Polisario contro Trump?
Il gruppo Polisario basato in Algeria sta bruciando le sue ultime carte con Washington, dopo che il suo rappresentante in Avana, Maalainin, ha firmato la petizione contro il presidente americano Donald Trump con lo slogan: “No More Trump”.
L’inquietudine dei capi del Polisario per aver irritato il capo della Casa Bianca è fomentata dalla vicinanza del movimento separatista sostenuto dall’Algeria con il regime di Maduro in Venezuela e con Cuba.
La firma, da parte del Polisario, di questa petizione s’inserisce una ultima reazione ai contenuti del quotidiano americano “The Wall Street Journal”, secondo cui gli Stati Uniti non consideravano la separazione del Sahara Marocchino come un’opzione per la soluzione di questa disputa regionale.
Non solo il rifiuto americano al separatismo in Nordafrica, e il nesso accertato dagli americani tra terrorismo, criminalità organizzata e separatismo in Sahel e sud Algeria, ma, sarebbe un un’altro motivo della firma: davanti alle ruberie organizzate e sistematiche degli aiuti umanitari internazionali, da parte dei capi del Polisario, la legge di bilancio americana ricorda sempre la necessità di rafforzare il controllo della consegna degli aiuti umanitari destinati alla popolazione dei campi di Tindouf in Algeria, comprese le misure adottate per garantire che le persone vulnerabili ricevano tale aiuto.
Tutto ciò ha spinto i separatisti del Polisario ad “allearsi anche con il diavolo”.