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Erosione costiera; quali sono le sue principali cause

L’Italia è considerata il più bel paese al mondo, con la sua storia, le sue città, le montagne, il mare non ha nulla da invidiare a nessuno. Negli ultimi anni però si sta presentando un problema che coinvolge le sue coste, la loro erosione. Tale fenomeno sta modificando rapidamente la morfologia sia del territorio emerso che di quello sommerso.

La costa è un ambiente molto dinamico ed il clima è il principale motore che ne modifica le caratteristiche. L’erosione costiera sarebbe quindi da considerarsi un fenomeno del tutto naturale, non fosse che nel giro di cinquant’anni ha fatto perdere circa 40 milioni di metri quadrati di spiaggia, troppi per considerare come uniche responsabili le condizioni atmosferiche, le maree e la temperatura. Infatti come sempre capita in questi casi il responsabile numero uno è l’essere umano che con il suo progresso tecnologico, sta distruggendo sempre più rapidamente il territorio che lo circonda. L’urbanizzazione della costa, la costruzione di opere a mare (come scogliere e moli portuali), le bonifiche, l’imbrigliamento dei corsi d’acqua, l’estrazione di liquidi dal sottosuolo. Sono solo da considerarsi una parte delle cause di erosione della fantastica costa italiana e diventano davvero infinite se si considerano anche il cambiamento climatico, l’inquinamento, il disboscamento e molto altro.

Erosione costiera nel Lazio

Nel Lazio, su 290 chilometri di litorale 220 sono costituiti da spiagge e il 20% sono a rischio erosione. In questa regione la principale causa è l’altissimo livello di urbanizzazione che sta distruggendo sempre di più le sue coste. Le spiagge di Ostia, Fiumicino e Fregene sono tutte generate dai sedimenti del delta del Tevere. La sua arginatura, la costruzione di muraglioni per la difesa dalle piene, il banchinamento del tratto urbano ed il prelievo dei sedimenti da riutilizzare per l’edilizia, stanno facendo scomparire sempre più rapidamente le fantastiche spiagge del litorale laziale provocando danni ingenti agli stabilimenti a Maccarese, Fregene e Focece. Le continue mareggiate, le alluvioni ed il cambiamento climatico contribuiscono alla progressiva distruzione della costa. Il problema è stato sollevato nel comune di Fiumicino già nei primi anni ’90 quando divenne molto evidente che la linea di riva era arretrata di mediamente una trentina di metri nel tratto di costa compreso tra Fiumicino e Focene. Inizialmente le soluzioni prese sembrarono funzionare, poi si scoprì che provocavano erosione nel tratto di costa sottoflutto e che quindi peggioravano il fenomeno dell’erosione a Focene che ottenendo un ridotto trasporto di sedimenti, stava perdendo sempre più rapidamente la sua spiaggia. Le continue opere di difesa del territorio hanno però fatto in modo che attualmente, per quel tratto di costa, la situazione sia abbastanza stabile.

La nuova costruzione di dighe a protezione dello stabilimento della Purfina ha però incentivato l’erosione tra Fiumicino e la Fiumara Grande con anche un rilevante abbassamento dei fondali. L’avanzamento della linea di costa più marcato, si trova però tra l’ospedale Bambino Gesù e l’Oasi di Macchia Grande, qui le erosioni stanno continuando ad espandersi verso nord di fronte alla riserva Coccia di Morto.

Come sempre il problema dell’Italia è la corretta gestione dei finanziamenti e la rapidità degli interventi per risolvere problematiche ambientali, ad oggi il problema delle coste laziali come quello di tutte le altre della penisola italiana non è ancora stato risolto del tutto. Il rischio però è davvero molto alto, senza le nostre fantastiche spiagge l’Italia perderebbe gran parte del suo valore turistico.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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