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Cagliari: week end di Monumenti Aperti

Cagliari, è tempo di Monumenti Aperti.La manifestazione tornerà nelle strade, nelle piazze e nei monumenti del capoluogo sardo sabato 13 e domenica 14 novembre, per celebrare la sua venticinquesima edizione nel luogo in cui nacque. 

Venti i siti proposti, affiancati da cinque itinerari, per un racconto della città da varie angolazioni effettuato dalle ventinove scuole e ventitré associazioni coinvolte.

Un’edizione che ancora risente delle limitazioni imposte dalla pandemia e che si presenta in una versione “ridotta” ma che finalmente ritorna in presenza.

Per poter visitare i monumenti o partecipare agli itinerari sarà richiesta la prenotazione-

Sarà possibile effettuare le prenotazioni accedendo al sito www.monumentiaperti.com e visitando la pagina dedicata a Cagliari.

Per Informazioni sulle prenotazioni si può scrivere a prenotazioni@monumentiaperti.com

Cagliari: Monumenti Aperti, quali

Venti i monumenti che la manifestazione suggerisce quest’anno: Basilica di San Saturnino (9.00/17.00 ultima visita ore 16.00), Bastione di Saint Remy – Passeggiata Coperta e Galleria dello Sperone 10.15/17.00 ultima visita alle 16.00), Chiesa di San Michele, Cimitero Monumentale di Bonaria (9.00/17.00 ultima visita ore 16.00), Cripta di Santa Restituta (9.15/16.00 ultima visita ore 15.00), Galleria Comunale d’Arte (10.15/18.00 ultima visita 17.00), Il Ghetto (9.00/19.00 ultima visita ora 18.00), Museo Archeologico Nazionale (9.00/19.00 ultima visita ora 18.00 gruppi sfalsati di 15 minuti),  Orto Botanico (9.00/17.00 ultima visita ora 16.00), Palazzo Civico (9.00/19.00 ultima visita ora 18.00), Palazzo dell’Università (9.00/19.00 ultima visita ora 18.00), Palazzo Viceregio 

(9.30/18.30 ultima visita 17.30), Parco dell’Autonomia di Villa Devoto (9.00/17.00 ultima visita 16.00), Parco Naturale Regionale di Molentargius (9.00/17.00 ultima visita 16.00), Pinacoteca (9.00/19.00 ultima visita ora 18.00) e Tuvixeddu (9.00/17.00 ultima visita 16.00), Spazio San Pancrazio – Cittadella Musei (9.00/19.00 ultima visita ora 18.00).

Tra i venti anche tre novità: Giardino della Facoltà di Scienze Economiche (sabato e domenica visite alle 9.,30 10.30, 12.30, 15.00), MUACC – Museo Universitario delle Arti e delle Culture Contemporanee (9.00/19.00 ultima visita ora 18.00) e Parco Nervi (9.00/17.00 ultima visita 16.00).

Monumenti Aperti: le new entry

Giardino della Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche. L’edificio che ora ospita la Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche è nato come Istituto per l’Educazione dei Sordomuti, nella seconda metà del XIX. La direzione dell’Istituto, sin dall’inizio, fu affidata al teologo Argiolas sacerdote ed insegnante elementare, al cui nome è legata in gran parte la storia del complesso didattico per sordomuti di Cagliari. L’attività didattica dell’Istituto è terminata prima del 1980. L’annesso Giardino della Facoltà al quale oggi si accede dal viale S. Ignazio, faceva parte originariamente di una vasta estensione di terreno, adibita ad orto, appartenente al convento dei Cappuccini, i quali già dal 1595 avevano fondato sulla collina ad ovest dell’Anfiteatro il loro primo convento sardo. Il terreno si estendeva dall’attuale piazza D’Armi, ed il viale Buoncammino a nord, e dall’insediamento della Croce Rossa e viale Merello a sud, sino alla via Don Bosco (ex via Argiolas), inoltre all’interno del terreno erano inglobate alcune antiche cisterne. Il vasto orto serviva ai frati per procurarsi il cibo quotidiano, specie per la frutta, verdura e legumi e l’allevamento di animali domestici. Attualmente l’accesso all’Orto dei Cappuccini è situato in viale Merello. All’interno del Giardino della Facoltà trova collocazione un’installazione permanente dell’artista olbiese Giovanni Campus, intitolata Sequenze di tempo, progetto ideato e curato della storica dell’arte Maria Dolores Picciau. Un’opera che sposa l’arte con l’ambiente e che dello spazio all’aperto diventa una naturale prosecuzione. Anticipata da un meticoloso studio del contesto, è dedicata al tema dell’istruzione ed è stata pensata dall’artista come un processo di misurazione del territorio, come percorso che riarticola lo spazio con delle sequenze modulari ottenute con l’impiego di travi in legno dipinte di bianco, dalla lunghezza di sei metri. Le tre sculture sono disposte tra gli alberi e in mezzo al verde e sono in totale armonia con la natura stessa del giardino.

Indirizzo: Via Sant’Ignazio 70 | Visite guidate a cura di: Gruppo Speleologico Centro Studi Ipogei SPECUS A.P.S.

MUACC – Museo Universitario delle Arti e delle Culture Contemporanee

Il MUACC è una nuova istituzione culturale fondata in seno all’Università degli Studi Cagliari. La sua missione – incentrata sulla vocazione alla ricerca e allo studio – e i suoi principali obiettivi riflettono una concezione dell’Università che sia in misura sempre maggiore al servizio della comunità, del suo sviluppo sostenibile, e presuppongono il ruolo imprescindibile dell’istituzione museale nei processi di crescita, partecipazione e cambiamento sociale, in accezione inclusiva, accessibile e multiculturale. Il Museo ha come finalità principali la conservazione, la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico-

artistico dell’Ateneo di età contemporanea. Il nucleo storico della collezione è costituito dalle opere raccolte a partire dall’iniziativa dello storico dell’arte Corrado Maltese, a Cagliari tra la seconda metà degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta all’interno di un discorso interdisciplinare, che connetta le multiformi storie del tempo presente. Gli spazi espositivi del Museo occupano il piano terra e il primo piano di un edificio di pregio in pieno centro storico, il Palazzo dei Marchesi di Quirra, denominato anche Palazzo Nieddu o Palazzo Cugia, nella parte di fabbricato sulla via Santa Croce, adiacente alla via Corte d’Appello. Le notizie più antiche riguardanti l’edificio sono riscontrabili in un documento dell’Archivio di Stato di Cagliari, datato 1598. Nel corso dei secoli fu interessato da diversi cambi di proprietà e rifacimenti; la sua conformazione attuale, risalente alla seconda metà del Settecento, si deve probabilmente al progetto dell’architetto sabaudo Giuseppe Viana. La denominazione di Palazzo Nieddu risale all’avvocato Pietro Nieddu, che nella prima metà dell’Ottocento commissionò importanti lavori all’insigne architetto Gaetano Cima, al cui intervento rimanda certamente la facciata in stile neoclassico. Ai Nieddu subentrarono nella proprietà le famiglie Cugia e Amat di San Filippo. L’ala settentrionale è stata acquisita dall’Università degli Studi di Cagliari e fatta oggetto di importanti restauri. Attualmente sono allestite negli spazi del Museo le opere donate all’Università degli Studi di Cagliari da Italo Antico, protagonista del rinnovamento artistico in Sardegna nel secondo Novecento.

Grazie alla donazione dell’artista e all’impegno dell’Ateneo per la loro piena valorizzazione, le più rappresentative tra queste sculture – esposte insieme ad un selezionato corpus di dipinti, gioielli e arazzi – costituiscono oggi una grande ricchezza a disposizione della collettività.

Indirizzo: Via Santa Croce 63 | Visite guidate a cura di: Liceo Classico Statale G.M. Dettori

Parco Nervi 

Il Parco Nervi, di recente realizzazione ad opera dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, è un’area verde attrezzata sul lungomare, con percorsi pedonali, ciclabili e naturalistici che racchiude un esempio pregevole di archeologia industriale dell’area portuale di Cagliari. Un’opera di radicale riqualificazione, quella alla quale è stato sottoposto l’intero compendio di due ettari realizzato negli anni Cinquanta, su progetto attribuito all’ingegnere Pierluigi Nervi, per lo stoccaggio del sale. Diversi gli interventi realizzati fra i quali la realizzazione di ampie zone verdi con la piantumazione di specie autoctone e manto erboso. Padiglione Nervi: Nel Dopoguerra, tra il 1955 ed il 1958, sorse l’esigenza di potenziare e rendere più sicuro il trasporto del sale prodotto nella salina di Molentargius. Fino a quel momento, infatti, le operazioni di carico si erano svolte con rudimentali sistemi di sollevamento. Fu così che presero avvio le vicende della costruzione e del successivo uso del capannone, sorto con tutta probabilità, su progetto di Pierluigi Nervi, nella zona sudorientale dell’area portuale di Cagliari. L’enorme struttura, a pianta rettangolare, costituita da ampie volte paraboliche in cemento armato, era in grado di contenere fino a 10.000 tonnellate di sale, ben protette e ben custodite all’interno dei silos, pronte per il carico sulle navi con l’elevatore. La struttura portante dei silos si erge sul paesaggio dalle linee orizzontali del mare di Su Siccu ed è sostenuta da palificazioni di cemento armato. A destra del capannone, in successione, si trova il lungo corpo rettangolare del nastro trasportatore che riceveva il sale grezzo; a sinistra il corpo delle officine e, davanti al fabbricato, la struttura 

metallica del gruppo mobile con i trasportatori ed elevatori per il carico del prodotto delle navi ormeggiate. 

Attualmente il Padiglione non è visitabile all’interno. 

Indirizzo: Calata della Fiera, Su Siccu | Visite guidate a cura di: Liceo Scientifico L. B. Alberti, Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna, Associazione ICS Ingegneri Cultura e Sport, Saline.

GLI ITINERARI

Non solo visite ai monumenti ma anche itinerari, come ormai accade da diversi anni. A iniziare dal Trentapiedi dei Monumenti che propone due distinti percorsi: Il racconto della città dall’alto e Scrigni di arte dal Medioevo ad oggi. Il Trentapiedi dei Monumenti torna per il decimo anno proponendo, in questa occasione, due distinti itinerari.  I percorsi, seguendo un ideale tracciato che conduce dentro e fuori le mura medievali della città, permetteranno ai visitatori di scoprire inconsueti scorci di Cagliari. Il Trentapiedi, convoglio a “trazione umana” tenuto insieme dall’ormai nota corda arancione, partirà ogni ora dal capolinea all’interno di Palazzo Belgrano, sede del Rettorato in Via Università, e condurrà i visitatori, in circa 50 minuti, alla scoperta del bastione di St. Remy (Itinerario ‘Il racconto della città dall’alto’), oppure verso il bastione di Santa Croce e il nuovo MUACC – Museo Universitario delle Arti e delle Culture Contemporanee (Itinerario ‘Scrigni di arte dal Medioevo ad oggi’).

La narrazione di questi itinerari sarà curata dagli studenti dei Corsi di Laurea in Beni Culturali e Spettacolo e in Archeologia e Storia dell’Arte, insieme ai dottorandi in Storia, Beni Culturali e Studi Internazionali e agli specializzandi in Beni Archeologici, percorsi che loro stessi hanno progettato durante gli incontri di Vestigia, Laboratorio di didattica e comunicazione dei Beni Culturali del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari. La proposta del Trentapiedi per la venticinquesima edizione di Monumenti Aperti esprime la volontà dell’Università di andare incontro alla città, attivando percorsi di comunità a partire dal suo patrimonio culturale.  

Orari: sabato e domenica ci sarà una corsa ogni ora, con partenza dalle ore 9.30 alle 12.30 di mattina, dalle 15.00 alle 18.00 di pomeriggio. Durata percorsi: 50 minuti circa. Partenza: Palazzo Belgrano, Via Università. Numero massimo partecipanti per ogni corsa: 15 persone. Mascherina obbligatoria per tutto l’itinerario.  L’accesso al capolinea degli itinerari, situato nell’androne di Palazzo Belgrano, Rettorato dell’Università degli Studi di Cagliari, sarà consentito solo previa presentazione del Green Pass. 

Itinerario Colle Sant’Elia. Il promontorio di Sant’Elia, come i colli su cui sorge Cagliari, è costituito da calcari e marne e conserva un pregevole habitat naturale. L’area fu abitata nella preistoria (VI mill. a.C.), poi in età punica e romana a scopo cultuale (tempio di Astarte), in età medievale fu eremo di monaci Vittorini e la chiesetta intitolata al martire sant’Elia fu venerata fino ad età moderna. Il percorso verrà effettuato in lingua italiana dall’Associazione Segugi Carsici. Sabato: partenze ore 10.00, 13.00 15,30, domenica 9.30, 11.30, 14.00, 15.30. Per la prima volta, il percorso si potrà seguire anche in lingua sarda grazie a Assemblea Natzionale Sarda, solo sabato partenze: 9.30 e 15.00. Durata percorsi: Circa 2 ore. Partenza: Piazzale Calamosca/ Capolinea del Bus presso Gazebo Monumenti Aperti. Numero massimo partecipanti: 15 persone a turno. Avvertenze: indossare calzature 

adeguate, sportive o da trekking; portare con sé acqua potabile. La frequenza degli itinerari potrebbe subire variazioni in base al numero dei partecipanti o alle condizioni meteo.  

Itinerario Piazza Arsenale – racconto storico delle Fortificazioni del quartiere di Castello. L’itinerario sarà un racconto storico della storia delle fortificazioni di tutta la città, in particolar modo sulla storia dell’Arsenale spagnolo La Tenaglia (1552) diventato poi Regio Arsenale sardo – piemontese (1727) fino alla sua distruzione a causa dei bombardamenti del febbraio e maggio 1943 e la sua rinascita come Cittadella dei Musei (1947-1979), Centro Museale polivalente di eccellenza. Orari: sabato e domenica partenze alle ore: 10.30, 12.30, 15.00. Durata: 30 minuti circa. Partenza: Piazza Arsenale, presso Gazebo Monumenti Aperti

Numero massimo partecipanti: 15 persone a turno. Visite guidate a cura dell’Associazione III Millennio Futuro

Itinerario Architetture Vegetali – I viali alberati di Cagliari. I viali alberati sono i documenti viventi della storia urbanistica della città, segnano i passaggi da un’epoca alla successiva orlando le strade dello sviluppo urbano; vivono in aree che, con il tempo, da rurali diventano cittadine, da periferiche diventano centrali, che segnano delle forti trasformazioni paesaggistiche. Questi segni sono Bene culturale, sono testimonianza materiale di uno stile, un gusto, un modus vivendi. Il percorso, lungo il viale Buoncammino, della durata di circa un’ora, prevede la partenza dal Ghetto e l’arrivo in Piazza A. Marongiu Pernis

Orari: domenica partenze ore 10.00; 12.00; 15.30. Durata: 1 ora circa. Partenza: via Santa Croce 18, Il Ghetto. Numero massimo partecipanti: 15 persone a turno. Visite guidate a cura di Imago Mundi OdV.

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Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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