Sperimentazione di diploma in quattro anni presso il “Galilei-Costa”
Con l’inizio di questo nuovo anno scolastico, il Ministero dell’Istruzione (MIUR) ha autorizzato in alcune scuole italiane l’avvio della sperimentazione del conseguimento del diploma di scuola superiore in quattro anni anziché cinque. Tra queste vi è anche l’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce che si è visto approvare un particolarissimo progetto di “Istituto Tecnico Economico per l’Imprenditorialità” il quale, come si evince dal nome, è specificatamente orientato all’educazione all’auto-imprenditorialità.
La proposta di sperimentazione quadriennale in Sistemi Informativi Aziendali presentata al Ministero riguarderà una classe di 26 alunne e alunni, e ricalca l’innovativo progetto “i-Startup” che è frutto di oltre dieci anni di incentivazione, incubazione e accelerazione di startup giovanili.
Il gruppo di lavoro sulla sperimentazione ministeriale (in foto la Dirigente della scuola Addolorata Mazzotta insieme ad alcuni dei docenti del gruppo) in questi giorni si è riunito e ha delineato le prime linee guida dell’innovativo percorso didattico. Innovativo non solo perché prevede una riduzione di anni, da cinque a quattro, ma soprattutto perché introduce un approccio didattico totalmente rinnovato, incentrato più sullo “studente” che non sui programmi da svolgere. Inoltre, tra le novità della sperimentazione, c’è una forte e costante interazione con il tessuto imprenditoriale del territorio e nazionale a partire già dal primo anno (con frequenti incontri con imprenditori affermati e giovani startupper e visite aziendali, un po’ ad anticipare anche l’alternanza scuola lavoro), un congruo numero di ore di lezione che prevedono la compresenza di docenti di materie diverse, un’intensa attività laboratoriale in vari ambiti, primo fra tutti il digitale, e così via.
La sperimentazione quadriennale è, in effetti, il naturale sviluppo di quanto la scuola salentina va perseguendo e realizzando ormai da tempo. Da circa quindici anni infatti, l’Istituto “Galilei-Costa”, in particolare il Settore Economico, si è specializzato in una didattica fortemente improntata all’imprenditorialità ed all’auto-imprenditorialità, incentivando e accompagnando i propri studenti verso la creazione e gestione di vere e proprie micro imprese (start-up), sia prettamente economiche (ad esempio: “xCorsi”, “Smart Siti”, “#InBeautyWeTrust”, …), che a sfondo sociale come il movimento anti bullismo “Mabasta”, la campagna ecologica “#CheTiCosta” degli “ECOisti” e “MasterProf”.
«Con la candidatura del progetto di un “Istituto Tecnico Economico per l’Imprenditorialità”, – racconta la Dirigente Addolorata Mazzotta – ci è stata offerta dal Miur un’opportunità unica, quella di poterci svincolare da alcune rigidità del sistema classico e di ripensare, da zero, un piano di studi (e di esperienze) totalmente mirato all’obiettivo di fornire agli studenti le conoscenze, le abilità e le competenze di un “leader” (capacità decisionale, problem solving, cultura del fallimento, organizzazione delle risorse, comunicazione). Non abbiamo tanto l’intento o l’ambizione di creare un esercito di imprenditori, quanto quello di educare future donne e uomini più autonomi, più consapevoli delle proprie capacità, più fiduciosi nel futuro e più resilienti. E questo potrebbe rappresentare un primo vantaggio non di poco conto. Altro vantaggio è poter offrire l’opportunità a ragazzi, i cui primi obiettivi sono concentrati sullo studio e l’impegno, di poter dare un’accelerata al proprio percorso scolastico ed arrivare con un anno di anticipo alla formazione successiva o di potersi avvicinare al mondo del lavoro un anno prima, alla pari della maggior parte dei propri coetanei europei.
Uno degli obiettivi principali, (in un certo senso, anche una sfida), è quello di ideare e applicare una didattica più orientata allo “studente”, come individuo, anziché al “programma” da svolgere. Questo si può ottenere se si lavora per creare competenze. Accanto ad un orientamento consapevole e nello stesso tempo flessibile circa le prospettive future, l’idea di base è quella di fornire agli alunni tutta una serie di stimoli e conoscenze, così da far affiorare in ognuno di loro una possibile consapevolezza su cosa attrae la loro attenzione e, appunto, stimola la loro voglia di crescita e di specializzazione. Una grande mano nello svolgimento di questa “mission” viene data dal digitale, un attrattivo radicato nei giovani.»
Un avvio di anno scolastico, quindi, tutto tranne che “solito”. Vedremo se questi giovani sapranno ancora stupirci come ci hanno ormai abituato negli ultimi anni. Buon inizio e in bocca al lupo!