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Babbo Natale, la sua antica leggenda

Babbo Natale è un signore benevolo e generoso. La storia di Babbo Natale è molto antica e si fa risalire a san Nicola, vescovo di Myra.

Babbo Natale, storia e la leggenda 

Babbo Natale arriva nelle case la notte fra il 24 ed il 25 dicembre. Sorridente e generoso si muove a bordo di una slitta trainata da renne.

Le origini di questa figura sono piuttosto remote e si fanno risalire a san Nicola, patrono di Bari. In Italia, ma anche in altri Paesi, il giorno di san Nicola, ossia il 6 dicembre, i bambini ricevono piccoli doni.

La tradizione si diffonde successivamente anche oltre Oceano ma il santo benefattore assume il nome di Santa Claus. In una poesia di Clement Clark Moore del 1822, Babbo Natale è descritto come buono e generoso.

Invece la connotazione del suo aspetto fisico la si deve al disegnatore Thomas Nast. E’ stato lui ad immaginarlo con la barba lunga, alto e corpulento.

Ma bisogna aspettare gli anni 1930 perché Sant Claus diventi conosciuto in tutto il mondo. Proprio in quegli anni la Coca Cola chiede al fumettista Sundblom di caratterizzarlo rendendolo inconfondibile. Nasce così il Babbo Natale che conosciamo. Alto e sorridente ha il volto incorniciato da una folta barba bianca. E’ vestito di rosso e porta gli occhiali.

Natale, le tradizioni italiane

Le tradizioni italiane del Natale sono tantissime, ad incominciare dal momento in cui iniziano i festeggiamenti.

Nelle regioni del Sud, solitamente, il 24 sera si organizza la cena della Viglia. E’ un cenone di magro perché la carne è assente.

Invece, a Nord la festa principale è il 25 a pranzo quando si riuniscono tutti i parenti.

A tavola il giorno di Natale non possono mancare alcuni ingredienti che cambiano secondo la zona alla quale ci si riferisce. Per festeggiare si cucina il bollito misto, in Piemonte, l’abbacchio, nel Lazio, la pasta fresca, il baccalà. Invece, a fine pasto ci sono il panettone, il pandoro, la cui invenzione si deve a Domenico Melegatti. Ma anche il torrone, il pan giallo ed i cantuccini toscani.

Molte differenze regionali anche per l’apertura dei regali. Alcune famiglie aspettano il pranzo di Natale. Altre li scartano dopo la mezzanotte del 24 ed altre ancora la mattina del 25.

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