COL VETORAZ ospita le opere della collezione InDivenire – La Metamorfosi del Sughero di Silvia Canton
La collezione di opere di Silvia Canton
Un’esperienza immersiva tra vino e arte, nel fascino dell’incontro di eccellenze
Valdobbiadene (Treviso), 1 febbraio 2023
Prosegue l’iniziativa che Col Vetoraz ha intrapreso mesi fa nel nome dell’incontro di eccellenze. Ancora una volta, infatti, il territorio del Valdobbiadene DOCG diventa la casa dell’arte e, nello specifico, gli spazi della Sala Accoglienza dell’azienda si preparano ad ospitare dal 1 febbraio con la mostra “InDivenire – La metamorfosi del sughero”, alcune opere dell’artista trevigiana Silvia Canton.
“Il confine tra un’opera d’arte e la creazione di un vino é molto sottile – spiega Loris Dall’Acqua a.d. ed enologo di Col Vetoraz. La strada che conduce alla nascita dei nostri Valdobbiadene DOCG é quella del rispetto assoluto per la materia prima, dell’ascolto e adattamento ai ritmi della terra, del profondo amore per le nostre origini. Un vino che racchiuda in sé armonia nei profumi ed equilibrio nel gusto trasmettendo tutto questo con eleganza mirando sempre all’eccellenza, in fondo è esso stesso un’opera d’arte.”
La mostra aprirà con ‘Regina’, per proseguire poi nell’arco di quattro mesi con l’esposizione di altre creazioni a rotazione.
“Avevo un grande pezzo di sughero che sapevo di dover destinare ad un’opera di grandi dimensioni – spiega Silvia Canton Un pezzo che “bastava” da solo, una fetta di corteccia incredibilmente integra, dagli spessori variabili dai 7 cm fino a pochi millimetri, la ‘regina’ di tutte le cortecce che avevo in studio. E’ nata così questa tela diversa dalle altre. Un’esplosione di rossi e azzurri, un inno alla vita, un vortice di energia pulsante, realizzata dopo essere stata concentrata per tanto tempo su opere dai toni bruni, sentendo la necessità di ritrovare un equilibrio interiore diverso nei rossi. Regina é realizzata con tecnica mista e composta da due tele per un totale di cm 140×140.”
Nelle opere di questa collezioneemerge il legame viscerale che il sughero è capace di generare, in forme che emergono moderne, perché la personalità apparentemente indomabile di questo materiale viene nobilitata in modo magistrale dall’artista, tanto da renderlo anima stessa delle sue creazioni. Un progetto basato sul riciclo del sughero che nasce alla fine del 2018 dalla volontà di trovare una soluzione che rendesse più materici i suoi soggetti pittorici ricercando un materiale originale proveniente dalla Madre Terra. Un nuovo linguaggio artistico che trova la sua fonte di ispirazione nel sughero vergine o primo sughero, quello non utilizzabile per la produzione di tappi.
Un’occasione in più quindi per decidere di raggiungere il punto più alto della denominazione, e concedersi un’emozionante esperienza immersiva che combina una visita in una terra unica e preziosa, oggi Patrimonio Unesco, con una degustazione di Valdobbiadene DOCG guidati da personale formato e competente, ammirando la bellezza potente di capolavori unici.
La mostra è stata esposta nella sede della Fondazione Benetton Studi Ricerche