, seppur sono circa 15 anni che non ha più capi clan e mafiosi operanti (ma questo pare non interessare alla solita becera informazione disinformante e accentratrice per meri fini economici e di audience) è il centro di tal territorio, con una costa e città affine dove si consumano delitti di ogni genere e per ogni affare sporco (ma questo i media non lo dicono del tutto e con “filtri politici” oggi governanti). Ed è giusto, Sindaco d’Arienzo, che rimanga tale anche per i “Cacciatori dell’Arma”. Pertanto, ascolti chi la sta ancora consigliando su tale scelta, lasci perdere le vicinanze partitiche, dia oramai seguito alla scelta della sede di Jacotenente rapportandosi con i dovuti Enti e sia incisivo, anche invadente, nelle sedi ministeriali preposte. Peccato abbia perso l’occasione di averli più vicini, a Monte, non nelle vicinanze abitative ma in quelle limitrofe, fuori dal centro abitato, e non nell’impervia Foresta Umbra. Monte Sant’Angelo merita e il Sindaco ha il dovere di far conferire tali eccellenze alla propria città. Il cambiamento è anche questo. O dobbiamo pensare che il Suo peso politico all’interno del Suo partito sia nullo o, meglio, che i big politici cui Lei fa riferimento non la considerino poi così tanto? Si spera proprio di no per il bene di Monte Sant’Angelo. Chiosando, Sindaco d’Arienzo ricordi che Amendola è sempre pronta ad ospitare i “Cacciatori Puglia”, ha tutto, una sede dei Carabinieri, piste per decolli facili e occultati, ha accessi stradali primari e secondari, è ben sorvegliata e soprattutto è nel comune di Manfredonia, non di Monte. Qui la politica ha il suo peso.