Il Re Mohammed VI del Marocco sostiene Africa per lo sviluppo del fiume Congo
Ieri, la capitale della Repubblica del Congo – Brazzaville, ha ospitato il primo Summit del “Fondo blu per il bacino del fiume Congo”. L’obiettivo dell’incontro è quello di raccogliere ed organizzare fondi per preservare e sviluppare in maniera sostenibile la regione del secondo polmone verde del pianeta dopo la foresta Amazzonica. Una zona con 220 milioni di ettari di foreste e di quasi 4 milioni di km quadrati popolata da circa 93 milioni di abitanti, estesa in tanti paesi come Repubblica democratica del Congo, Congo – Brazzaville e Gabon, e ricoperta per il 45% da una densa foresta pluviale, che è però minacciata da deforestazione, attività minerarie e bracconaggio.
Iscrivendosi in una logica di sviluppo duraturo, il Fondo blu per il bacino del Congo è un fondo internazionale di sviluppo volto a permettere agli Stati della sotto-regione del bacino del Congo di passare da un’economia legata allo sfruttamento delle foreste ad un’economia che si appoggia sulle risorse generate dalla gestione delle acque come quella dei fiumi.
La Commissione del Fondo blu per il Congo è stata lanciata un anno e mezzo fa durante Conferenza Onu sul Clima di Marrakech COP22 in Marocco. Nel marzo dello scorso anno era poi stato firmato un protocollo d’intesa da 12 paesi nella capitale congolese Brazzaville.
L’iniziativa prevede una politica comune sulla preservazione ambientale della regione e il finanziamento di progetti con obiettivi ambiziosi come: l’adeguamento dei 25mila km di vie fluviali navigabili, la costruzione di impianti idroelettrici a basso impatto ambientale, la lotta contro i metodi illegali di pesca, lo sviluppo dell’ecoturismo e il potenziamento dell’irrigazione agricola. I fondi “blu” raccolti a questo scopo dovrebbero arrivare a 3 miliardi di euro nel lungo termine.
Il summit ha consacrato il ruolo precursore del Regno nella difesa degli interessi ambientali del continente africano, infatti, il Re Mohammed VI che ha fatto dall’Africa una priorità della sua diplomazia e grande sponsorizzatore dell’iniziativa era ospite d’onore dell’evento, in questa occasione, ha detto: “Se noi auguriamo proteggere il pianeta (…), noi dobbiamo trasformare le nostre economie sulla base dello sviluppo duraturo”.
Il Marocco ha mobilitato le competenze acquisite nella lotta contro i cambiamenti climatici per garantire il successo dell’ambizioso progetto della commissione per il Bacino del Congo. “Abbiamo scelto di supportare questo programma perché si basa su un nuovo paradigma che soddisfa le esigenze attuali e future. Si basa, infatti, su programmi integrati, inclusivi e uniti della nuova economia blu e verde”, in questo contesto, il Sovrano ha sottolineato la “dimensione umana al centro del progetto”, l’obiettivo è creare “una dinamica virtuosa” per la quale “la vera sfida è la salvaguardia e la valorizzazione di un prezioso patrimonio africano: il fiume Congo”, un dovere verso i 200 milioni africani che vi abitano.
In questa occasione il presidente del Congo – Brazzaville, Dionigi Sassou Nguesso ha detto: “Invito i nostri partner finanziari a tenere le loro promesse ed ad accompagnarci con loro appoggi”.
Hanno partecipato oltre al Re Mohammed VI e il presidente congolese: Paul Kagame, presidenti di Ruanda e dell’Unione africana, Teodoro Obiang Nguema di Guinea equatoriale, Macky Sall di Senegal, Joao Lourenço d’Angola, Ali Bongo Ondimba di Gabon, Faustin Arcangelo Touadera di Centrafrica, Mahamadou Issoufou di Niger, Alfa Condé di Guinea, ed Evaristo Carvalho di Sao Tomé e Principio.
I rapporti tra Marocco e Africa
Nel suo discorso annunciato eccezionalmente da Dakar, in occasione del 41imo anniversario della Marcia Verde, il Re Mohammed VI aveva sottolineato che questo discorso “traduce tutto l’interesse che noi portiamo al nostro continente. La politica africana del Marocco non si limiterà in Africa occidentale e centrale, baderemo piuttosto a ciò che abbia una portata continentale, e che ingloba tutte le regioni dell’Africa”.
Il paese maghrebino è da sempre presente in Africa, conduceva e condurrà sul terreno parecchie azioni per assicurare lo sviluppo economico ed umano.
Quanto ai rapporti tra Marocco e Congo – Brazzaville, la visita ufficiale del Re in corso in questo paese è la seconda dalla sua intronizzazione è in perfetta simbiosi con la visione illuminata del Sovrano concernente Africa, e rappresenta una illustrazione dei legami forti tra il Regno ed i Congo, e riconforterà le basi di un partenariato promettente e fruttuoso che ingloba tutti i settori.