Società

Albenga presentato “A scuola non si respira più”

ALBENGA- Abbiamo incontrato Margherita Politi nella “Città delle Torri” la cittadina nella quale solitamente trascorre l’estate. Marchigiana di nascita (è nata a Jesi), ma genovese d’ adozione, la Politi, è Laureata in Architettura e nel suo ultimo e coraggioso lavoro “A scuola non si respira più” affronta con impegno le tante problematiche e sfide pedagogiche legate al mondo della scuola. Docente per 37 anni nella Scuola Secondaria di primo grado (Educazione Tecnica, Tecnologia e Sostegno), nel corso della sua carriera ha ricoperto diversi ruoli di coordinamento e gestione all’interno di progetti di Inclusione Scolastica, in particolar modo rivolti ad allievi con Bisogni Educativi Speciali (BES) ed all’Integrazione Scolastica, accumulando pertanto quella esperienza diretta che rendono il suo libro di grande attualità e vivacità. Ha scritto questo utilissimo saggio alla luce delle varie riforme della scuola, vissute in prima persona, osservando acutamente i cambiamenti della società, dei modelli educativi e dei contesti formativi.
“Ho scritto questo saggio sulla scuola – ci ha spiegato l’ autrice- nel tentativo di analizzare come e perchè il nostro sistema scolastico sia diventato il fanalino di coda nell’Unione Europea. Ho cercato di mettere a fuoco le buone prassi educative e di evidenziare le criticità della scuola proponendo soluzioni per la didattica”.

Il suo è un libro certamente di denuncia, offre pure concrete proposte operative.

“L’insegnante – ci ha detto la Politi- deve poter essere messo in grado di fare l’insegnante; l’allievo merita tutta l’attenzione che ha diritto di avere; la famiglia deve relazionarsi in modo propositivo con la scuola. Attualmente le attuali sfide pedagogiche non sono più sufficienti così come le metodologie didattiche odierne. Occorre riprogrammare la nostra scuola, riproporre lo sviluppo delle conoscenze al fine di promuovere quello delle competenze. Soltanto con apprendimenti formativi ed attività educative specifiche e innovative questa fondamentale Istituzione potrà riacquistare, senza togliere tutto il positivo che ha già, il ruolo fondamentale che da sempre le spetta”.

Il libro pur toccando specifiche tematiche educative può essere utile non solo agli insegnanti, ma anche ai genitori, alle famiglie ed a tutti coloro che vogliano conoscere le principali problematiche esistenti nella scuola italiana di oggi.

Mossa da un forte senso del dovere e dall’ amore per la professione docente, l’ autrice critica le istituzioni e la politica, ma propone anche valide ed efficaci soluzioni. Le abbiamo anche chiesto “Perchè a scuola non si respira più?”: “Perchè sono in sofferenza sia i docenti sia gli allievi- ha risposto l’autrice- Entrambi necessitano di essere ascoltati, di essere compresi e di essere motivati. Se gli studenti difettano di attenzione non riusciranno mai a recepire gli insegnamenti: senza attenzione non esiste discernimento. Ciò acuisce la frustrazione degli insegnanti per i quali diventa sempre più difficile trovare un canale di comunicazione con gli studenti”.

C’è poi il problema legato all’ uso smodato di strumenti come cellulari e tablet: “Si sono riscontrate – aggiunge la Politi- a carico dei ragazzi altre due grandi problematiche ovvero il cosiddetto Social jet lag e l’analfabetismo funzionale. Il primo è legato alla carenza di sonno dovuta all’uso smodato di cellulari e della messaggistica che toglie ore di riposo ai ragazzi, ci si addormenta infatti più tardi la sera per poter rispondere all’ultimo whatsapp del compagno, e alla cattiva qualità del sonno stesso causata dalla nocività della luce prodotta da tali device”.

L’analfabetismo funzionale è l’incapacità di comprendere, valutare ed usare testi scritti: “Siamo di fronte ad un analfabeta funzionale- conclude l’autrice- quando la persona non è in grado di saper distinguere tra ciò che viene riportato come notizia certa e ciò che invece deve intendersi come una semplice opinione”.

Il volume (140 pagine, 15 euro), che è stato pubblicato dall’ associazione culturale “Liberodiscrivere”, può essere acquistato anche su www.Liberodiscrivere.it e come eBook su tutti gli store on-line.

CLAUDIO ALMANZI

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